Articoli | 05 July 2017 | Autore: Tommaso Caravani

Delphi: un'azienda con un volto solo

Un solo referente per tutti i prodotti: due anni di lavoro e uno sforzo logistico impegnativo hanno portato Delphi a unificare tutte le sue linee sotto un’unica realtà, dal Diesel ai ricambi di meccanica fino al rigenerato. Un’efficace rivoluzione per il colosso americano pronto a consolidare il suo ruolo sul mercato.
 

Il cambio di passo nella strategia Delphi è stato segnato dal meeting che l’azienda americana ha organizzato lo scorso 4 e 5 aprile a Maranello con i suoi distributori regionali e ha avuto la sua consacrazione durante Autopromotec. In casa Delphi, infatti, si parla del progetto “one face to customer” da parecchio e negli ultimi due anni sono stati significativi gli investimenti che hanno portato l’azienda ad arrivare ad avere un solo volto con i clienti.

Perché un solo volto?
Per capire di cosa stiamo parlando bisogna pensare a come Delphi è storicamente stata divisa, con una parte dedicata al ricambio di alta movimentazione e l’altra dedicata esclusivamente al Diesel. Un sistema che ha funzionato per anni, quando la professione del Dieselista (diciamo il classico “pompista”) e quella del meccanico erano nettamente distinte. Le cose però, come in tutta la riparazione, negli anni si sono evolute e modificate, e così, se oggi i “pompisti” sono oramai aziende molto strutturate in grado di lavorare in maniera semi-industriale, molti componenti del Diesel, soprattutto quelli che riguardano i prodotti rigenerati completi stanno sempre più diventando appannaggio del canale distributivo classico (distributore, ricambista, meccanico). Avere quindi un unico referente rappresenta un vantaggio per tutti. Per fare questo, Delphi ha dovuto però rivedere completamente tutto il suo approccio distributivo, anche in considerazione delle differenti esigenze di servizio, con il risultato che oggi la logistica è stata completamente ridisegnata. Delphi infatti ha creato dei nuovi magazzini europei in grado di far scendere i tempi di consegna al distributore dai 7-10 giorni (che impiegavano dal magazzino centrale in Inghilterra) alle 2-4 giornate, grazie all’apertura di un polo distributivo in Francia, a Lione, che ha il compito di servire Francia, Spagna e, ovviamente, l’Italia.

Ripensare le funzioni
Nel nostro paese, inoltre, a cambiare è tutta la struttura aziendale, che oggi prevede delle figure specializzate in category, così se Nicoletta Fava è la nuova category manager per il Fuel Injection System, a Federica Rossetti spetta l’Engine Management, a Mauro Rossi il Maintenance (oltre al ruolo di marketing manager) e a Maria Carla Roberti la responsabilità della comunicazione. C’è poi un settore trasversale relativo al service, che, sotto il controllo di Filippo Dell’Orto si occupa, oltre che della vendita di prodotti (diagnostica e banchi prova diesel), di servizi, come ad esempio la formazione e il training alla rete. Ed è proprio sul network che Delphi sta puntando: al momento, infatti, Delphi può contare su ben 80 centri DDC (Delphi Diesel Centre) e 185 DSC (Dephi Service Centre). Se il primo network rappresenta l’eccellenza del Diesel (con differenti livelli di competenze), la rete DSC è aperta a tutti ed è il network “generalista” su cui l’azienda punta per crescere in tutte le linee merceologiche. Perché una delle cose da sottolineare è che Delphi ha una gamma di ricambi davvero ampia e assortita, e forse vale la pena ripercorrere, assieme ai responsabili di ogni linea, quali siano questi ricambi e che evoluzioni subiranno nel prossimo futuro, sia in Delphi, sia in generale nel mondo dell’autoriparazione.

Diesel ma non solo
Chi credeva che gli scandali Volkswagen, e degli altri produttori, avrebbero penalizzato il mercato delle vetture con motore Diesel si è dovuto mangiare il cappello un po’ come Rockerduck, il concorrente di Zio Paperone che non ne azzeccava una: “la maggioranza delle nuove immatricolazioni sono ancora Diesel (il 57% in Italia) e rappresentano oltre il 40% delle vetture circolanti – spiega Nicoletta Fava, category manager fuel injection system - con una crescita del 3% tra il 2014 e il 2015”. Nonostante però il periodo del Diesel non sia determinato a scemare nel breve, il benzina crescerà nel prossimo futuro, rosicchiando qualche quota di mercato al gasolio specie nelle mini e nelle small cars.
Qualora anche il benzina dovesse crescere, Delphi non vede problemi: “anche nel mondo dell’iniezione benzina le cose si stanno evolvendo, e Delphi è in prima linea con le nuove soluzioni di primo equipaggiamento” conclude Fava. In ogni caso il Diesel rappresenta ancora una delle principali tecnologie del mondo automotive (specie considerando la crescita dei segmenti SUV e crossover quasi sempre alimentati a gasolio e il fatto che nel mezzo pesante non si prevedono stravolgimenti di alimentazione nel breve e neanche nel medio periodo). In questo settore Delphi gioca in casa: la gamma di prodotti comprende la totalità dei componenti che costituiscono i sistemi di iniezione e quindi pompe, iniettori, valvole di immissione, rail e tubi alta pressione. Con l’opzione di poter scegliere tra il prodotto nuovo e quello revisionato per iniettori e a breve per le pompe. Gli iniettori nuovi sono disponibili appena escono in primo equipaggiamento, mentre dopo due anni dal lancio di una nuova motorizzazione è disponibile anche il prodotto revisionato. In aftermarket, insomma, Delphi offre una gamma totale sul Diesel. Ultima novità, disponibile dallo scorso anno, la possibilità di avere tre tipologie di prodotto: il nuovo (esattamente compatibile con l’OE), il rigenerato e anche il riparato. Proprio queste ultime due soluzioni sono quelle più interessanti per il mercato aftermarket, sia perché garantiscono di avere accesso ad un prezzo competitivo a prodotti dal costo unitario molto alto, sia perché offrono le stesse garanzie di qualità del prodotto nuovo. Il revisionato Delphi, infatti, viene prodotto nelle stesse fabbriche che realizzano i prodotti OE, con un controllo importante della qualità attraverso gli stessi parametri utilizzati per il nuovo; il riparato è invece realizzato dalla rete ufficiale Delphi Diesel Centre i quali, attraverso un’attrezzatura e formazione di primo livello, forniscono al mercato un prodotto di altissima qualità. Infine, i sistemi di iniezione Delphi, non sono solo Diesel, a breve la gamma si estenderà con l’iniezione benzina, già presente in OE. Un esempio il GDI, presente sulla Peugeot 3008, eletta auto dell’anno del 2016.

