News | 20 April 2018 | Autore: A cura della redazione

Rallenta il mercato europeo dell’auto a marzo 2018 (-5,2%)

Dai dati ACEA emerge che il mercato europeo dell’auto, per la prima volta dall’inizio dell’anno, registra un rallentamento (-5,2%), rispetto ai risultati di marzo 2017, ma il trimestre 2018 chiude a +0,6%. Rispetto a marzo 2017, si registra un calo delle vendite soprattutto in: Regno Unito (-15,7%), Italia (-5,8%), Germania (-3,4%). Crescono, invece, Francia (+2,2%) e Spagna (+2,1%).

“A marzo 2018 il mercato auto europeo registra per la prima volta dall’inizio dell’anno una flessione (-5,2%) - si tratta del primo marzo in calo dal 2014 - dovuta anche al confronto con un marzo 2017 dai volumi particolarmente elevati – commenta Gianmarco Giorda, Direttore di ANFIA. Il trend delle vendite è in rallentamento in alcuni mercati e in particolare nel Regno Unito, dove si registra nel mese un decremento del 15,7%. La domanda di nuove auto è diminuita anche in Italia (-5,8%) – complici gli effetti di calendario e il clima politico incerto – e in Germania (-3,4%), mentre riportano una crescita Francia (+2,2%) e Spagna (+2,1%).

Nei primi tre mesi del 2018, il mercato è rimasto leggermente positivo (+0,6%) nonostante il calo di marzo. Le immatricolazioni di autovetture sono cresciute in Spagna (+10,5%), Germania (+4%) e Francia (+2,9%), mentre la domanda di auto è diminuita in Italia (-1,5%) e nel Regno Unito (-12,4%).
Il mercato dei cinque major market europei cala dello 0,9% nel trimestre, con un pesante ridimensionamento (-18%) del comparto diesel, che detiene, in quest’area, il 39% di quota contro il 47% di gennaio-marzo 2017. Si tratta di un fenomeno che impatta negativamente sul raggiungimento del target di 95 g/km di CO2 nel 2021.
Si segnala, infine, la buona performance dei nuovi Stati membri dell'UE, con un aumento della domanda dell'11,9% nel primo trimestre 2018”.

Italia

 In Italia, le immatricolazioni totalizzate a marzo si attestano a 213.731 (-5,8%). Nei primi tre mesi del 2018, le immatricolazioni complessive ammontano a 574.130, con un decremento dell’1,5% rispetto ai volumi dello stesso periodo del 2017.
Secondo le stime ISTAT, a marzo l’indice nazionale dei prezzi al consumo aumenta dello 0,3% su base mensile e dello 0,8% su base annua (da +0,5% di febbraio). Nel comparto dei Beni energetici non regolamentati, si segnalano cali congiunturali dei prezzi degli Altri carburanti, che scendono dell’1,7% - per effetto del ribasso del GPL – mostrando, su base annua, una marcata attenuazione della crescita (+1,9% da +5,2%), della Benzina (-1%; +0,3% la variazione annua, in decelerazione da +1,3%) e del Gasolio (-0,9%; +1,8% il tendenziale da +2,8% di febbraio).
A marzo, il mercato delle auto ad alimentazione alternativa cresce del 6,2% e conquista l’11,6% del mercato, un punto percentuale in più rispetto a marzo 2017, con circa 25.000 vetture, suddivise in: 17.000 auto a gas, 7.500 auto ibride e 429 auto elettriche. In forte crescita le immatricolazioni di auto elettriche ed ibride plug-in. Diminuiscono, invece, le vendite di auto diesel nel mese (-9%), ma anche quelle a benzina (-3,9%), a differenza degli altri major market, in cui le vendite di auto a benzina risultano in
aumento.

