News | 18 September 2017 | Autore: redazione

Turbocompressori: Saito spiega l’importanza di utilizzare prodotti originali e di qualità
Il turbocompressore è un componente molto sofisticato dal punto di vista tecnologico e per questo intervenire su questo elemento è una operazione che richiede una particolare attenzione e competenze adeguate.
Stefano Gallo di Saito, azienda che ha fatto del turbocompressore il proprio core business, spiega le ragioni che stanno dietro alla scelta di un prodotto originale.

In un video pubblicato sul sito aziendale e sulla pagina facebook, Stefano Gallo si rivolge direttamente agli automobilisti per sottolineare proprio come sia importante affidarsi a professionisti competenti per una riparazione che coinvolge il turbocompressore.

Guarda qui il video:



Innanzitutto è bene capire quale sia la causa reale di un guasto, perché spesso l’origine non deriva dal turbo stesso. Per le alimentazioni diesel, ad esempio, la causa di rottura è da ricercarsi nell’intasamento del filtro antiparticolato, piuttosto che del catalizzatore o nel malfunzionamento della valvola EGR. I guasti al turbo delle motorizzazioni a benzina o a gas, invece, hanno origini diverse e vanno gestite in maniera differente. Non mancano anche i casi di una manutenzione mal fatta o di utilizzo di prodotti non originali e di bassa qualità, che hanno portato a una rottura prematura della turbina.

In generale, spiega Gallo, si assiste a un ritorno da parte dei professionisti all’utilizzo di prodotti originali, grazie a un abbassamento dei prezzi e alla scarsa affidabilità di molti prodotti non originali.

Oggi, che il cliente finale è molto più informato e competente rispetto al passato, conclude Gallo, vale la pena spiegare i vantaggi che può offrire un prodotto originale, anche se ha un costo più elevato, perché: “la qualità del turbocompressore non accetta compromessi.
Il cliente finale deve accettare il giusto prezzo per la giusta qualità e l’officina deve proporre un buon prodotto e saperlo gestire al meglio, perché spesso sostituire un turbo non ha senso se non si risolve prima la problematica al motore che ha portato la turbina a rompersi la prima volta.
Parliamo di un componente che in otto ore di lavoro fa 50 milioni di giri e dal punto di vista meccanico 50 milioni di giri sono davvero tanti: una problematica non risolta definitivamente, con questi numeri, si ripresenterà certamente una seconda volta.”

 

Photogallery

Tags: turbocompressore saito

Leggi anche