Articoli | 10 May 2019 | Autore: Cristina Palumbo

Innovazione e qualità: Mahle Aftermarket per l’officina

La sinergia fra diverse competenze e la forte spinta all’innovazione che da sempre caratterizza Brain Bee ben si sposano con il gruppo in cui è entrata, per creare una squadra coesa a livello internazionale e orientata al futuro. Vediamo chi è Mahle Aftermarket e le soluzioni innovative che propone agli autoriparatori.

Autopromotec 2019: padiglione 30, stand A24.

L’occasione è quella della prima conferenza stampa di Mahle Aftermarket Italy, organizzata a Parma, dove ha sede quella che una volta era la società Brain Bee ed oggi è diventata parte di un gruppo più ampio: Mahle Aftermarket Italy, appunto. Un grande gruppo che riunisce in sé prodotti e competenze sinergiche, perché come recita il claim aziendale Mahle è una sola squadra: “One Mahle One Team”.

Le informazioni da dare sono tante, così come la vivacità e l’entusiasmo, perché qui non siamo di fronte alle “solite acquisizioni”, ma a un imprenditore, Carlo Rocchi, che vuole traghettare l’azienda che ha guidato per 18 anni ormai, verso un futuro certo, fatto di tecnologia e sperimentazioni, sulla stessa strada già intrapresa a suo tempo da Brain Bee: l’innovazione.
 

Il futuro è a Parma

Sono almeno tre le motivazioni che ci spingono a dire che il futuro è a Parma, perché è di questo che si è parlato con Carlo Rocchi e i suoi collaboratori: di un gruppo internazionale, Mahle, che investe nel futuro del mondo automotive, offrendo componenti e soluzioni per la mobilità di oggi e di domani; di un’azienda, Brain Bee, che da sempre punta sulla ricerca e l’innovazione tecnologica per offrire all’officina soluzioni adeguate al mondo che avanza; di una città, Parma, che ospita una Università da sempre orientata allo sviluppo e alla ricerca, che collabora anche con le aziende del territorio per testare nuove soluzioni nel settore automotive.

Mahle, che è arrivata a Parma attraverso l’acquisizione prima del 20% e ora dell’80% delle quote di Brain Bee, ha fatto molto più che dichiarare semplicemente la sua volontà di rimanere sul territorio: ha investito nella costruzione di una nuova sede per Mahle Aftermarket Italy proprio a Parma. Una location pensata per ospitare uffici e produzione, logistica e centro ricerche, secondo una filosofia di open space, perché “la mente non sia chiusa fra quattro mura – spiega Rocchi – ma possa guardare oltre: non vogliamo limitare gli spazi per non limitare la mente”.

La nuova sede, che vedrà triplicare gli spazi di produzione, raggiungendo circa 3.000 mq, si estenderà su un’area totale di circa 15.000 mq e sarà pronta entro un anno per accogliere quella che è denominata la quarta business unit del gruppo, dedicata all’aftermarket, la Service Solution.
 

Dall’OE alle attrezzature: l’officina è servita

Da Mahle a Brain Bee passando per Behr Hella: potremmo sintetizzare così non solo il “giro di acquisizioni” che ha visto nell’ultimo anno il consolidarsi di un gruppo sempre più sinergico, ma anche il percorso dello sviluppo delle soluzioni per l’officina che affondano le radici nel primo impianto.

Mahle, infatti, proprio perché riunisce in sé un’anima da componentista e una da costruttore di attrezzature, si può dire che quando progetta un componente per il primo impianto getta già le basi per il ricambio aftermarket e l’attrezzatura che permetterà di diagnosticarne il guasto e le condizioni e decretarne la manutenzione o riparazione.
Facciamo qualche esempio. Mahle sviluppa due linee di business come componentista: una dedicata ai motori a combustione tradizionali, l’altra alla mobilità elettrica. Ciò significa che partecipa allo sviluppo dei motori che saranno poi controllati in officina dagli strumenti diagnostici del gruppo. Non solo: Mahle entrerà nella supply chain delle officine già da subito, in quanto il tester di autodiagnosi conterrà nel suo database tutte le informazioni necessarie per individuare il ricambio corretto e procedere all’ordine. Un’integrazione perfetta tra strumento di diagnosi e catalogo ricambi. Pensando all’officina del futuro, questo approccio si integra in maniera completamente sinergica alle possibilità offerte dalla diagnosi predittiva, che permetterà di organizzare al meglio anche la logistica e la produzione per il mercato ricambi.

Un altro esempio. Behr Hella Service è diventata al 100% parte di Mahle: le sue competenze nel termico motore e nel raffreddamento diventano patrimonio del gruppo, che non soltanto avrà a disposizione i ricambi, ma potrà usufruire del supporto tecnico dell’azienda. E le competenze nei sistemi A/C sviluppate da Behr in qualità di partner OE diventeranno un “asso nella manica” anche per Brain Bee, che conoscerà in anticipo i trend e le soluzioni adottate dai costruttori per gli impianti di climatizzazione.
 