Le marche italiane hanno registrato, in Europa, 120.591 immatricolazioni nel mese di marzo (-8%), con una quota di mercato del 6,6%. Tornano a chiudere positivamente il mese i brand Jeep (+42,3%) e Alfa Romeo (+8,6%). Nel primo trimestre 2018, le immatricolazioni delle marche italiane ammontano a 290.250 unità (-4,3%) con una quota del 6,8%. Ancora positivi e in crescita a doppia cifra i marchi Jeep (+52,6%) e Alfa
Romeo (+15,6%).

Spagna

La Spagna totalizza 128.175 immatricolazioni nel mese di marzo (+2,1%). Nei primi tre mesi del 2018, i volumi complessivi si attestano a 340.311 (+10,5%).
L’Associazione spagnola dell’automotive ANFAC fa notare che le immatricolazioni di marzo sono state influenzate dalla celebrazione della Settimana Santa, che ha sottratto due giorni lavorativi rispetto allo stesso mese del 2017. Questa festività ha influenzato soprattutto il canale dei privati, che è diminuito del 3,3% contro il segno positivo degli altri canali di vendita e del mercato in generale. Osservando il comportamento delle immatricolazioni nel primo trimestre di quest'anno, il canale dei privati, nonostante chiuda con un segno positivo, registra la percentuale minore di crescita rispetto sia al comparto delle vetture aziendali che a quello del noleggio. L’incremento delle vendite alle società (+17,5%) torna, ancora una volta, a raddoppiare rispetto a quello del canale dei privati (+7,3%) nel periodo gennaio-marzo, tendenza che si è ripetuta in numerose occasioni nell'ultimo anno.
Nel dettaglio, secondo i canali di vendita, il mercato di marzo risulta così ripartito: 55.179 vendite ai privati (-3,3% e una quota del 43%), 37.021 le vendite alle società (+11,5% e una quota del 29%) e 35.975 le vendite per noleggio (+1,8% e una quota del 28%).
Secondo l’alimentazione, le vendite di autovetture diesel, che nel 2017 rappresentavano il 48,3% del mercato, perdono sempre più quota nei primi tre mesi del 2018 e rappresentano il 42% a gennaio, il 38% a febbraio ed il 36% a marzo, con una quota del 38% nel primo trimestre (era del 51% a gennaio-marzo 2017). La quota delle autovetture a benzina di marzo è del 59% (56% nel cumulato), mentre le autovetture ad alimentazione alternativa rappresentano il 4,8% del mercato (5,5% nel cumulato). I SUV di tutte le dimensioni conquistano il 38% del mercato di marzo.

Francia

In Francia, a marzo, si registrano 231.103 nuove immatricolazioni, con un aumento del 2,2% rispetto a marzo 2017, che ha contato gli stessi giorni lavorativi, (22 giorni).
Il cumulato dei primi tre mesi del 2018 è di 556.842 unità, il 2,9% in più rispetto al primo trimestre 2017, percentuale che rimane invariata a parità di giorni lavorativi (64 giorni nel progressivo 2018 e nel progressivo 2017).
Il mercato dell’usato, secondo le stime di CCFA, registra 527.526 unità a marzo, con una variazione negativa dello 0,3% rispetto allo stesso mese del 2017. Nel periodo gennaio marzo 2018, i volumi complessivi si attestano a 1.402.342 unità, con un calo del 3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Secondo l’alimentazione, nel primo trimestre 2018, le immatricolazioni di auto diesel perdono il 12% del mercato (un calo di oltre 30.000 unità) e la quota scende al 41% (era del 47% a gennaio-marzo 2017). Le auto a benzina, con il 53,4% del mercato, conquistano 6,2 punti di quota rispetto allo stesso periodo del 2017, grazie ad un incremento delle vendite del 16%. Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa rappresenta il 6% del mercato, con 33.383 unità di cui 7.305 auto elettriche (-1,3% e 1,3% di quota), 3.586 ibride plug-in (+85% e 0,7% di quota) e 21.805 ibride tradizionali (+13% e 3,9% di quota).
Nel mercato tedesco, sono state immatricolate a marzo 347.433 unità (-3,4%). Nel primo trimestre 2018, il mercato totalizza 878.611 unità (+4%).

