News | 03 March 2017 | Autore: Redazione

Acea schierata contro i dispositivi che manipolano i sistemi di controllo delle emissioni

Secondo un recente comunicato di Acea, i produttori di veicoli industriali richiedono un'azione per prevenire la manipolazione nel controllo delle emissioni.
 

Quasi tutti i maggiori costruttori europei di mezzi pesanti hanno investito molto nelle complesse tecnologie di controllo delle emissioni e il risultato sono mezzi “puliti” che soddisfano i rigorosi standard di emissione Euro VI.

In un recente comunicato, Erik Jonnaert, segretario generale ACEA (associazione europea dei costruttori auto) ha chiarito la posizione dell’associazione riguardo quelle azioni mirate a manipolare il controllo delle emissioni, dichiarando che "Acea condanna fermamente la pubblicità, la vendita e l'uso di qualsiasi dispositivo aftermarket che possa essere utilizzato dagli operatori di mezzi pesanti per disattivare i sistemi di controllo delle emissioni".

La tecnologia chiave utilizzata per la riduzione di NOx (ossidi di azoto) nei veicoli diesel è la riduzione selettiva catalitica (SCR, Selective Catalytic Reduction), un processo che richiede il dosaggio controllato di un riducente, l’AdBlue, che ha la forte tendenza ad assorbire l'ossigeno, limitando così la formazione di NOx all'interno del gas di scarico. Recenti studi hanno scoperto che è sempre più diffusa la tendenza all’utilizzo di cosiddetti dispositivi “emulatori” AdBlue installati da certi operatori sui loro mezzi, al fine di bypassare o interrompere il sistema di iniezione di AdBlue.

Se non c’è l’iniezione di AdBlue, non ci sarà la riduzione di NOx da parte del sistema SCR. In questo modo l’operatore risparmia il costo di rifornimento dell’AdBlue, e a farne le spese, con le più alte emissioni di NOx, è l’ambiente.
Al tempo stesso, l’operatore beneficia di tutta una serie di vantaggi derivanti dall’utilizzo di un mezzo Euro VI, come la riduzione dei pedaggi autostradali, che però nella pratica non è operativo per come è stato progettato, visto l’utilizzo di dispositivi che bloccano la centralina SCR.
Acea fa notare che non è difficile trovare sul web fornitori che offrono questo tipo di dispositivi, fornitori europei e non, che dispongono di una gamma con prezzi e caratteristiche differenti.

Nel 2012 Acea aveva già espresso le sue preoccupazioni in merito alla Commissione Europea, ma non fu intrapresa nessuna azione. La questione fu sollevata anche dalla Danimarca diversi anni prima, ma in quel momento si pensava che l’argomento dovesse essere di competenza nazionale.

Oggi Acea chiede alla Commissione europea e agli Stati membri di:
- impedire la pubblicità e la vendita di simili dispositivi aftermarket (hardware o software) che possono bypassare i sistemi di controllo di emissione dei veicoli o la rimozione di parti importanti del sistema di controllo delle emissioni;
- effettuare controlli da parte della polizia per disincentivare chi ricorre a questa pratica, il quale rischia multe consistenti.

 

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Tags: acea emissioni AdBlue

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