News | 15 March 2017 | Autore: a cura della redazione su dati Anfia, Area Studi e Statistiche

Mercato auto: rallenta la produzione a gennaio, ma niente paura

Dopo un anno in continua crescita, a gennaio 2017 i volumi vanno giù del 4%, ma il trend resta positivo. Il fatturato automotive cresce, nel 2016, del 6%.
 

Secondo i dati preliminari di ANFIA, a gennaio la produzione domestica di autovetture risulta in flessione del 4%, con circa 55.000 unità prodotte, a confronto con un gennaio 2016 che risultava in crescita del 45% (con circa 57.000 unità prodotte).
Anche nell’anno da poco iniziato, comunque, export e mercato interno continuano a sostenere i volumi produttivi. Guardando al primo bimestre del 2017, infatti, il mercato presenta volumi in crescita per tutti i comparti: +8,1% le autovetture, +7,2% i veicoli commerciali leggeri (VCL), +37,5% gli autocarri, +59,3% gli autobus, +11,4% i rimorchi e semirimorchi pesanti, con l’eccezione dei rimorchi leggeri che presentano una contrazione del 2%.
 

Crescono le esportazioni nel 2016 e le previsioni 2017

Le proiezioni del mercato auto per il 2017 sono positive e stimano volumi di immatricolazioni attorno a 1,91 milioni di unità, dopo un 2016 che ha superato 1.825.000 unità. Nel 2016, intanto, le esportazioni di autoveicoli dall’Italia hanno raggiunto un valore di 21,21 miliardi di euro (+6,3%), rappresentando il 5,1% di tutte le esportazioni, mentre le importazioni di autoveicoli valgono 30,18 miliardi di euro (+23,3%), pari all’8,3% di tutte le importazioni italiane.
Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo paese di destinazione per l’export di autoveicoli dall’Italia, con una quota del 18,8%, seguiti da Germania e Francia, con quote, rispettivamente, del 13% e del 12,5%.
 

Industria automotive 2016: il picco a dicembre, +16%

Il trend positivo dell’industria automotive nazionale è iniziato ad ottobre 2014, e dopo una crescita sostenuta da dicembre 2014 a gennaio 2016, ha rallentato la sua corsa a giugno (-0,9%). A luglio l’incremento è stato del 5,2%, mentre ad agosto l’aumento è stato del 32,1%, rallentando poi a settembre (+3,9), ad ottobre (+3,8%) e a novembre (+5,9%). A dicembre, secondo la rilevazione ISTAT, la produzione industriale del settore Automotive mostra un aumento del 16%. A gennaio 2017 l’industria automotive consegue un aumento dello 0,5% rispetto a gennaio 2016. La produzione nazionale di autoveicoli e loro motori (Codice Ateco 29.1, vedi tabella a pag. 10) registra un calo tendenziale dello 0,2%; la produzione di carrozzerie di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi (Codice Ateco 29.2) registra un aumento del 6,4% e la produzione di parti ed accessori per autoveicoli (Codice Ateco 29.3, non include pneumatici) un calo dello 0,2%. La domanda interna ed estera hanno trainato finora la produzione domestica. Nei primi due mesi del 2017 il mercato degli autoveicoli e dei veicoli trainati ha registrato volumi in crescita con la sola eccezione dei rimorchi leggeri.

Settore automotive

Gli ordinativi totali del settore Automotive (dati grezzi, Ateco 29) mostrano un aumento tendenziale a dicembre del 6,7%: grazie al mercato estero che cresce del 12,7%, mentre gli ordinativi dal mercato interno registrano un aumento del 2,4%. Nel 2016, il contributo maggiore alla crescita degli ordinativi del settore Automotive (+7,8%), deriva soprattutto dalla domanda interna, che registra un aumento dell’8,7%, mentre gli ordinativi dall’estero crescono del 6,8%.
Secondo i comparti si registrano i seguenti incrementi:
• Fabbricazione di autoveicoli: +8,9% nel mese (+1,4% per il mercato interno, +19,1% per il mercato estero), nel cumulato gli ordini crescono 9,5%.
• Fabbricazione di carrozzerie, rimorchi e semirimorchi: nel mese gli ordini calano del 5,5% (-2,9% per il mercato interno, -10,6% per il mercato estero), nel cumulato gli ordini registrano un aumento del 12,8%.
• Fabbricazione di parti per autoveicoli e loro motori: nel mese gli ordini hanno segno positivo del 4%, grazie soprattutto al buon andamento del mercato interno (+5,3%); nel cumulato la crescita è del 4,4%.
 

Le esportazioni nel 2016

Nel 2016 le esportazioni complessive dell’Italia risultano in crescita (+1,1% in valore e +1,2% in volume) mentre le importazioni registrano una diminuzione (-1,4%) in valore e un aumento (+3,1%) in volume. L'espansione dell'export è da ascrivere esclusivamente ai paesi dell'area Ue (+3,0%); il valore delle importazioni al netto dell'energia risulta in aumento (+1,5%).
L'avanzo commerciale raggiunge i 51,6 miliardi (+78,0 miliardi al netto dell'energia).
Nel 2016, i mercati più dinamici all'export sono Giappone (+9,6%), Cina e Repubblica ceca (+6,4% entrambe), Spagna (+6,1%) e Germania (+3,8%). ISTAT segnala la forte crescita nell'anno delle vendite all'estero di autoveicoli (+6,3%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+4,6%).
 

