News | 05 October 2002 | Autore: Sergio Fonzo

Revisioni auto: ancora poca serietà

Problemi, cause, suggerimenti e rimedi nel settore della revisione. Per avere un'dea generale della situazione attuale, abbiamo intervistato il proprietario di un Centro di Revisione nei pressi di Milano.

Il Centro di Revisioni G.F. è situato nella zona industriale di Colturano, pochi chilometri prima di Melegnano (Milano) e dispone di una linea di revisione per autoveicoli; opera dal 1998, lungo l'intero arco settimanale, 8 ore al giorno da lunedì a venerdì, oltre il sabato mattina dalle 8,30 alle 12,30 anche senza appuntamento e ciò per facilitare al massimo anche quell'utenza che non ha il tempo di sottoporre il veicolo alla revisione durante il tradizionale orario lavorativo. Il Centro dispone anche di due auto di cortesia per la clientela, e di un capace carro attrezzi per soccorso su strada.
Non è un cosiddetto "grosso" Centro, ma rispetta puntualmente tutti i requisiti di qualità sul lavoro e soddisfazione della clientela, rifuggendo soprattutto dalle "revisioni facili", a costo di rimetterci qualche cliente.
Non è ancora attrezzato per la revisioni dei veicoli a 2 ruote, che tuttavia è nelle previsioni di sviluppo aziendale, spazio permettendo. Abbiamo intervistato il Signor Evangelista, il titolare e la Signora De Salvo, che cura l'amministrazione, sia in merito alla loro attività, sia per conoscere la loro opinione riguardo al comparto revisioni. Abbiamo così riscontrato un approccio al lavoro molto serio da parte loro, ma un sentimento di sfiducia sulla serietà altrui e sulla capacità dello Stato e delle Motorizzazioni Civili di informare gli utenti e di far rispettare le regole a chi esegue le revisioni.

Comparto revisioni: la situazione odierna
Notiziario Motoristico: In base ai dati del 2001 recentemente diffusi dal Ministero competente, sembra che il bilancio nazionale del comparto revisioni auto sia positivo, con un:
+ 37,7% sul numero dei controlli effettuati sulle vetture;
+ 29,2% sulla produttività annua per ogni Centro;
+ 36,3% sul rapporto tra revisioni e parco circolante;
+ 6,6% sul numero degli operatori privati autorizzati;
oltre al debutto, sia pure in forma più che modesta, delle revisioni dei veicoli a 2 ruote.
Avete avuto un riscontro in tal senso nell'attività del Vostro Centro?
G.F.: Ci rallegriamo per tali dati, anche se le statistiche sono sempre statistiche, e per quanto ci riguarda non abbiamo realisticamente rilevato tali percentuali di incremento, anche se non lo escludiamo su scala nazionale. Non abbiamo però rilevato nessun decremento quantitativo, anche se permane un andamento del tutto incostante e irregolare dell'affluenza dell'utenza, con picchi altissimi o ridottissimi a seconda del periodo dell'anno, senza una logica plausibile.
Nel 2001 c'è stato effettivamente un afflusso extra-ordinario di utenti, di difficile motivazione, ma questo andamento irregolare non giova affatto all'organizzazione interna e al ritmo di lavoro aziendale. Per parte nostra cerchiamo comunque di adottare un orario "elastico" nei confronti dell'utenza, non mandiamo mai indietro nessuno, specialmente il privato: la nostra clientela è infatti costituita sia da utenti privati titolari dell'autoveicolo, sia da autofficine delegate dal titolare del veicolo, le quali a volte eseguono la cosiddetta "pre-revisione" prima di portarci il veicolo.
Possiamo dire indicativamente di operare su una media di 150 veicoli ogni mese, qualcosa come sette veicoli al giorno: si potrebbe fare di più in base alla nostra effettiva capacità, e se dovessimo contare soltanto sulle revisioni non ci tireremmo fuori le spese.
Un fenomeno da rilevare è che la quantità di revisioni subisce un abbassamento verso la fine di ogni anno, probabilmente in concomitanza con la decisione degli utenti di cambiare l'auto da vecchia a nuova e immatricolarla all'inizio del nuovo anno, per intuibili motivi.
Vorremmo comunque evidenziare che nel nostro Centro le revisioni vengono fatte strettamente secondo la legge e le regole, anche su dettagli apparentemente insignificanti o ritenuti di minore importanza. Questo ci ha creato nella zona una reputazione certamente positiva, ma in un aspetto avversa in quanto non pochi potenziali clienti (ai quali rinunziamo senza rimpianto) preferiscono recarsi presso altri Centri dove sanno di poter contare sul classico "chiudere un occhio".
Lo stesso vale per le cosiddette "pre-revisioni" oppure per le messe a punto di veicoli che non hanno superato il test di revisione: noi notifichiamo al cliente l'intervento da fare al suo veicolo, se possibile prima della prova di revisione, altrimenti dopo, ma lasciandogli sempre la facoltà di eseguire i lavori presso di noi oppure altrove a sua scelta. Con soddisfazione notiamo che solo in rari casi il cliente si rivolge altrove, salvo poi ritornare da noi con il veicolo ancora non messo a punto!
Per amor di quieto vivere, preferiamo sorvolare sui casi non rari di concorrenza sleale cui dobbiamo far fronte, che ci auguriamo possano essere debellati il più presto possibile.

