Opinioni | 30 March 2012 | Autore: David Giardino

All’automobilista piace chiaro
Non possiamo dire che la situazione economica che stiamo passando come nazione, ma anche come comunità europea, sia delle più favorevoli… anzi. Certamente, chi lavora alle riparazioni di beni di consumo durante periodi di risparmio dovrebbe beneficiarne, almeno per quantità di interventi. Non si può dire altrettanto dal punto di vista del credito, che sembrerebbe essere l’aspetto sotto maggiore tensione nel nostro lavoro. Si fatica a prendere i soldi dai clienti, si fatica a pagare i fornitori. L’autovettura, che rimane il miglior mezzo di trasporto in Italia, è gravato sempre più da costi altissimi di utilizzo: dalla tassa di possesso a quelle sul carburante, dalle assicurazioni all’accesso ai centri storici e, non ultima, la manutenzione.

Stiamo uscendo da un inverno che ha costretto numerosi automobilisti a investimenti su pneumatici da neve, catene e numerose batterie guaste a causa delle temperature estreme, quindi con i budget dedicati all’utilizzo del veicolo che sono in via di esaurimento o già finiti. Proprio per questo bisogna sempre di più essere in grado di offrire all'automobilista dei costi certi, trasparenti e competitivi, per confortarlo nell’affrontare l’investimento con la consapevolezza di risparmiare senza perdere in qualità dell’intervento.

Sono nati e stanno nascendo “preventivatori” per tagliandature nei circuiti dei network della riparazione indipendente, ma anche al di fuori di questi. Gli stessi costruttori auto si sono buttati a capofitto con “preventivatori” del service on-line presenti in quasi tutti i siti internet delle case auto. Offerte tutto incluso, garanzie di estensione della stessa a costi apparentemente convenienti, in ogni caso espliciti. Chi si oppone a una trasparenza della preventivazione verrà sicuramente penalizzato dal proprietario dell’auto, che preferirà un prezzo certo alla potenziale sorpresa finale, anche a costo di pagare alla fine di più: mi piacciono le iniziative dei “preventivatori” on-line, sperando che le loro risposte siano coerenti e attente a ciò che offrono realmente i costruttori. Esistono già oggi alcuni siti, come “tagliando diretto”, che ipotizzano costi di tagliandi dei costruttori più alti di quelli segnalato dagli stessi on-line. Mi riferisco per esempio al caso della Yaris 1300 per il tagliando dei 45.000 km segnalata a un costo Toyota di 223 euro, ma che in realtà Toyota stessa preventiva sul proprio sito a 131 euro. Tagliando diretto propone in alternativa un proprio preventivo a 105 euro, con un risparmio del 53% su quello del costruttore. Peccato che non sia vero e, così come ho fatto io, basta guardare sul sito del costruttore per averne evidenza.

L’informazione, in particolare su internet, è molto delicata; si riesce velocemente ad avere informazioni, si effettuano immediatamente confronti. Mi auguro che il nostro settore in questo specifico compito della preventivazione on-line si basi su solide informazioni e professionalità per non avere l’effetto esattamente opposto a quello prefissato, cioè di allontanare anziché avvicinare l’automobilista alla riparazione indipendente.

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