Articoli | 02 October 2001 | Autore: Romano Biolchini e Giancarlo Bernardi

Revisioni e prerevisioni

E' convinzione diffusa che la revisione dell'automobile sia soltanto una tassa da pagare - Sicurezza e antinquinamento visti dagli esperti - Molti automobilisti sono ignari delle effettive condizioni del loro veicolo.

Nota per l'automobilista
Lo scopo della revisione periodica è quello di accertare che tutti i veicoli circolanti siano sempre in perfette condizioni di marcia in ordine alla sicurezza attiva e a quella passiva, alla silenziosità e alle norme antinquinamento.
Nell'articolo 80, comma 3, del Nuovo Codice della Strada, si legge quanto segue :
Errore. L'origine riferimento non è stata trovata.prima immatricolazione e successivamente ogni due anni, nel rispetto delle specifiche decorrenze previste dalle direttive comunitarie vigenti in materia".
La revisione può inoltre essere imposta, indipendentemente dalle scadenze, allorché si abbia motivo di ritenere che il veicolo, a seguito di un grave incidente, non abbia più le caratteristiche per essere ammesso alla circolazione.
Rimane sottinteso che la revisione di un autoveicolo deve essere effettuata seguendo le norme comunitarie, ma in taluni casi, è compito del responsabile d'officina riferire al conducente la possibilità di un imminente pericolo per l'incolumità delle persone. Può infatti accadere che in un'auto posta sul banco prova freni non si riscontri alcun difetto, ma in realtà l'usura dei dischi e delle pastiglie è tale da garantire una sufficiente sicurezza ancora solo per poche migliaia di chilometri, percorsi i quali l'auto non è più affidabile. Intanto l'autorizzazione a circolare viene convalidata per altri due anni e chissà per quanti altri chilometri.
Lo stesso discorso vale anche per i pneumatici, che pur essendo vicini al limite di usura vengono ritenuti idonei per altri due anni. Questa è appunto la ragione per la quale riteniamo sia molto importante mettere l'utente di fronte alle proprie responsabilità, in caso di incidente e qualora venisse fermato dagli agenti di Polizia con pneumatici aventi il battistrada al limite o al disotto di quanto prescritto. Ciò che maggiormente stupisce e lascia molto perplessi i tecnici è l'arbitrarietà che viene lasciata ai responsabili delle officine addette alla revisione sulle condizioni degli ammortizzatori. _ stato più volte dimostrato che in caso di frenata d'emergenza gli ammortizzatori scarichi possono allungare gli spazi di frenata in modo notevole e questo potrebbe essere determinante per provocare un incidente stradale. A parte ogni considerazione sulla pubblicità vista alla televisione, possiamo assicurare per esperienza diretta che gli ammortizzatori scarichi al 70 per cento rappresentano un vero pericolo per la sicurezza stradale.
Per quanto concerne l'argomento della revisione periodica ci siamo recati a Parabiago (MI) e abbiamo chiesto il parere di Vincenzo Iannello, che è uno dei maggiori specialisti del settore e gestisce un moderno impianto di tutto rispetto, sia per le revisioni delle auto, sia per quella dei motocicli e dei ciclomotori. Il cruccio di Iannello sta nel fatto che molto spesso si è costretti a mettere in guardia l'automobilista che si presenta alla revisione periodica con l'automobile in disordine consigliando di effettuare importanti lavorazioni per rendere l'auto sicura fino alla scadenza successiva.
Anche quando il cliente viene messo davanti all'evidenza del rischio rifiuta l'esecuzione delle lavorazioni e si rivolge presso un'altra officina autorizzata che, spesso, rilascia la certificazione con minore scrupolo. Questo fatto dimostra che nel settore delle revisioni occorrerebbero maggiori controlli da parte di ispettori che, a sorpresa, dovrebbero effettuare sopralluoghi per accertare chi rilascia certificazioni con una certa disinvoltura compromettendo la sicurezza dell'automobile e il buon lavoro di coloro che operano seriamente.
E' anche vero che sulle revisioni periodiche qualcuno ha calcato un po' la mano, per questa ragione occorre rivolgersi presso quei centri che sono conosciuti e che possiamo definire al di sopra di ogni sospetto. Le attrezzature necessarie
Per potere svolgere l'attività di revisione degli autoveicoli è necessario disporre di una determinata attrezzatura specifica in grado di effettuare tutte le prove che indicheremo di seguito. Gli impianti per la revisione possono essere su una sola linea, oppure a stazioni separate. In entrambi i casi l'autorizzazione alle imprese private viene concessa soltanto se l'impianto è dotato di attrezzature omologate.
Per quanto concerne l'uso delle suddette attrezzature, ogni Casa produttrice provvede anche a garantire la formazione del personale addetto a tale servizio.
Ecco di seguito le attrezzature e le strumentazioni di cui debbono essere dotate le imprese e/o i consorzi abilitati alla revisione dei veicoli.
a) BANCO PROVA FRENI
- Carico ammissibile per asse non inferiore a 2.500N;
- sistema di misurazione elettronico;
- carreggiata minima 80mm e massima non inferiore a 2200mm;
- stampa dei dati misurati;
- fondo scala di misura non inferiore a 600N;
- sistema di pesatura che permetta di individuare la massa di pesatura su di un asse o su ogni singola ruota, con portata di almeno 3.000kg, per consentire la determinazione del tasso di frenatura.
b) OPACIMETRO per la misurazione dei gas di scarico dei motori Diesel.
c) ANALIZZATORE per la misurazione dei gas di scarico dei motori a benzina, includente il fattore Errore. L'origine riferimento non è stata trovata. per marmitte catalitiche.
d) BANCO PROVA GIOCHI per il rilevamento visivo dei giochi dello sterzo e delle sospensioni.
e) FONOMETRO per il rilevamento della rumorosità.
f) CONTAGIRI per rilevare il numero di giri dell'albero motore senza procedere a smontaggi.
g) PROVAFARI per la verifica dell'orientamento e dell'intensità luminosa dei proiettori.
h) PONTE SOLLEVATORE in grado di assicurare una elevazione pari a 1,8 metri per veicoli di massa pari almeno a 3.500kg.
i) SISTEMA DI PESATURA con portata di almeno 4.000kg e con stampa del peso riscontrato.
oppure in alternativa:
l) FOSSA DI ISPEZIONE dimensioni 6 x 0,75 x 1,8m (minimo).
m) STAZIONE BAROMETRICA in abbinamento al fonometro.
n) TARATURA FONOMETRO strumento per la taratura del fonometro.
o) PEDALE PRESSOMETRICO per rilevare la pressione esercitata sul pedale del freno durante la prova freni sui rulli.