Punto primo: informare gli utenti
Quali sono i problemi, le cause e i rimedi da voi suggeriti per un miglioramento della situazione lavorativa?
In margine a quanto già detto nella prima parte di questa intervista, possiamo aggiungere altri elementi, che possono essere più o meno noti, ma che esistono indiscutibilmente:
1. Scarsa informazione all'utenza, circa le scadenze delle revisioni, le modalità i costi, ecc. del tutto insufficiente, sul piano pratico, che le Istituzioni (Ministero e/o Amministrazioni Provinciali delegate) informino noi circa date e scadenze annuali delle revisioni. Se lo sappiamo noi ma non l'utenza, il tutto diventa sterile! inimmaginabile quanti utenti ne sono all'oscuro, sia pure per pigrizia, o per ignoranza, o perché comodo, ma sta di fatto che l'informazione in tal senso è scarsa e superficiale. Molto spesso, noi stessi ci accorgiamo che un veicolo è fuori scadenza di revisione quando ci viene portato per il controllo dei gas di scarico (Bollino Blu annuale, fuori revisione), lo diciamo al cliente il quale casca dalle nuvole, vuol vedere la circolare ministeriale col calendario delle scadenze, e solo allora si convince e si decide alla revisione; molto spesso però se ne va promettendo di ritornare, mentre non lo vediamo più.
Se l'utente non è informato, educato mentalmente e convinto della necessità e utilità della revisione periodica non soltanto per far piacere allo Stato ma per la sua stessa sicurezza, non ne verremo mai a capo, e ci saranno sempre milioni e milioni di autoveicoli circolanti ma non revisionati. E qui parliamo di un altro fattore: i controlli.
2. I controlli non esistono, sul piano pratico, se non sporadicamente. Serve a poco o niente "pizzicare" ogni tanto qualche veicolo irregolare, con ritiro di carta di circolazione, ecc. vero, ce ne arrivano di tali clienti, ma sono una quantità risibile rispetto a quanti la fanno franca.
Peraltro, come fa la Polstrada, o chi per essa, a effettuare controlli adeguati e sistematici in mancanza di un contrassegno ufficiale (tipo Bollino Blu, per intenderci) che riveli visivamente se il veicolo ha passato la revisione in quell'anno? Oltretutto, un contrassegno del genere sarebbe utile anche allo stesso utente: affisso all'interno del parabrezza e recando sul retro la data di scadenza della prossima revisione, esso costituirebbe un ottimo promemoria per il conducente.
3. Il concetto dei controlli vale, ovviamente, anche nei riguardi di quei Centri di Revisione che sono noti per "chiudere un occhio": controlli effettuati sia su strada, a veicoli revisionati, a campione (ci risulta che il Ministero ha messo in circolazione grossi Centri di Revisione semoventi per fare tali controlli su strada: ma dove sono?), sia controlli severi presso i Centri stessi. Abbiamo saputo del contenuto della nuova circolare 147/96-BIS che il Vostro mensile ha così bene esposto e analizzato, e possiamo soltanto auspicare che quanto in essa stabilito venga al più presto applicato e senza sconti per nessuno, altrimenti si ricadrebbe nella consuetudine già sperimentata fino a oggi dove chi opera onestamente è penalizzato, mentre i furbi la fanno sempre franca.
4. E poi c'è lo spinoso problema del "responsabile tecnico" il quale, secondo la legge, deve essere dotato di diploma anche se, sul piano pratico, non sa distinguere una biella da un pistone. Non si riesce a capire il perché da parte delle Istituzioni non si istituiscano dei corsi di formazione specifici per responsabili tecnici ai quali possano o debbano accedere meccanici esperti in materia anche se non sono dotati di diploma. Un responsabile tecnico, dipendente, costa molto in stipendio e contributi, e sussiste sempre il rischio che dopo un paio d'anni di collaborazione presso un Centro di Revisioni venga allettato da un altro Centro e se ne vada via creando il problema della sua sostituzione che deve essere rapida, altrimenti il Centro non può operare.
La buona disponibilità nel comparto di tali responsabili tecnici, specificamente formati, oltre alla sua intrinseca utilità pratica e professionale, eliminerebbe un antipatico motivo di speculazione, a vantaggio di tutti, e un calmieramento dei costi.

