News | 16 May 2016 | Autore: Redazione

Napoli, cannibalizzavano i veicoli e vendevano i ricambi su WhatsApp

Stanata dai carabinieri di Pozzuoli una centrale illegale per la ricettazione e il riclaggio di auto rubate. Consegne a domicilio organizzate via WhatsApp e un giro d'affari di centinaia di migliaia di euro; cinque denunce.

 

In un capannone industriale di Quarto, comune della provincia di Napoli, i carabinieri hanno scovato una centrale illegale per la ricettazione e il riciclaggio di auto rubate in tutta Italia.
Le menti di tutto questo erano cinque uomini, tutti denunciati, che ricoprivano un ruolo ben preciso all’interno della banda.
La procedura è molto semplice: cannibalizzavano completamente i veicoli e rivendevano sul mercato nero singoli pezzi di ricambi, con un giro d’affari di centinaia di migliaia di euro.
Il sistema di “consegne a domicilio” dei ricambi avveniva sfruttando il sistema di chat di WhatsApp e un vecchio furgone che andava su e giù per lo "stivale" a rifornire le officine meccaniche.
Le forze dell’ordine, che hanno fatto irruzione nel deposito, hanno ritrovato una Ford Fiesta, risultata rubata in Trentino Alto Adige alcune settimane fa, tagliata in modo perfetto in cinque blocchi modulari e pronta per essere cannibalizzata.
Ma sono state sequestrate anche due Renault Clio, rubate in un quartiere di Napoli, e una Mini Cooper rubata a Gaeta. Inoltre anche tre motori smontati, scocche di un Suv e numerosissime parti meccaniche.

Fonte, foto: Il Mattino
 

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Tags: furti ricambi furti di auto mercato nero ricambi attività abusive

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