I controlli, come e perché
Indichiamo di seguito quali sono i controlli che si rendono necessari per garantire all'utente una guida sicura con tutti i vantaggi facilmente intuibili per sé e per gli altri.
_ inteso che con gli impianti moderni tutto avviene in modo automatico, ma è giusto che l'operatore sappia ciò che si verifica durante le prove e quali siano i punti più vulnerabili del veicolo. Non si dimentichi che il controllo strumentale è essenziale e di grande importanza, ma per una diagnosi completa e scrupolosa occorre tenere conto che il controllo visivo del veicolo è da ritenersi indispensabile, sia per quanto riguarda la sicurezza sia per il rispetto delle norme antinquinamento. Dispersioni di carburante, di olio dai diversi gruppi meccanici, di anticongelante, di liquido dei freni o da qualsiasi altro circuito, si possono intercettare soltanto con un accurato controllo visivo.
Anche le condizioni dei dischi e dell'impianto frenante in generale sono talvolta riscontrabili, a vettura sollevata, con un accurato controllo a vista. La stessa cosa si può affermare per le condizioni dei silenziatori di scarico in merito ai punti di fissaggio e al loro livello di corrosione.
Lo scopo della revisione periodica è soprattutto quello di accertare lo stato d'uso del veicolo al momento in cui si presenta per le verifiche, ma l'operatore, grazie alla sua formazione e alle attrezzature disponibili, deve essere in grado di prevenire anche gli inconvenienti che potrebbero manifestarsi a scadenze molto brevi e consigliare quindi l'utente di portare l'auto in officina per effettuare eventuali interventi meccanici.
La revisione periodica degli autoveicoli non deve rappresentare soltanto il disbrigo di una pratica burocratica alla quale tutti gli automobilisti devono sottostare perché obbligati dalla legge, ma deve essere sentita come un dovere assolvendo il quale il parco auto nazionale, dal punto di vista della sicurezza, può e deve migliorare.
Soltanto in questo modo la revisione periodica assume il vero senso del suo scopo fondamentale che è sostanzialmente quello di assicurare a ogni automobilista la sicurezza del mezzo meccanico sul quale viaggia con i suoi passeggeri.
I buoni risultati però si possono ottenere soltanto se il personale addetto alla revisione delle auto è competente, onesto e ha acquisito una buona formazione professionale.

