News | 22 February 2012 | Autore: Francesco Giorgi

Primo equipaggiamento: Bosch festeggia i 75 milioni di sistemi common-rail prodotti dal 1997

Le prime applicazioni Bosch, nel 1997, su Alfa Romeo 156 JTD e Mercedes 220 CDI. Nel 2011 prodotte 9 milioni di unità. Il futuro è nella quarta generazione del common-rail

Bosch fa 75, come i milioni di sistemi common-rail prodotti in quindici anni. Il traguardo è stato raggiunto, in questi giorni, curiosamente a poca distanza dall’anniversario dei 75 anni dall’introduzione dell’alimentazione Diesel nelle autovetture.

Il common-rail Bosch, che per inciso “parla” anche italiano (le sue prime applicazioni furono l’Alfa Romeo 156 JTD e la Mercedes 220 CDI), fra l’altro nel 2012 celebra i suoi primi 15 anni. Venne, infatti, installato per la prima volta nel 1997: una data che segna l’inizio della nuova generazione per i motori Diesel. E’ utile, a questo proposito, osservare come l’avvento dell’iniezione del gasolio nei cilindri attraverso gli iniettori collegati a un condotto comune per il carburante (che costituisce la peculiarità del sistema common-rail) abbia contribuito alla diffusione del Diesel nel settore autovetture.

Nel 1997, all’epoca delle prime applicazioni del common-rail, la quota di autovetture a gasolio vendute nei mercati dell’Europa occidentale era pari al 22% del totale. Nel 2011 (anno nel quale Bosch ha prodotto circa 9 milioni di common-rail come primo equipaggiamento di autovetture, veicoli commerciali, macchine movimento terra e nautica), una vettura su due di nuova immatricolazione è Diesel.

Merito dell’economicità di esercizio e della robustezza “storiche” di questo tipo di alimentazione, che grazie al common-rail “Vengono mantenute invariate, mentre sono aumentate le caratteristiche di dinamicità, comfort e rispetto dell’ambiente”, per usare le parole di Markus Heyn, vicepresidente esecutivo del settore Autovetture della Divisione Sistemi Diesel di Bosch.
 
L’evoluzione del common-rail si misura anche in termini di rendimento. I sistemi di prima generazione, infatti, funzionano a 1350 bar, che con la generazione successiva (CRS2) sono stati portati a 2000 bar, grazie alla sempre maggiore precisione di dosaggio del gasolio attraverso le elettrovalvole che permettono fino a 8 iniezioni singole per ciascun ciclo motore.
 
Altra peculiarità del CRS2 sta nel fatto che può essere utilizzato per tutte le principali applicazioni: autovetture, veicoli commerciali leggeri e off-highway.

La generazione attuale dei sistemi common-rail di Bosch, la terza, è caratterizzata dall’avvento del sistema CRS3, che comprende gli iniettori piezoelettrici: nelle fasi di pre e post iniezione (che avviene a 2200 bar), le più piccole quantità di carburante possono essere dosate con una accuratezza ancora maggiore. Ne deriva una ulteriore riduzione delle emissioni di NOx e una maggiore silenziosità di funzionamento del motore.
 
L’evoluzione dei sistemi common-rail di Bosch non si ferma qui. In questi mesi, i tecnici del Gruppo tedesco sono all’opera per lo sviluppo di una quarta generazione, che avrà una pressione di iniezione di 2500 bar. Questa tecnologia, che vedremo nell’immediato futuro, sarà abbinata a un impianto per il trattamento dei gas di scarico NOx come Bosch Denoxtronic. L’obiettivo prefissato dagli ingegneri Bosch è di rientrare nelle più severe normative sulle emissioni, fra cui la Euro 6 (che entrerà in vigore nel 2014 in Europa) o la Tier 2 Bin 5 per gli USA.
 
Approfondimenti
 
Per Bosch Automotive
Per una panoramica sulla tecnologia Bosch nell’alimentazione motori Diesel

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