Articoli | 27 March 2017 | Autore: redazione

Japanparts: ieri, oggi e domani…

Nata nel 1988, Japanparts, specializzata nei ricambi per veicoli asiatici europei e americani, è oggi una consolidata realtà aziendale. Ampliamento continuo di gamma e nuovi obiettivi: queste le strategie dell’azienda di Verona per venire incontro alle richieste dei clienti. Ma non solo…
 

Tre marchi (Japanparts, Ashika e Japko), 29.000 referenze codificate per ognuno dei brand, 140 diverse famiglie di articoli distribuiti da Japanparts, +30% di ricavi nel 2016 ed esportazioni in oltre 70 paesi per un totale di cinque continenti.
Ecco alcuni numeri che inquadrano perfettamente Japanparts. Vediamo in dettaglio le ultime strategie e gli obiettivi a medio e lungo termine dell’azienda.
 

Una gamma completa

Nota per commercializzare i ricambi per veicoli asiatici nel bacino del Mediterraneo, in Medio Oriente e in America Latina, Japanparts concentra da sempre il suo core business nel mondo automotive. Per essere competitivi è necessaria una gamma completa che soddisfi le esigenze dei clienti.
L’assortimento dei prodotti distribuiti da Japanparts comprende 140 diverse famiglie di articoli che abbracciano tutte le tipologie della ricambistica, dalle parti motore ai freni, dalle frizioni alle parti elettriche alle sospensioni, con la sola esclusione delle parti carrozzeria. Ma la ricerca costante di nuove tecnologie all’avanguardia da inserire a catalogo continuerà…
 

Organizzazione aziendale e i numeri 2016

Oggi Japanparts è un’azienda giovane, con una età media poco superiore ai 30 anni, con 25 persone dedite alla parte amministrativa e 70 impiegate nella logistica, che è completamente terziarizzata.
Da segnalare, inoltre, che tra il 2014 e il 2016 Japanparts ha segnato una crescita a doppia cifra sia per il fatturato in Italia sia per quello export, confermando il trend positivo degli anni precedenti con un’evasione degli ordini che supera il 70% di crescita nell’ultimo quinquennio.
 

Investimenti continui

Japanparts ha recentemente introdotto una nuova linea di prodotto inserendo a catalogo gli ammortizzatori che, in breve tempo, sono divenuti prodotto di punta sul mercato asiatico ed europeo.
L’azienda si è trovata a dover fronteggiare un momento di difficoltà logistica, in quanto i quantitativi in giacenza non riuscivano a soddisfare le richieste del mercato.
Allo stesso tempo, gli spazi disponibili nei due magazzini, e quelli di Japanparts, sono tutt’altro che piccoli: 20.000 mq che si rivelavano insufficienti ad accogliere i nuovi stock in arrivo. L’azienda ha dunque aperto nel 2016 un nuovo magazzino dedicato, incrementando così la superficie di ulteriori 13.000 mq dedicati esclusivamente a questo prodotto. Nel frattempo sono già in corso i lavori per il raddoppio della superficie nella sede storica, portandola a un totale di 40.000 mq, assicurando velocità e garanzia delle consegne.
 

Anticipare i tempi

Il catalogo web presente nei siti (tre, uno per ogni marchio commercializzato) grazie a tutte le informazioni necessarie semplifica la ricerca e accelera l’individuazione del ricambio corretto. Inoltre, di recente alla ricerca per veicolo è stata aggiunta la ricerca per telaio e per targa (riservata ai distributori partner di Japanparts). Un’operazione che ha contribuito notevolmente all’aumento del fatturato raggiungendo quasi il 70% del fatturato globale.
E l’ultimissimo aggiornamento riguarda l’investimento in materiali e tecnologie per l’integrazione del catalogo on line, con foto tridimensionali dei prodotti, a continuo supporto degli autoriparatori.
 

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Tags: ammortizzatori japanparts

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