La pre-revisione
Per evitare che la revisione periodica diventi una perdita di tempo, l'automobilista può rivolgersi presso un'officina specializzata in grado di garantirgli il buon esito dell'operazione e soprattutto che la sua auto sia stata controllata in tutte quelle parti che interessano la sicurezza stradale e le emissioni allo scarico.
Per gli interventi di pre-revisione ci siamo recati a Modena, in uno dei più attrezzati centri autorizzati a svolgere questo servizio, dove abbiamo incontrato Andrea Guidi e Stefano Bertacchi, due dei contitolari del Centro Auto Europa. Anche i due tecnici consigliano la pre-revisione e la messa in ordine dell'auto per avere la certezza di circolare per altri due anni senza problemi. Stando alle informazioni forniteci da Guidi e Bertacchi, l'ostacolo maggiore è rappresentato dalla diffidenza che il cliente manifesta fin dalle prime battute, quando gli vengono elencate le lavorazioni che si rendono necessarie per potere ottenere l'autorizzazione a circolare. Nella maggioranza dei casi il cliente non è d'accordo sull'esecuzione dei lavori che gli vengono proposti e capita con una certa frequenza che tenti di ridurre i costi a svantaggio della sicurezza. I tre temi più scottanti sono sempre quelli riferiti agli ammortizzatori, alle condizioni dei freni e all'usura dei pneumatici.
Dischi rigati e pastiglie ormai all'osso spesso non denunciano alcun squilibrio sui monitor degli impianti di revisione, ma in effetti questi importanti organi dell'auto possono cedere entro poche migliaia di chilometri. Per mancanza di una normativa ben precisa anche sugli ammortizzatori, i verificatori hanno le mani legate, in quanto non possono imporne la sostituzione anche quando questi denunciano palesemente il loro malfunzionamento. La sostituzione degli ammortizzatori, che deve avvenire in coppia per asse, può essere imposta soltanto se questi denunciano perdite di olio visibili all'esterno del corpo. In questo caso gli ammortizzatori vengono sostituiti non perché non offrono più quelle garanzie di tenuta così importanti durante la guida, ma perché la perdita di olio rappresenta un elemento di inquinamento. Così viene data più importanza al fattore inquinamento, quasi inesistente, che alla sicurezza di guida.
Infatti, dopo tanti anni di esperienza in officina, non ci è mai capitato di vedere un ammortizzatore che lasci cadere gocce di olio sul pavimento.
Poiché la responsabilità della sicurezza dei pneumatici non può essere affidata a un controllore è giusto che ne risponda in prima persona l'automobilista. _ però dovere dell'addetto alla revisione non concedere l'autorizzazione a circolare alle automobili che hanno pneumatici con difetti d'aspetto, protuberanze e battistrada consumato in modo irregolare.
Chi non vuole avere noie né perdere tempo è consigliabile che si rivolga ai centri di pre-revisione, dove si prendono carico delle operazioni da effettuare nell'auto e provvedono loro stessi ad effettuare la revisione presso un'officina autorizzata di provata capacità.
In questo caso è logico che il costo della revisione periodica non può più collimare con quanto stabilito dalle norme vigenti. Se l'officina che attua la pre-revisione s'incarica anche di portare a termine l'intera operazione, è ovvio che il costo del servizio sia maggiore, ma sempre concordato con il cliente.
In questo servizio sono stati messi in evidenza i motivi delle verifiche da effettuare alle automobili e le operazioni meccaniche che si rendono necessarie per potere autorizzare la circolazione l'auto presa in esame per altri due anni e convincere soprattutto l'automobilista che la revisione periodica consente di viaggiare con maggiore tranquillità.

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