Germania

L’Associazione tedesca dell’industria automotive VDA fa notare gli elevati volumi raggiunti nei primi tre mesi dell’anno: si tratta del miglior primo trimestre dal 2000.
Le auto intestate a privati sono il 39% del mercato nel mese (+7,6% rispetto a marzo 2017), mentre “le vetture commerciali” sono il 61% (-9,4%). Secondo l’alimentazione, le vendite di auto a benzina crescono del 9% e rappresentano il 64% del mercato, le auto diesel registrano un calo del 25,4% con il 31,4% di quota, e le auto ad alimentazione, alternativa sono il 4,6% del mercato. Le vendite di auto ad alimentazione alternativa di marzo si suddividono in: 10.874 auto ibride (il 3,1% del mercato, +45% di incremento), di cui 3.018 ibride plug-in (+32%), 3.792 elettriche (1,1% di quota, +73% di incremento). Le autovetture alimentate a metano sono 1.046, ben sei volte di più rispetto a marzo 2017, mentre quelle a GPL sono cresciute del 18%. Il mercato delle auto ad alimentazione alternativa di marzo ammonta a oltre 16.000 unità.
Le emissioni medie di CO2 delle nuove auto immatricolate a marzo ammontano a 128,7 g/km, in crescita dello 0,8% rispetto a marzo 2017.

Regno Unito

Il mercato inglese, infine, a marzo totalizza 474.069 autovetture (-15,7%). Nei primi tre mesi dell’anno i volumi complessivi raggiungono 718.489 unità, con un decremento del 12,4% rispetto allo stesso periodo del 2017, comunque in linea con le previsioni dell’Associazione inglese dell’industria automotive SMMT.
Quest’ultima fa notare che il declino di marzo non è inaspettato, data l’elevata crescita delle immatricolazioni nello stesso mese dello scorso anno. Nonostante ciò, i volumi totalizzati possono considerarsi relativamente alti, in rapporto all’elevata competitività dei fattori di scelta del consumatore, disponibilità finanziaria e costi di possesso. Secondo SMMT la fiducia dei consumatori e delle imprese ha comunque subito un duro colpo negli ultimi mesi e un fiorente mercato automobilistico del nuovo è essenziale per la salute generale dell’economia inglese. Ciò significa, innanzitutto, creare le giuste condizioni economiche per tutte le tipologie di consumatori per l’acquisto di veicoli nuovi. Tutte le tecnologie, indipendentemente dal tipo di carburante, hanno un ruolo nel contribuire a migliorare la qualità dell'aria, rispettando gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, quindi il Governo, secondo l’Associazione, dovrebbe fare di più per incoraggiare i consumatori ad acquistare nuovi veicoli anziché mantenere in circolazione le vetture più vecchie e inquinanti.
A marzo, le flotte aziendali registrano volumi in calo del 15%, con una quota del 47%. In calo del 37,2%, nel mese, anche le vendite di auto diesel, mentre la quota di mercato si riduce al 32,4% (oltre 10 punti percentuali in meno rispetto a marzo 2017), con una perdita di quasi 90.000 unità. Cresce, invece, di 10 punti la quota delle auto nuove a benzina, che conquistano il 62,5% del mercato, con un aumento tendenziale dello 0,5%; le auto ad alimentazione alternativa valgono il 5,1% del mercato e risultano in aumento del 5,7%. A marzo, le auto ibride tradizionali registrano un aumento del 5% e quelle elettriche (a batteria) calano del 7,5%, mentre le auto ibride plug-in aumentano del 18%. Insieme le auto elettriche (BEV) e le auto ibride plug-in (PHEV) rappresentano il 2% del mercato.
 

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