Troppe spese per i Centri di Revisione
Quali sono le vostre previsioni per il futuro e dunque quali le vostre prospettive?
Prospettive e previsioni migliorative sono strettamente connesse all'evoluzione qualitativa del nostro comparto in abbinamento alla soluzione rapida (non chissà quando) dei problemi che Le abbiamo già esposto; diversamente non vediamo alcun miglioramento nel breve periodo. E c'è anche da aggiungere un importante fattore, quello finanziario. Facciamo un paio di esempi: si parla di certificazione di qualità per essere conformi alla circolare 147/96-BIS. Molto bene, ma Lei sa quanto viene a costare tale certificazione tra consulenza preparatoria e certificazione vera e propria, e poi mantenimento nel tempo? C'è in giro gente che "spara" cifre da capogiro per tali procedure, e Lei capisce che piccole e medie aziende come la nostra non possono essere molto inclini ad adottare il sistema di qualità certificato che comporta esborsi sproporzionati. Sarebbe opportuno che il Ministero, che ha diramato (giustamente) tale circolare, si rendesse parte operante anche per un calmieramento dei costi di certificazione, la quale anche se non è obbligatoria giuridicamente (ma lo diventa di fatto) verrebbe snobbata dalla maggioranza dei Centri di Revisione interessati, i quali già non tirano fuori le spese, figuriamoci se si imbarcano in ulteriori spese che chissà mai se e quando verranno recuperate. E poi, adeguamento obbligatorio delle attrezzature al sistema MCTC-NET che andrà in vigore dal giugno 2003. I fabbricanti delle attrezzature attualmente in funzione presso i Centri chiedono, per tale adeguamento, cifre che si aggirano sui 25.000 euro. E chi paga? E quando si recuperano tali costi? Anche qui è compito del Ministero introdurre un calmieramento, tanto più che si tratta di un adeguamento obbligatorio, senza il quale il Centro non potrà operare né sarà abilitato a farlo, con conseguente revoca dell'autorizzazione.
E questo non è problema da poco!

Le revisioni in collegamento via rete
Proprio a proposito di MCTC-NET, quale è la Vostra opinione al riguardo?
Guardi, se dovessimo stare soltanto sulle intenzioni e sul fine del sistema, nulla da eccepire. Il problema risiede invece nel metodo. A parte che non sono state ancora esattamente chiarite le modalità operative del nuovo collegamento informatico (per cui le nostre opinioni sono relative), e a parte i costi di adeguamento cui abbiamo prima accennato, si è detto che ad esempio la linea di revisione - dal momento in cui viene "avviata" e collegata al sistema alla mattina - deve e può essere usata esclusivamente per la prova di revisione, senza né interruzioni né soste: il veicolo testato, o è "regolare" o è "ripetere". Tutto bene e giusto, per evitare i noti abusi: ma in tutti Centri di Revisione "onesti" è invalsa l'abitudine di arrestare temporaneamente una revisione sulla linea qualora si riveli sul veicolo una irregolarità tecnica che può essere sistemata "in corsa", ovvero senza la necessità di rimuovere il veicolo dalla linea e metterlo sul ponte o sulla fossa. Col nuovo collegamento pare che ciò non si possa più fare, e a parte il conseguente incremento dei costi telefonici per l'operatore, ciò va a scapito dell'utente il quale sarebbe costretto a rifare la prova, ripagando la tassa prevista, anche in casi di non conformità sistemabili all'istante. Per non parlare della cosiddetta "pre-revisione", laddove il veicolo viene posto sulla linea non collegata a livello informatico e subisce un pre-controllo atto a rilevarne eventuali non conformità da sistemare prima della prova ufficiale.
Si è poi detto che, stabilendo a priori quante ore lavorative giornaliere vengono eseguite nel centro e facendo il rapporto vetture/ora per una adeguata revisione, al raggiungimento della quantità massima possibile di veicoli revisionabili nella giornata il collegamento si disinserisce automaticamente. Potrebbe essere utile, ma a volte c'è bisogno della revisione "extra orario" per favorire il cliente che magari il giorno seguente dovrebbe partire, e in tal caso ciò sarebbe precluso.
Comunque, restiamo in attesa di conoscere i dettagli prima di avanzare opinioni.

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