Il motore al centro
Ma se l’iniezione è una delle principali tecnologie di un’auto, la più grande rivoluzione nel mondo dell’autoriparazione è destinata a essere quella portata dall’elettronica. Se spesso si parla della guida autonoma (o semi) e dei computer di bordo, ciò che si tende a dimenticare è che ogni cervello ha bisogno di terminali per capire cosa sta succedendo attorno a lui, e così il mondo della sensoristica si candida ad essere una delle linee merceologiche in maggior crescita nei prossimi anni. Anche in questo ambito Dephi gioca di anticipo e cerca di offrire gamme sempre più complete. “Oggi possiamo contare su circa 1.700 codici solo nel campo dei sensori, un numero in continua espansione” – ha dichiarato Federica Rossetti. Se infatti la gamma comprende già oggi molti sensori tra cui sensori ABS, misuratori massa d’aria e map, entro l’anno saranno lanciati anche i sensori NOx ed EGTS. Un altro prodotto dalle forti aspettative è quello dei turbo. Delphi propone una gamma di unità complete rigenerate oltre che componenti per la riparazione, come i core-assy e kit di riparazione. Infine, ma non per importanza, l’azienda propone nella sua gamma di prodotti engine management anche bobine (di cui Delphi è uno dei principali produttori mondiali), pompe carburante e corpi farfallati.

A servizio del “service”
Ma se tutto quello di cui abbiamo parlato rappresenta il prossimo futuro (e anche una buona fetta di presente), la maggior parte del quotidiano di una officina è fatta da quelli che sono definiti i prodotti di manutenzione (Maintenance) e in particolare da tiranteria, aria condizionata e frenante. “Proprio i freni - spiega Mauro Rossi - rappresentano una grande opportunità”. Delphi infatti sta guardando con attenzione a questo comparto, e alla sua evoluzione, determinante come lo saranno i sensori in un futuro di veicoli a guida autonoma. Insomma, per lavorare sui freni servirà sempre più diagnostica sia per gestire le pinze elettro-motorizzate sia per ricalibrare i sensori, senza contare che le nuove normative specifiche sui freni, probabilmente, porteranno a una riduzione dei produttori (e contestualmente a un incremento delle private label). Dal 2025 l’Europa introdurrà la normativa (già attiva negli USA) che prevede una riduzione importantissima del rame nelle pastiglie (“copper free”). Essendo un’azienda americana, Delphi si è già portata avanti su questo punto, ed entro l’anno le pastiglie dell’ovale rosso saranno al 95% già in linea con le 44 leggi future. Non solo pastiglie ma anche dischi freno, dove la nuova omologazione ECE-R90 ne sancisce un nuovo punto di partenza per ciò che riguarda la qualità: sebbene non richiesto dalla regolamentazione, il 70% dell’intera gamma dischi freno Delphi sarà omologata ECE-R90 entro la fine del 2017. Sempre parlando di frenante, Delphi sta investendo in maniera massiccia nell’ampliamento della gamma e solo nell’ultimo anno ha introdotto 700 nuove referenze portando il totale della gamma a più di 9.000 articoli. Tra questi spicca l’incremento della gamma dischi verniciati (oltre 350 referenze entro il 2017) e di quelli con cuscinetto integrato (circa 50 codici sia verniciati che non). Un altro settore destinato a crescere è quello della tiranteria, in cui Delphi propone più di 5000 codici al mercato (400 in più solo nel 2016); la novità è sicuramente la presenza di kit completi di riparazione lato ruota. Anche la tiranteria, come il frenante, subirà un forte sviluppo: servosterzi elettrici e sospensioni attive saranno sempre più presenti sulle nuove autovetture comportando sicuramente un utilizzo sempre più intenso di strumentazione specifica per diagnosticare eventuali malfunzionamenti del lato sospensioni. Resta alto il focus sul termico dove Delphi continua a rinforzare la propria presenza nella distribuzione dei prodotti di qualità OE, tra i quali compressori, condensatori, valvole espansione, filtri deidratatore / abitacolo e molto altro. Se poi filtri carburante e candelette accensione rappresentano uno standard consolidato, la notizia è che Delphi da quest’anno è tornata a distribuire il lubrificante con una gamma completa di 120 codici per tutte le tipologie (motore, trasmissione, banchi prova) e in tutti i formati.

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