Attrezzature “intelligenti” per l’officina

Il core business del garage equipment dell’azienda di Parma sono gli stumenti di diagnosi e autodiagnosi, che oggi sono disponibili sul mercato con il duplice brand Mahle e Brain Bee.
Dall’analisi gas all’aria condizionata, dall’autodiagnosi alla calibrazione ADAS, tutte le attrezzature proposte sono “intelligenti”, perché capaci di dialogare con altri dispositivi e interagire in maniera proattiva attraverso i software di cui sono dotate.

La connettività è da sempre uno degli elementi distintivi delle attrezzature Brain Bee (fin dalla prima apparecchiatura con connessione Bluetooth del 2003, il BidOne) e oggi grazie alla piattaforma Connex (Brain Bee) e TechPro® (Mahle), l’azienda dà la possibilità agli autoriparatori di avere a disposizione uno strumento non solo veloce e affidabile, ma di connettersi a un portale per ricevere tutta l’assistenza necessaria anche durante l’intervento di manutenzione e/o riparazione.

Per quanto riguarda la linea dedicata al service clima, altro cavallo di battaglia dell’azienda di Parma, le proposte della linea Air-Nex a marchio Brain Bee e ACX a marchio Mahle sono delle unità di ricarica di nuova generazione, tutte connesse via Wi-Fi, così da poter usufruire di database sempre aggiornati ed essere utilizzate anche per l’assistenza da remoto. Dalla entry level alla top di gamma queste soluzioni permettono all’operatore di eseguire la diagnosi e la ricarica degli impianti A/C in modalità automatica. Tra le caratteristiche che le distinguono c’è anche la possibilità di aprire agevolmente la stazione di ricarica come fosse il cofano di un’auto, così che l’autoriparatore possa vedere il cuore tecnologico della macchina, la qualità costruttiva dei suoi componenti.
 

Digital ADAS: la “rivoluzione in officina”

Digital ADAS è la nuova e innovativa soluzione proposta agli autoriparatori per la calibrazione dei sistemi di assistenza alla guida; “una soluzione - afferma Rocchi – che rappresenta una vera rivoluzione per il lavoro degli operatori, basata su una tecnologia targetless brevettata”. Cerchiamo quindi di capire il perché di una affermazione così eclatante.
“L’innovazione è ciò che cerca una soluzione alternativa per risolvere un problema comune in modo che risulti comodo e semplice: questo è ciò che fa la soluzione Digital ADAS” dichiara Rocchi.

Per sviluppare questo progetto si è partiti dall’osservazione di due fra le principali difficoltà negli interventi sugli ADAS: la necessità di avere ampi spazi a disposizione per posizionare i pannelli e lo spazio necessario per il loro stoccaggio da un lato e il tempo impiegato per il posizionamento e l’allineamento della vettura, condotto anche da due persone, dall’altro.
La soluzione messa a punto dagli ingegneri Brain Bee, adatta per la calibrazione di telecamere e radar frontali, non soltanto risolve i problemi di spazio e tempo, ma rende tutte le operazioni molto semplici.
Il cuore del sistema è un algoritmo che calcola l’adattamento della telecamera all’immagine, realizzato in collaborazione con l’Università di Parma, e che si basa sul reale funzionamento di telecamere e radar.

Attraverso l’utilizzo di uno schermo 4K vengono riprodotti i pannelli in forma digitale con una nitidezza di immagine superiore a quanto richiesto, che permette di utilizzare lo strumento in qualsiasi condizione di luce. Il sistema autoadattativo dell’immagine (brevetto Keystone) consente la massima precisione rispetto all’allineamento del veicolo, tenendo conto delle condizioni di assetto e convergenza del mezzo e delle condizioni del pavimento. Un solo operatore, guidato passo a passo dal software, può regolare la posizione dei pannelli virtuali in pochi minuti, senza contare che con il cambiamento della vettura non deve spostare la struttura, ma semplicemente “aggiornare” l’immagine dei pannelli a seconda della specifiche della casa auto.
Anche le voci del menu del software che guidano alla calibrazione sono standardizzate, così che il cambio di costruttore e procedura non costringa l’operatore a cercare funzioni con nomi diversi.
Infine, la connessione con lo strumento di diagnosi via Wi-Fi permette di avere pannelli sempre aggiornati a fronte di una spesa minima di abbonamento annuale.
Digital ADAS è disponibile in due versioni: una per la calibrazione delle sole videocamere, l’altra per quella di videocamere e radar.
 
 

Il gruppo Mahle in breve

Mahle è un fornitore di prodotti e servizi per l’OE e l’IAM, con un portafoglio prodotti che spazia dal powertrain e alla tecnologia di climatizzazione, sia per le trasmissioni con motori a combustione sia per l'e-mobility. È presente in 30 paesi con 170 sedi di produzione e 16 centri R&D e nel 2017 ha generato vendite per circa 12,8 miliardi di euro.
MAHLE Aftermarket è la business unit specializzata in ricambi e attrezzature, con 25 sedi e altri uffici di vendita in tutto il mondo; nel 2017 la business unit ha raggiunto un volume di vendite globale di oltre 950 milioni di euro.
Al mercato indipendente offre prodotti e servizi con diversi marchi e specializzazioni: Mahle Original, Brain Bee, Behr, Clevite, Izumi, Knecht Filter e Metal Leve.

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Tags: Mahle attrezzature clima diagnosi brain bee adas autopromotec 2019

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