Articoli | 03 September 2012 | Autore: Tommaso Caravani

Io freno con Wagner

Presentata due anni fa in occasione di Automechanika, la linea Wagner si allarga oggi dalle pastiglie ai dischi freno. Abbiamo incontrato Silvano Veglia, direttore marketing settore freni di Federal-Mogul, per farci spiegare le strategie del colosso statunitense attorno a questo brand.

C’era bisogno di un nuovo marchio nel settore frenante? A guardare l'offerta del mercato italiano, sembrerebbe di no, eppure Federal-Mogul ha scommesso di sì e i dati le stanno dando ragione.
Le prime risposte del mercato rispetto al nuovo marchio Wagner, infatti, lanciato due anni fa in occasione di Automechanika ed effettivamente disponibili sul mercato italiano dallo scorso anno, sono più che positive: i prodotti soddisfano le richieste del mercato, si posizionano in una fascia media di prezzo, a metà strada, per capirsi, tra il top brand Ferodo e il basso di gamma. Un riscontro tanto positivo che quest'anno Federal-Mogul ha deciso di lanciare anche la linea dischi. Abbiamo incontrato Silvano Veglia, direttore marketing parti freno di Federal-Mogul per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa, per capire quali vantaggi porta questo marchio e come si affianca alla linea Ferodo.

Come si posizionano i prodotti Wagner rispetto al marchio Ferodo sempre di proprietà di Federal-Mogul?
Federal-Mogul è uno dei principali produttori di materiali di attrito del mondo e non può in alcun modo derogare alla qualità dei propri prodotti.
Per questo tutte le linee dei vari marchi sono comunque prodotte negli stabilimenti Federal-Mogul, gli stessi che producono le serie per il primo impianto.
Si tratta quindi di tutte linee certificate secondo gli standard ISO-TS, che sono gli stessi delle produzioni per il primo equipaggiamento.
Detto questo, è ovvio che alcune differenze ci sono.
La mescola del materiale di attrito con cui sono state realizzate le pastiglie a marchio Ferodo è di qualità OE, mentre quelle di Wagner sono mescole di altissima qualità, ma sviluppate specificatamente per il mercato del ricambio.

Perché è stato scelto di utilizzare il marchio Wagner invece di lanciare una “sotto linea” di Ferodo?
Perché teniamo molto alla percezione che hanno gli automobilisti e gli autoriparatori della qualità di questo marchio. Se avessimo lanciato un prodotto, comunque molto valido nel panorama dell'offerta italiana di pastiglie, ma a un prezzo più basso, si sarebbe creata confusione sul mercato: Ferodo è il primo equipaggiamento di molte vetture, Wagner è una linea completamente aftermarket, che può contare sul top della tecnologia Federal-Mogul, ma studiato appositamente per l'aftermarket. La differenza si traduce in sostanza in una serie di accortezze su cui può contare ogni serie Ferodo, che invece in Wagner magari non sono considerate. Faccio un esempio per spiegare meglio il concetto. Al di là della differenza nella mescola e della piastrina (che in ogni caso garantiscono ottime performance e sono dotate di soluzioni antirumore), tutte le serie di pastiglie Ferodo sono corredate da una serie di accessori che noi reputiamo critici, come le mollette spingipastiglia eccetera. Si tratta di prodotti che noi consigliamo di sostituire per avere un risultato “come nuovo”, ma che in realtà possono durare molti chilometri dopo l'esaurimento di una serie di pastiglie. Ecco, nelle scatole Wagner manca questo tipo di accortezze, ma la qualità è fuori discussione.

Oggi lanciate una nuova linea di dischi, ma come è strutturata la rete di distribuzione su cui potete contare?
Attualmente siamo partiti con una serie di distributori regionali, ma stiamo allargando la distribuzione. Quello che posso dire è che i criteri con cui selezioniamo i nostri partner sono gli stessi che utilizziamo per Ferodo, anche se non è detto che si tratti degli stessi soggetti. Come ho specificato, Wagner rappresenta una linea di mezzo tra l'alta qualità e i prodotti economici (che non sempre garantiscono performance all'altezza), quindi abbiamo bisogno di realtà interessate a questo tipo di prodotti. Al momento, quello che posso dire è che abbiamo registrato un'ottima partenza al Centro Sud Italia, storicamente più attento al rapporto qualità/prezzo e i riscontri sul prodotto sono stati molto positivi, tanto che, proprio grazie a questi, sono già parecchie le realtà del Nord che ci hanno dichiarato il loro interesse. Detto questo, da un punto di vista logistico abbiamo creato un centro di distribuzione nazionale a Verona, che serve da deposito per l'intera penisola, mentre il magazzino centrale del prodotto si trova in Belgio.

Come è composta la linea di prodotto delle pastiglie e quali sono i tempi di immissione sul mercato dei nuovi prodotti rispetto al lancio di nuove vetture?
La gamma delle pastiglie Wagner è composta da oltre 850 riferimenti, che, secondo una nostra analisi, permettono di coprire circa il 97% delle esigenze del circolante europeo. Possiamo dire quindi che praticamente abbiamo una gamma completa. Per far comprendere di cosa stiamo parlando, possiamo dire che Ferodo, che offre una copertura completa, conta 1.200 riferimenti, in cui si trovano però anche modelli come Rolls-Royce o Ferrari, che non rappresentano esattamente il target di utenza del marchio Wagner.
Per quanto riguarda il “time to market”, cioè il tempo di immissione sul mercato, attualmente garantiamo il prodotto entro 9/12 mesi dal lancio di un nuovo modello. Se però siamo fornitori di primo equipaggiamento dei freni di quella vettura, il prodotto è disponibile dallo stesso giorno, perché lo studio di una nuova pastiglia inizia parecchio prima del lancio di una nuova vettura.

E per quel che concerne i nuovi arrivati, i dischi?
Presentiamo ad Automechanika 2012 la nuova gamma dischi per il mercato europeo e l'Italia sarà il primo paese a poter contare su questi ricambi. Si tratta di un lancio che avevamo già previsto due anni fa, ma molto ha inciso anche la domanda arrivata da chi ha iniziato a trattare le pastiglie Wagner, quindi abbiamo deciso che era il momento di entrare sul mercato. Anche per i dischi abbiamo adottato la stessa politica delle pastiglie, quindi Wagner rappresenta sempre il “mid-range”. Per quanto riguarda la gamma, invece, inizieremo con circa 250 codici, che serviranno a coprire la domanda di fast mover, poi, mano mano e in base alle richieste, molto probabilmente, amplieremo la gamma.

Chi è Wagner
Poco conosciuto sul mercato italiano, il marchio Wagner è considerato un punto di riferimento quando si parla di aftermarket oltreoceano. Negli States, infatti, Wagner rappresenta un marchio di qualità OE non solo per il settore freni, ma anche per una serie di prodotti che attualmente non sono importati in Italia (ad esempio l'illuminazione).
Il mercato statunitense, d'altronde, ha logiche molto distanti da quello europeo: ad esempio, è molto normale, per l'aftermarket a stelle e strisce, vendere ricambi che qualitativamente siano superiori agli stessi componenti che equipaggiano la vettura. Questo perché le politiche delle case auto sono molto differenti da quelle europee. Qui da noi, infatti, sono le stesse case (in collaborazione con i componentisti) a svolgere molta ricerca e proporre prodotti che garantiscano standard sempre superiori, anche alle normative vigenti. In America, invece, sono i componentisti a spingere sul miglioramento delle performance, mentre le case auto molto spesso si accontentano di passare i test di omologazione.

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