News | 06 February 2017 | Autore: Redazione

Guida autonoma: chi ci investe?

Che la guida autonoma ormai sia sempre più vicina sembrano quasi tutti convinti. In prima linea le case auto, le società informatiche e i componentisti. Ma chi si sta muovendo? Bosch, Delphi e Valeo sono solo alcuni esempi. Vediamo in sintesi quali sono state le ultime mosse dei tre componentisti.


 

Se la tecnologia fa passi da gigante, le aziende coinvolte e che puntano nel progetto non stanno di certo a guardare con le mani in mano.
Di auto a guida autonoma si parla sempre di più come una realtà molto concreta, a cui stanno lavorando intensamente le case auto, le società informatiche (Google, Apple o Baidu) e i componentisti che spostano sempre di più l’attenzione verso l’hi-tech e le soluzioni multimediali.
Infatti, molto probabilmente il futuro delle aziende potrebbe essere più rivolto più al software che all’hardware. Anche il lavoro dell’autoriparatore quindi è destinato a cambiare perché se l’auto è connessa cambiano anche gli strumenti che si hanno a disposizione. Ecco quindi che sentiamo parlare di officina 4.0: l’officina del futuro che sarà facilitata nel suo lavoro quotidiano da strumenti che facilitano la prenotazione e la programmazione degli interventi e migliorano i processi di lavoro.
Ne avevamo già parlato l’anno scorso quando abbiamo visto in sintesi le 33 aziende che stanno lavorando intensamente verso l’auto automatizzata (per leggere la notizia clicca qui), ecco allora un breve resoconto di quanto è successo nell’ultimo periodo e le mosse di tre componentisti: Bosch, Delphi e Valeo.
 

Bosch dedica più di 2.000 ingegneri alla tecnologia della guida assistita

Bosch ha dedicato più di 2.000 ingegneri allo sviluppo di sistemi di assistenza alla guida. Fra i suoi clienti ci sono Google, Tesla, e Porsche, ed è riuscita a allestire due veicoli Tesla per renderli completamente autonomi (a caro prezzo). Bosch sta anche collaborando con il creatore del GPS TomTom per la mappatura dei dati necessari per questo sforzo. Bosch prevede che nel 2020 vedremo auto senza conducente in azione, almeno sulle autostrade.
In un'intervista di aprile 2016, un direttore marketing in Bosch ha ribadito l'impegno della società non solo nell'automazione di veicoli, ma anche nella connettività e nei veicoli elettrici. Il gruppo sta anche considerando una partecipazione nella società di mappatura HERE. Inoltre, la società tedesca ha utilizzato due berline Tesla S come piattaforme per i prototipi completamente autonomi.
Per leggere le novità Bosch presentate al CES di Las Vegas clicca qui.

Delphi continua i test per la guida autonoma e acquisisce la software house Movimento

Lo scorso 4 gennaio 2017 Delphi ha annunciato l’acquisizione di Movimento, software house americana specializzata nella produzione di soluzioni informatiche per il settore automotive.
I dettagli della transazione non sono stati resi noti, ma ciò che sappiamo è che è stata conclusa il 3 gennaio 2017.
“L’acquisizione di Movimento potenzia ulteriormente la posizione di Delphi come fornitore di sistemi ‘end to end’ e software per l’industria automobilistica, visto che la connettività dei veicoli diventa sempre più un fenomeno onnipresente. Vediamo nell’accordo con Movimento un’occasione soprattutto per i nostri clienti”, ha dichiarato Kevin Clark, presidente e CEO di Delphi. Ricordiamo, inoltre, che Delphi ha creato una rete di software e sensori che possono essere montati in modelli di auto esistenti per renderli autonomi. Ad aprile, una Audi SQ5 dotato di tecnologia di Delphi stesso ha guidato per 3.000 miglia attraverso gli Stati Uniti, facendo il 99% della guida in autonomia.
Nel mese di gennaio 2016, Delphi ha presentato un nuovo concetto di guida autonoma al CES.
Infine, è stata recentemente selezionata dalle autorità di Singapore per iniziare un programma pilota di mobilità. Ha collaborato con l'azienda VC-backed Quanergy per sviluppare una speciale tecnologia LiDAR, che potrebbe ridurre drasticamente il costo di questi sistemi in caso di successo.
 

Valeo insieme a Capgemini e Cloud Made

Risalgono a novembre due mosse di Valeo in questo campo. La prima ha avuto inizio con l’accordo con Capgemini, azienda che opera a livello mondiale nei servizi di consulenza, information technology e outsourcing. In questa prima operazione l’obiettivo è quello di mettere nelle mani di aziende e società di noleggio auto un sistema per raccogliere (e gestire) in tempo reale i dati provenienti dai veicoli e sviluppare (grazie a questi dati) servizi digitali a valore aggiunto.
“InBlue Mobility Solution” è una tecnologia Valeo che permette ai conducenti, attraverso uno smartphone, di chiudere, aprire e avviare l’auto, ma soprattutto di trasferire i dati del veicolo a una piattaforma cloud based sicura. Capgemini ha personalizzato il tutto con un duplice fine: offrire a chi sta al volante maggiori funzionalità all’insegna dell’auto connessa e agli amministratori di flotte e di car sharing maggiori strumenti per gestire i veicoli in modo sicuro e trasparente. Anticipando per esempio le esigenze di manutenzione delle vetture ed elaborando in modo più accurato i profili dei singoli automobilisti.
Il 10 novembre, invece, Valeo ha annunciato l’acquisizione di una quota del 50% nel capitale di CloudMade, una start-up specializzata nello sviluppo di soluzioni intelligenti, basate su dati, per auto. L’obiettivo è quello di potenziare, migliorare e personalizzare il comfort e la sicurezza del veicolo a beneficio degli automobilisti e dei loro passeggeri. Questo investimento di Valeo fornirà a CloudMade le risorse finanziarie e tecnologiche di cui ha bisogno per migliorare il suo piano di ricerca e sviluppo delle soluzioni intelligenti.
In poche parole, tutta l’esperienza di Valeo, unita alla capacità di CloudMade di gestire grandi dati e di trovare soluzioni legate all'intelligenza artificiale, permetterà alla start-up di fornire alle case auto sistemi efficienti mirati ad adattare le funzioni di assistenza alla guida alle peculiarità di ogni singolo automobilista, andando a migliorare soprattutto il comfort alla guida e la sicurezza.
 

E Samsung?

Anche Samsung non sta a guardare e punta sempre più sull’automotive. L’ultima mossa di Samsung risale a novembre 2014 quando ha annunciato l’acquisizione di Harman International per 8 miliardi di dollari.
Una mossa che vede quindi Samsung entrare a gamba tesa in un settore importante e strategico come quello automotive in cui non era presente al contrario della connazionale LG che fornisce sistemi a Renault Nissan e a GM.
Harman International è un’azienda specializzata in tecnologia audio che produce impianti di primo equipaggiamento, come i sistemi Uconnect, usati da Fca ed è fornitore di molte case automobilistiche che utilizzano i suoi strumenti per le auto connesse.
Consideriamo inoltre che conta un fatturato annuo che si aggira sui 7 miliardi di dollari, un portafoglio ordini inevasi di circa 24 miliardi e 26.000 dipendenti.
 

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