Articoli | 01 May 2001 | Autore: Redazione

Alimentazione ibrida secondo Land Rover

Land Rover, già fornitore tecnico del WWF, prosegue con il proprio impegno nel rispetto ambientale, offrendo al mercato una versione del Freelander a doppia alimentazione benzina/GPL. Suo partner l'italiana Tartarini Auto.

Land Rover ha commissionato alla Tartarini Auto la realizzazione di un impianto di trasformazione a GPL su misura per il Freelander, in modo da ottenere una sintonia totale sia con le caratteristiche del motore Serie K (inclusa la mappatura della centralina elettronica che gestisce il dosaggio gas/aria), sia con la configurazione geometrica del vano bagagli dove viene collocata la bombola. In pratica Land Rover ha scelto di "calarsi" in un nuovo segmento di mercato, ma nelle condizioni migliori per continuare a soddisfare le severe aspettative della sua particolare clientela.

Le aspettative degli utenti finali
Ma facciamo un passo indietro a analizziamo queste aspettative. Il calcolo di risparmio tra alimentazione a benzina o Diesel e alimentazione a Gas può essere fatto in due modi: pura e semplice differenza del costo per chilometro della sola voce carburante oppure tramite una formula matematica contenente numerosi parametri, quali la percorrenza chilometrica annua, i tempi di sostituzione del veicolo, la differenza di costo tra le varie motorizzazioni (benzina, gasolio, GPL, metano) e la eventuale differenza che il tipo di motorizzazione stessa, o la "doppia alimentazione" ha sul valore residuo al momento della data di rivendita ipotizzata. Può inoltre influire, e talvolta in maniera significativa, l'essere in atto o meno di agevolazioni fiscali e contributi al momento dell'acquisto di un veicolo "doppia alimentazione" nuovo di fabbrica o della trasformazione di un veicolo dopo l'acquisto o dopo di che è già circolante da tempo.
Comunque, una cosa è certa: all'utente di un'automobile interessa sapere quanti chilometri può percorrere con un litro di benzina e quanto con un litro di GPL. Perché, una volta conosciuto questo parametro, non c'è bisogno di una particolare predisposizione alla matematica per individuare il risparmio in lire per ogni chilometro. Perciò veniamo al dunque: a parità di percorso, con l'iniezione gassosa un litro di GPL ha una resa chilometrica mediamente inferiore ad un litro di benzina del 10-20%. Questa forbice deriva in parte dalla "predisposizione" di ogni singolo tipo di motore al carburante alternativo, ma soprattutto dal tipo di guida. In pratica, se si adatta il tipo di guida alla diversa "risposta" del GPL, o comunque non si guida in maniera irruenta, la penalizzazione è minima. Per fare un esempio pratico, in una prova effettuata con una Freelander ad alimentazione ibrida su percorso misto e con una guida normale, il consumo con GPL è stato superiore dell'11% rispetto alla benzina. Tenendo conto di questo parametro - e del fatto che in primo equipaggiamento il costo della trasformazione a GPL della Freelander è stato fissato a lire 3.200.000 inclusi installazione, collaudo, IVA - nel caso specifico della Freelander, questa cifra viene recuperata dopo una percorrenza intorno ai 32.000 km, quindi piuttosto rapidamente. La precisazione relativa a questo "maggior consumo" è essenziale anche per un altro elemento che sta a cuore a tutti gli automobilisti, cioè l'autonomia. Anche in questo caso, la risposta viene da un altrettanto semplice calcolo aritmetico, ovvero la capacità effettiva in litri del contenitore di GPL moltiplicato per la percorrenza media con un litro propria di quel determinato tipo di guida.
Nel caso della Freelander, considerando un serbatoio GPL da 54 litri di "carico utile", ed un impiego misto, l'autonomia si avvicina comunque ai 480 km, un valore decisamente accettabile.

Un partner di grande esperienza
Lo sviluppo, la messa a punto e l'installazione su veicolo del kit di trasformazione a GPL della Freelander è stato affidato alla Tartarini Auto S.p.A., un'azienda che progetta, sviluppa e produce in proprio alcune parti significative di impianti a GPL e a metano per autotrazione. Quindi, un partner esperto, ben conosciuto e con una capillare rete di installatori e tecnici per l'assistenza.

La scelta tecnologica
Attualmente, i tipi di impianti per alimentazione a GPL disponibili sul mercato, adeguatamente sperimentati e con diffusione significativa sono essenzialmente due: sistemi con miscelatore e sistemi ad iniezione gassosa.
Il primo tipo, più economico nella componentistica e nell'installazione, accusa una perdita di potenza mediamente superiore al 10%, cui spesso si somma una diminuzione ben percettibile della ripresa e della guidabilità nel suo complesso. Inoltre, essendo il miscelatore montato a monte del collettore, questo tipo di trasformazione è soggetto ai "ritorni di fiamma", un fenomeno che, oltretutto, può mettere a rischio l'integrità del collettore stesso (ove del tipo in materiale sintetico) e della scatola filtro aria.
L'iniezione gassosa, invece, somiglia molto ad una iniezione "benzina" multipoint, sia nella gestione elettronica sia nella posizione degli "iniettori", ubicati vicino alla testa cilindri. Oltre ad eliminare all'origine la probabilità dei già citati inconvenienti del sistema con diffusore, l'iniezione gassosa riduce l'espansione subita dal GPL prima di entrare nei cilindri, a tutto vantaggio dell'erogazione di potenza e coppia motrice.
Quindi, Land Rover Italia ha optato per la tecnologia denominata "eTAgas Tartarini" perché la Freelander non perdesse l'affidabilità, la guidabilità ed il rendimento che la contraddistinguono.
Anche sul fronte delle prestazioni, il sacrificio imposto dal GPL è poco più che percettibile e comunque accettabile, sia come punte velocistiche sia come ripresa.
Data la particolarità di Freelander - ovvero la presenza del sistema di rallentamento automatico in discesa HDC di serie su tutta la gamma - viene ad essere pressochè annullato, nell'uso pratico, un altro effetto collaterale tipico dell'alimentazione a gas, ovvero la riduzione del freno motore.

