Articoli | 01 May 2004 | Autore: David Giardino

Bosch Car Service Serredi - La riparazione: una vocazione dalla nascita

Il mestiere dell’autoriparazione non si improvvisa. Così Alfredo Serredi, titolare del Bosch Car Service in via Francesco Pera a Livorno, ha sintetizzato la sua ricetta per il successo in questo difficile lavoro.

Nella riparazione auto da quando aveva la giovanissima età di dodici anni, Alfredo Serredi è l’esempio tangibile di quanto il mestiere di autoriparatore possa ancora oggi rappresentare un’opportunità di crescita imprenditoriale anche per le giovani generazioni.

Mi racconta le tappe principali della sua carriera professionale? Quando ha iniziato, perchè?
Ho iniziato la mia carriera professionale in un’officina all’età di dodici anni, dalla “gavetta”. Allora aiutavo a pulire i pezzi dei motori con la creolina nella bacinella, a quel tempo si faceva così. Poi sono stato assunto per molti anni presso officine di case auto. Nel 1994 mi sono messo in proprio, stimolato soprattutto dal rapporto difficile che avevo con il mio datore di lavoro di allora, e dopo anni di duro e serio lavoro questa è la realtà che sono riuscito a costruirmi, da solo.

Quali sono le ragioni principali che le hanno permesso di affermarsi nella sua attività?
La prima fortuna è stata di lavorare per due case automobilistiche importanti; dieci anni in Mercedes e quattro in Bmw. Quest’esperienza mi ha avvantaggiato anche sugli altri modelli del circolante, poiché questi due marchi sono stati sempre all’avanguardia tecnologica. Quando ero nel concessionario ho seguito corsi tecnici specifici della marca, poi da quando sono diventato indipendente ho continuato con questa filosofia seguendo i corsi Bosch, Magneti Marelli ed EuroCME. Attualmente mi aggiorno soprattutto con i corsi Bosch, perché mi sono reso conto che con l’attrezzatura è all’avanguardia, i tecnici sono molto preparati e ho risposte immediate sui problemi che posso incontrare durante la riparazione di modelli sui quali non ho molta esperienza. La scuola di aggiornamento tecnico a Milano è una delle più complete che io abbia visto. Spero di poter vedere, prima o poi, anche la scuola in Germania.

Come ha conosciuto la realtà dei Bosch Car Service?
Sono un’officina e in quanto tale vengono spesso a trovarmi degli incaricati per la vendita di ricambi. È così che ho conosciuto la realtà dei Bosch Partner, poi successivamente ho deciso di diventare un Bosch Car Service. Per noi è importante continuare a lavorare senza avere la preoccupazione di interrompere il lavoro per reperire il pezzo di ricambio che serve. Con quest’organizzazione ho risolto molti problemi dovuti alla ricerca dei ricambi: nel magazzino dovrebbero sempre lavorare persone che abbiano fatto prima esperienza in officina. Questo vale anche per i venditori di automobili. Non si può vendere un ricambio o un’auto se non si hanno conoscenze di come funziona l’auto stessa.

Alla rivoluzione tecnologica nelle automobili è seguita anche la rapida trasformazione del parco circolante a benzina con quello Diesel. Questa trasformazione in atto cambierà anche il suo lavoro?
Con i Diesel non ho problemi; lavoravo già ai tempi del Barra Otto, del 123. Erano già motori Diesel. A precamera, però ho già fatto molta esperienza su questi motori, sulle pompe che si revisionavano completamente quando ero in Mercedes.

Quali sono le attrezzature che utilizza per il suo lavoro?
L’officina è attrezzata per qualsiasi riparazione. Noi abbiamo Bosch: la linea revisione, l’FSA 560, che reputo essere la macchina migliore per la diagnosi, il KTS 550 installato nell’ FSA. Poi il servizio gomme: offro un servizio a 360 gradi per l’automobilista.

Quanto la linea di revisioni contribuisce al giro di affari della sua officina?
La linea di revisione contribuisce molto, sempre che il lavoro venga fatto bene. Io qui ho la mia impostazione: le macchine non escono se non sono a posto. La mia etica professionale mi impedisce di emettere un certificato se non ci sono i presupposti. I clienti che non accettano questa impostazione possono recarsi presso altri che magari “chiudono un occhio”. Io non mi comporto così e i miei clienti, alla fine, lo riconoscono continuando a portarmi le loro autovetture e consigliando ai loro amici la mia officina.

Pensa che nel mondo della riparazione ci sia poca trasparenza e serietà?
Penso che siano due aspetti migliorabili. Anche quando si va a fare un tagliando, pochissimi chiedono la scheda di lavorazione che contiene tutti i passaggi della manutenzione. Per offrire seriamente questo servizio ci vuole parecchio tempo, consideri che si arriva anche a oliare le cerniere delle porte. Ci vuole più di un ora e mezza per un controllo completo. Lei pensa che tutti lo facciano? Quando lavoravo nel concessionario avevo un capo officina che mi “prendeva per le orecchie” se non eseguivo le cose perfettamente, oggi quanti ne sono rimasti ad agire così? Questo è il nostro punto di forza, poiché quando il cliente non è soddisfatto del servizio fatto dalla rete ufficiale si rivolge a noi, che risolviamo il problema seriamente e fidelizziamo il cliente che, se soddisfatto, ne porta altri.

Da quando è diventato Bosch Car Service? Quali sono le attività che apprezza di più di questo progetto?
Sono Bosch Car Service dal 2002. La qualificazione professionale è per me la cosa più importante. Aumentare i servizi offerti, raggiungere la certificazione ISO sono per me delle priorità. Per questo, oltre a quelli di Bosch, seguo anche i corsi di Magneti Marelli e sono pronto ad aggiornarmi sui nuovi sistemi ogni qualvolta ne ho l’occasione. Inoltre, ho conosciuto tanti miei colleghi durante le occasioni di aggregazione e studio con i quali scambio informazioni e suggerimenti.

Entrare nel circuito Bosch Car Service ha un costo. Secondo lei è un investimento giustificato?
Per me è stata una scelta. L’ho fatta perché credo in questo progetto. Bosch investe nella riparazione attraverso iniziative di promozione che a lungo termine daranno i risultati sperati. L’importante è condividere questo progetto consapevolmente e portarlo a termine.

Quali sono secondo lei le cose migliorabili?
Auspico un rapido completamento del software di diagnosi ESI[tronic] per quanto riguarda alcune marche e spero che attraverso l’aiuto di tutte le officine del circuito possa essere arricchito continuamente. Oltre a quello di diagnosi spero si possa avere presto un sistema per la codifica delle centraline. Oggi siamo costretti a portarle in concessionaria e dobbiamo avvisare il cliente. Sia per l’immagine sia per la nostra professionalità, spero si possa superare velocemente questa lacuna. Per la soluzione di questo problema sarei disposto a investire anche maggiormente nel progetto.

Approfondimenti:

www.bosch.it

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