USA: il primo paese export per l’Italia

Nel 2016 l’export degli autoveicoli vale 21,21 miliardi di euro (+6,3%) e il 5,1% di tutte le esportazioni, mentre l’import vale 30,18 miliardi di euro (+23,3%) e l’8,3% di tutte le importazioni. Il saldo negativo vale 8,97 miliardi.
L’export di autoveicoli verso i Paesi Ue vale 12,14 miliardi di euro e cresce del 12%, mentre vale 9,07 miliardi verso i Paesi extra Ue, in calo dello 0,6%.
I principali paesi di destinazione dell’area Ue risultano: Germania 2,77 miliardi, con una crescita del 20% sul valore del 2015; Francia 2,64 miliardi (+12,5%); Regno Unito 1,69 miliardi (+0,9%); Spagna 1,09 miliardi (+25,1%). Questi Paesi rappresentano il 67,5% del valore dell’export verso l’area Ue e il 38,6% dell’export autoveicoli dell’Italia verso il mondo del 2016.
L’export verso la Polonia vale 0,8 miliardi (+0,4%).
Tra i Paesi europei non Ue, l’export verso la Turchia vale 0,62 miliardi (-0,1%).
Tra i Paesi extra Ue, l’export vale circa 4 miliardi verso gli USA (-5,3%), 0,81 miliardi verso la Cina (+67,5%) e 0,70 miliardi verso il Giappone (+27,6%). L’export verso questi paesi vale il 61% delle esportazioni extra Ue e il 26% delle esportazioni complessive di autoveicoli.
Gli Stati Uniti rappresentano, in valore, il primo paese dell’export di autoveicoli per l’Italia, con uno share del 18,8%, seguiti da Germania e Francia con una quota rispettivamente del 13% e 12,5%.
 

Importazioni: 24,63 miliardi di euro

Le importazioni di autoveicoli valgono 24,63 miliardi di euro dai Paesi Ue (+20,1%) e 5,55 miliardi dai Paesi extra Ue (+39,8%). I principali Paesi di origine dell’area Ue risultano: Germania 8,92 miliardi (+20,2%), Spagna 3,94 miliardi (+29%), Francia 3,38 miliardi (+17,1%), UK 1,89 miliardi (+15,8%), pari al 60% di tutto il valore dell’import autoveicoli.
Nell’area si aggiungono le importazioni da Polonia (1,48 miliardi, +8%) e Repubblica Ceca (1,13 miliardi, +36%).
Tra i Paesi europei non Ue, si evidenzia il valore dell’import dalla Turchia per 2,45 miliardi (+70%).
Tra i Paesi extra Ue, l’import dal Giappone vale 0,80 miliardi (+95,5%) e dai Paesi ASEAN (+121%) 0,21 miliardi.
 

Mercato componenti

Positivo il risultato complessivo dei comparti Carrozzerie di Autoveicoli, Rimorchi e Semirimorchi (29.2)+ Componenti (Codice Ateco 29.3) + Mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli Codice Ateco 29.1), i cui scambi commerciali hanno generato un saldo positivo di circa 11,44 miliardi nel 2016.
Secondo le elaborazioni ANFIA4 su dati del commercio estero ISTAT, il comparto dei componenti e delle parti per autoveicoli (inclusi motori, pneumatici nuovi e rigenerati, camere d’aria, accessori per autoveicoli) ha registrato nel 2016 vendite sui mercati esteri per un valore di 18,78 miliardi di euro (+0,4%), e acquisti per 12,77 miliardi di euro (+3,8% l’incremento tendenziale), con un saldo positivo di 6 miliardi, inferiore del 6,1% a quello del 2015 (6,4 mld di euro).
 

Il fatturato automotive cresce del 6% nel 2016

Gli ordinativi per il settore automotive nel suo complesso risultano in aumento del 7,8% a gennaio-dicembre 2016, in particolare grazie al contributo della componente interna, in rialzo dell’8,7% (contro il +6,8% della componente estera), mentre gli ordinativi totali dell’industria (escluso il comparto Costruzioni) presentano un calo tendenziale dell’1,2% nello stesso periodo (per via di una contrazione del 2,2% della componente interna).
Il fatturato del settore automotive, infine, cresce del 6% nell’intero 2016, con la componente del fatturato interno in rialzo del 10% (e dell’1,2% la componente del fatturato estero), mentre per l’industria in senso stretto si registra una flessione dello 0,5% (con la componente del fatturato interno a -0,7% e quella del fatturato estero a -0,3%).
 

Il commento di Gianmarco Giorda, direttore ANFIA

"Prosegue, ma con un rallentamento, il trend positivo della produzione dell’industria automotive italiana, che a dicembre 2016 aveva chiuso a +16%" - dichiara Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA.
A gennaio 2017, secondo i dati ISTAT, la produzione dell’industria automotive nel suo insieme registra un aumento tendenziale dello 0,5% mentre, parallelamente, l’indice della produzione industriale nel suo complesso mostra un decremento tendenziale dello 0,5%.
Anche la produzione italiana di parti e accessori per autoveicoli chiude il mese di gennaio con un trend in lieve calo (-0,2%). Nell’intero 2016, secondo gli ultimi dati disponibili, gli ordinativi di questo specifico comparto sono cresciuti del 4,4% grazie soprattutto all’incremento degli ordinativi interni (+5,7%).
Il fatturato della componentistica, infine, risulta in aumento del 5% nell’intero 2016, con una componente interna in rialzo del 7,6%”.


 

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Tags: mercato auto mercato anfia

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