News | 28 June 2017 | Autore: redazione

HFO-1234yf: la francese Arkema denuncia Honeywell

Il produttore di prodotti chimici, Arkema, ha presentato una denuncia alla Commissione Europea contro Honeywell per abuso di posizione in merito al gas HFO-1234yf.

 

L’azienda americana Honeywell è stata chiamata in causa: il colosso francese specializzato nella produzione di prodotti chimici, Arkema, punta il dito e denuncia, di fronte alla Commissione Europea, Honeywell. Il motivo è presto detto: abuso di posizione dominante, da parte di Honeywell, in merito alla formula dell’HFO-1234yf. Secondo Arkema, come riporta il comunicato stampa ufficiale dell’azienda, le pratiche e i brevetti dello statunitense Honeywell avrebbero ostacolato la concorrenza leale a discapito dei consumatori, dei produttori e dell’ambiente.
 
Un passo indietro…
Sono già numerose le auto che utilizzano il gas HFO-1234yf come refrigerante per gli impianti di aria climatizzata e si tratta di modelli presenti in ogni parte del mondo, anche se Europa e Stati Uniti la fanno da padrone. Questo gas è stato sviluppato congiuntamente da DuPont e Honeywell, anche se lo vendono separatamente con marchio differente. Ricordiamo, inoltre, che in virtù della direttiva 2006/40/CE, relativa al cambio di refrigerante negli impianti di condizionamento, a partire da gennaio 2011 utilizzano questo gas tutti i veicoli di nuova omologazione (inferiori a 3,5 tonnellate), mentre da gennaio 2017 ogni veicolo prodotto. Le officine quindi si sono trovate a dover operare su sistemi di condizionamento che utilizzano i due gas.
Per la questione prezzo il discorso è diverso: il gas HFO-1234yf, indicativamente, è circa 10 volte superiore rispetto al precedente R134a. Sarà perché ci sono pochi produttori?
 

Alcune FAQ sul gas HFO-1234yf

Chi ha sviluppato e chi produce l'HFO-1234yf?
Questo gas è stato sviluppato congiuntamente da DuPont e Honeywell, ma le due aziende lo vendono separatamente con marchio differente.
Quanto costa l'HFO-1234yf?
Approssimativamente possiamo dare un ordine di grandezza: il costo del gas HFO-1234yf è circa 10 volte superiore rispetto al precedente R134a.
Se guardiamo al mercato americano, che è sempre molto attento al problema dei costi, si parla di prezzi di acquisto all'ingrosso, dell'ordine dei 100 USD/kg che porterebbe secondo un comunicato della SAE a costi prossimi ai 160 USD/kg presso le officine di ricarica.
Vale comunque la pena sottolineare che l'approvvigionamento dell'HFO-1234yf è ancora basso a causa della limitata produzione da parte dei produttori (DuPont e Honeywell).
Quali sono i problemi nell'implementazione del gas HFO-1234yf?
Rispetto al gas R-134°, che non è infiammabile, il nuovo refrigerante, pur non rappresentando un problema di sicurezza, richiede un raffreddamento dedicato attraverso l'inserimento all'interno del circuito di un apposito radiatore noto anche come IHX (Internal Heat Exchanger, normativa SAE J2842). Cosa che naturalmente porta a un incremento ulteriore dei costi di produzione.
È possibile trasformare il vecchio impianto a R134a in modo tale da farlo funzionare con HFO-1234yf?
No, il processo di retrofit non è possibile, ma potrebbe accadere che alcuni riforniscano un nuovo impianto a HFO-1234yf con R134a.
Le attrezzature per la manutenzione sono differenti?
Sì, le macchine per la diagnosi e per la carica dei nuovi impianti sono differenti e, se facciamo riferimento alla sola normativa SAE, dovranno rispondere alla regolamentazione SAE J2843 R/R/R per la ricarica, alla SAE J2912 o SAE J2927 per gli analyzer e alla SAE J2913 per l'analisi delle perdite.
Esistono comunque stazioni di ricarica “bi-gas”, pensate appunto per l’utilizzo di entrambi i refrigeranti.

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Tags: gas refrigeranti honeywell

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