La sicurezza
Ancora oggi, la presenza di contenitori di gas in un autoveicolo è talvolta associata all'idea di potenziale pericolo di scoppio. In realtà, alle già scrupolose normative che regolamentavano le trasformazioni a GPL se ne è aggiunta di recente l'ancor più severa ECE/ONU R67/01 alla quale la Freelander è già conforme.
In concreto, l'impianto "eTAgas" comprende:
1 Valvola di sovrapressione, che consente la fuoriuscita del gas nel caso la pressione all'interno della bombola superi 27 bar (quindi con ampio margine rispetto alla pressione di collaudo della bombola stessa, che è fissata per legge a 45 bar).
2 Fusibile termico, che entra in azione nel caso il serbatoio raggiunga la temperatura di 110°C, facendo scaricare progressivamente il gas nell'atmosfera in modo da evitare il rischio di esplosione della bombola anche nel caso il veicolo sia già in preda alle fiamme, magari originate da altri veicoli coinvolti in un incidente.
3 Valvola di intercettazione del gas applicata al contenitore, che blocca il flusso nel caso il motore si spenga per un incidente.

Configurazione dell'impianto
Il kit di trasformazione omologato per la Freelander è del tipo ad iniezione gassosa "eTAgas" Tartarini con un iniettore per cilindro e controllo della carburazione "closed loop", ovvero con correzione del titolo della miscela in base alle informazioni della sonda Lambda.
Questa caratteristica, sommata alla ormai collaudata efficienza di combustione del motore Serie K ha consentito di omologare il kit addirittura Euro 4, a conferma di quanto il GPL sia veramente un combustibile "pulito" già per sua natura. Ciò si riflette anche sulla durata utile della marmitta catalitica, che deve "smaltire" una quantità di residui nocivi inferiore sia come "varietà" sia come peso o percentuale.
Per motivi estetici e funzionali, è allo studio come accessorio un incapsulamento rigido del contenitore rivestito in moquette, che consente di stipare bagagli in modo stabile anche sopra il contenitore stesso.

Nessuna complicazione di guida
La doppia alimentazione non implica complicazioni di guida di alcun genere, ad eccezione della semplice manovra di un commutatore a portata di mano del guidatore per passare da benzina a gas. Infatti, non esistono più manovre del tipo "svuotamento vaschetta" e "avviamento a benzina" presenti negli impianti di vecchia memoria e comunque correlati ad una tecnologia automobilistica ormai obsoleta, quale l'alimentazione a carburatore. Freelander GPL fa tutto da sola: se la temperatura del liquido di raffreddamento del motore è inferiore a 20°C l'avviamento avviene comunque a benzina anche se il commutatore è su "GPL", passando automaticamente all'alimentazione a gas appena al di sopra di questa soglia.
Ancora, nel caso di esaurimento del GPL, il sistema commuta automaticamente su "benzina" evitando il rischio di restare "senza motore". Comunque, l'eventualità di trovarsi a sorpresa "a secco" di GPL è molto improbabile, in quanto il commutatore stesso integra l'indicatore di livello "a vista" del guidatore.

Manutenzione e diagnosi
Anche come manutenzione, il sistema "eTAgas" Tartarini è decisamente "parco": a parte un semplice controllo della pressione del vaporizzatore/regolatore e della tenuta dei raccordi, operazioni da effettuarsi comunque a intervalli molto lunghi (e coincidenti con gli stessi chilometraggi previsti dalla Land Rover per la manutenzione della Freelander), l'unico altro intervento tecnico è la sostituzione del filtro dell'elettrovalvola del gas e la pulizia del relativo magnete, previsto a cadenze di 100.000 km!
Anche per i controlli diagnostici, l'impianto "eTAgas" è del tutto assimilabile alla iniezione elettronica benzina di Freelander: infatti, sono presenti sia la funzione di autodiagnosi integrata nel computer della centralina elettronica, sia il connettore per il collegamento rapido ai tester diagnostici esterni, in dotazione al personale di assistenza tecnica.

Le prestazioni in cifre
Nel funzionamento GPL, Freelander 1.8 benzina perde 6 CV di potenza massima (111 anziché 117), che equivalgono a circa 2 km/h in meno di velocità massima. Quindi, l'impianto "eTAgas" si rivela concretamente una scelta che concilia grande economia di consumo, minimo sacrificio in termini di prestazioni, affidabilità e livello tecnologico e naturalmente eccellente compatibilità ambientale.

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