Articoli | 14 March 2018 | Autore: Tommaso Caravani

SERMEC: da oltre 100 anni contribuisce al successo dei propri partner

Un'azienda con 122 anni di storia che ha saputo innovarsi costantemente e che oggi è una protagonista attiva dell'economia circolare. Stiamo parlando di SERMEC, vediamo cosa fa e perchè sentiremo parlare di lei.

 

Quando si parla di revisionato in Italia si hanno in mente officine e rettifiche dal sapore un po’ retrò, spesso sporche e in generale con un “look” poco professionale. È un’immagine che non sempre risponde alla realtà perché oggi ci sono anche aziende che hanno raggiunto elevati standard di processo; fra queste spicca SERMEC Servizi Revisioni Meccaniche, un’eccellenza nel panorama industriale. Per capire cosa la distingue, basta fare un giro nella sede di SERMEC, a San Piero in Bagno (FC): un’esperienza che ci sentiamo di consigliare.
Ecco perché.
La precisione maniacale, la pulizia e un uso imponente della tecnologia rendono l’ambiente di produzione in SERMEC più simile a quello di un componentista di primo impianto. Un modus operandi che è stato riconosciuto anche dall’apra (Automotive Parts Remanufacturers Association), l’associazione internazionale del remanufacturing che proprio presso la sede dell’azienda a San Piero in Bagno (FC) ha organizzato il suo simposio del 2014, anno in cui l’azienda ha poi effettivamente ricevuto un importante numero di menzioni per qualità e organizzazione.

Nonostante sia sul mercato dal 1896, il nome SERMEC è poco conosciuto a chi si occupa di aftermarket. Eppure i prodotti che tratta non sono secondari: dal ricondizionamento delle parti di elettronica del veicolo fino agli sterzi (elettrici e non), passando per tutta la linea di trasmissione e una parte dedicata allo chassis. Il perché è presto detto. SERMEC, infatti, è uno dei principali fornitori di prodotti ricondizionati per alcuni dei più importanti supplier delle case auto, oltre a lavorare anche per queste ultime. Il prodotto ricondizionato quindi deve rispettare rigidissime norme di produzione e non è un caso se questa azienda ha ottenuto i certificati ISO/TS (la certificazione richiesta dalle case auto ai propri fornitori OE) e che oggi abbia passato gli esami per le nuovissime certificazioni ISO 2015 e TS 2016 (IATF 16949) ancora più stringenti delle precedenti.

Una storia lunga più di un secolo

Ma come è diventata un player così importante da essere considerata alla stregua di un fornitore di primo impianto? La storia dell’azienda della Famiglia Ricci iniziò nel 1896: Alfredo Ricci (bisnonno dei fratelli Ricci, attuale management di SERMEC), riparava calessi e successivamente si specializzò in riparazioni meccaniche. San Piero in Bagno, all’epoca in provincia di Firenze, si trovava su una strada provinciale dove circolavano i primi veicoli motorizzati, principalmente mezzi da lavoro.

Con il crescere del lavoro l’azienda divenne autorizzata Fiat. Il 1939 segna una prima svolta importante verso l’attività di ricondizionamento: fu emessa la prima fattura di revisione di un cambio.
L’azienda a quel punto affrontò varie peripezie durante il secondo conflitto mondiale e, nonostante un tentativo di sequestro di tutte le attrezzature da parte degli invasori, riuscì a risollevarsi e aprire un nuovo e più importante stabilimento.
Fu tuttavia un episodio casuale a cambiare per sempre il destino dell’azienda di famiglia. Nell’estate del 1964, a una famiglia tedesca che stava andando in vacanza in Toscana si guastò l’auto proprio a San Piero in Bagno e si rivolsero al signor Franco Ricci (il padre dei fratelli Ricci) per la riparazione. Egli non solo era un meccanico, ma parlava anche tedesco e così chiacchierò con il capofamiglia e raccontò del suo lavoro. Caso volle che quel signore fosse l’allora membro del management di ZF e questo incontro gettò le basi per la collaborazione fra le due società. Il rapporto duraturo nel tempo, ricco di successi comuni, ha permesso di ottenere un rapporto privilegiato con ZF. Negli anni si aggiunsero molte altre partnership, come quelle con Eaton, VOITH (che ha premiato l’azienda tre volte come miglior service partner Italia e nel 2016 come miglior service partner EMEA), Allison e Meritor. Nel 1992 fu fondata la società SERMEC, guidata dai fratelli Ricci.

Un presente all'avanguardia

Ma di questo passato tanto importante, gli unici segni quando si entra in azienda sono alcuni documenti appesi all’ingresso assieme a qualche foto storica. Per il resto oggi SERMEC non assomiglia più assolutamente all’azienda di un tempo. Tutto è pensato per rendere il luogo di lavoro confortevole: dal riscaldamento all’illuminazione (che cambia con il passare delle ore per permettere al cervello di non affaticarsi) fino ai colori delle pareti e ai banchi da lavoro. Ma quello che impressiona di più è l’organizzazione. E non è un caso se, entrando nel reparto produttivo si ha l’impressione di entrare in una fabbrica di auto giapponese.

L’azienda, infatti, segue i precetti di Kiichirō Toyoda, fondatore di Toyota, che per primo introdusse concetti oggi molto diff usi come il Kayzen (il miglioramento continuo) e il Kanban, ma anche i precetti provenienti da altri modelli organizzativi come il fatto che ci debba essere “un posto per ogni cosa e ogni cosa al suo posto”. Una filosofia che tuttavia non si ferma alla sola gestione, ma che viene applicata in ogni punto dell’azienda che, nel 2007, ha inaugurato il primo centro di ricerca e sviluppo interno dedicato alle attività di reingegnerizzazione di gruppi meccanici, elettrici e meccatronici a elevato contenuto tecnologico. Oggi, infatti, SERMEC è in grado di ricondizionare sterzi elettrici e idraulici, cambi manuali, automatizzati e automatici, elementi dello chassis, schede elettroniche delle centraline dislocate sull’autoveicolo, realizzando al suo interno tutte le attrezzature necessarie per la diagnostica, sia diretta sia in remoto.

Un risultato che deriva da una attività che è quasi un mantra per i Ricci: la formazione. In SERMEC, infatti, c’è un’intera parete di un magazzino (vedi foto) chiamata la “via della conoscenza”, dove costantemente vengono appesi tutti gli attestati formativi ottenuti dalle risorse umane, tanto che alcuni di essi certificano anche come alcuni lavoratori siano oramai diventati formatori essi stessi (certificati). Di fatto, SERMEC è sempre più un’azienda tecnologica, presente da anni nel mercato con un prodotto che, rispetto all’originale, è aggiornato agli ultimi standard tecnologici. Un fatto non da poco, specie se si considera come l’economia circolare, che prevede il maggior riutilizzo possibile di tutti gli scarti (auto comprese), sia al centro di molte iniziative del Parlamento Europeo e dei singoli stati dell’UE.

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