Articoli | 05 September 2001 | Autore: Davide Barbieri

Internet - Uno sguardo al futuro

Durante la nostra navigazione in rete siamo andati a raccogliere interessanti informazioni riguardanti i nuovi sistemi di trasmissione dati sui quali, in un futuro molto prossimo, si appoggeranno gli utenti di Internet per comunicare. Questi sistemi diventeranno presto una realtà accessibile a tutti e renderanno il collegamento via telefono un sistema facente parte della preistoria. .

Stiamo parlando di Internet Satellite o collegamento bidirezionale. E' questo il nome di uno tra i più recenti sistemi di trasmissione, destinato a sostituire la classica linea del telefono, che consiste nell'utilizzo dei canali satellitari per inviare e ricevere i dati e le immagini tra utenti Internet. Questa è la direzione verso la quale si sta evolvendo la ricerca e gli investimenti delle aziende di comunicazioni satellitari, che cercano, in questo modo, di risvegliare un mercato, quello dell'high tech e della new economy, che negli ultimi tempi ha registrato un andamento altalenante e poco convincente per gli investitori di tutto il mondo. I punti di forza che caratterizzano il sistema satellitare sono principalmente tre: la sicurezza, la velocità, ma soprattutto l'indipendenza dalla rete telefonica. Riguardo il primo punto, sarà difficile per i pirati informatici riuscire a violare questo tipo di segnale, anche se nel mondo informatico l'aspetto legato alla sicurezza e alla protezione dei dati rimane sempre molto complicato. L'attrezzatura tecnologica necessaria consiste di una normale antenna satellitare e di un apposito modem. La velocità di trasmissione è l'aspetto importante che fa l'enorme differenza rispetto alle comuni linee telefoniche o Isdn, ed infatti attraverso la ricezione satellitare i tempi di scaricamento, ad esempio di un video, si avvicinano al tempo reale, esattamente quanto dura la riproduzione sul monitor del video stesso. In questo senso, il satellite spingerà ancor più la sostanza della rete verso la multimedialità, avvicinando il computer alla televisione, ma a differenza di quest'ultima, dove i programmi sono regolati da palinsesti prestabiliti, dalla rete sarà possibile accedere a contenuti scritti, audio e video, quando lo si desidera, scegliendo tra un'offerta inesauribile. Certamente non sarà ancora possibile vedere i film, a causa della qualità delle immagini non sufficiente, ma in compenso si potranno ricevere reportage e dirette di eventi, mentre in ambito professionale, sarà possibile valutare a distanza delle particolari situazioni da risolvere, osservando le immagini trasmesse da una web cam. Fino a questo momento abbiamo parlato dei dati che viaggiano dalla rete sino al nostro computer, ma la situazione si fa differente per le informazioni che noi vogliamo inviare verso l'esterno. In questo caso, il satellite è ovviamente inutilizzabile e quindi per il traffico in uscita utilizzeremo un normale modem. Spiegando brevemente il passaggio, le nostre richieste vengono inoltrate via modem al provider, che attiva la trasmissione dei dati di risposta via satellite. Il nostro Pc sarà dotato di una scheda in grado di decodificare i dati ricevuti. La maggiore velocità di trasmissione è dovuta al fatto che nelle normali linee via cavo, i byte trasmessi da un sito, aumentano in proporzione al numero di richieste che gli pervengono, con il rischio di intasamento della linea qualora vi siano troppe connessioni contemporaneamente, mentre nella trasmissione via satellite tutti gli utenti ricevono la stessa sequenza di dati, attraverso le singole parabole, senza che i byte trasmessi si sommino tra di loro.
Questo è il sistema attualmente più sviluppato e già disponibile a dei costi accessibili e relativamente bassi anche nel nostro paese, ma ce n'è un altro, sviluppato da una società di Denver, che permette a chiunque si colleghi, di ricevere e di inviare segnali attraverso il satellite. Questo sistema presenta attualmente un costo piuttosto alto di circa diecimila dollari, e si indirizza pertanto verso le aziende che hanno particolari necessità d'utilizzo, ma la ricerca e gli investimenti delle grosse compagnie sembrano fortemente indirizzati verso questi sistemi, il che fa prevedere una riduzione dei costi e una maggiore diffusione tra il pubblico di Internet.
Una valutazione va fatta anche riguardo la fibra ottica, che promette le stesse prestazioni di Internet Satellite, a dei costi più bassi, ma presenta alcuni aspetti problematici che possono essere riassunti nel seguente modo: l'allargamento della rete, anche nelle grandi città dove la concentrazione di utenti è più alta, necessita di lunghi tempi di realizzo e costi molto alti da sostenere; la difficoltà di raggiungere i luoghi più isolati, difficoltà che non si presenta applicando la trasmissione satellitare.
Sempre in tema di ricerca tecnologica, riportiamo alcune notizie relative ad un'ulteriore sistema di trasmissione dati, che potrà senza dubbio cambiare le abitudini degli internauti. "RF" che significa Radio Frequency, è il nome di quest'ultima frontiera dell'Internet a banda larga, che consente l'accesso "senza fili" alla rete da ogni luogo, utilizzando alcune frequenze radio, per il momento non ancora troppo affollate. Il concetto è quello di partire da una Rete Locale, ed espanderla a macchia d'olio per mezzo di ponti radio, di zona in zona, fino a coprire tutta la città. Da ogni luogo coperto da segnale radio ci si potrà quindi collegare in Internet e scaricare la posta o file di dimensioni anche molto pesanti. Per andare online con questo protocollo (che possiede una velocità di 11 Megabit, assolutamente non confrontabili con gli attuali 56K della linea fissa), sarà necessaria una scheda di rete, che attraverso una piccola antenna riceverà il segnale dalla base radio più vicina, nel raggio di una cinquantina di metri. Naturalmente negli Stati Uniti esistono già diverse compagnie che hanno investito su questo mercato d'avanguardia, incominciando ad installare antenne nei punti ad alta concentrazione di traffico cittadino come gli aeroporti e i centri commerciali, dai quali poi diffondere il segnale attraverso i classici ripetitori.

Dati e statistiche
Come tutti i mesi siamo andati a catturare in rete alcuni dati e statistiche relativi allo sviluppo di Internet nel nostro paese e nel mondo. Quelli riportati di seguito evidenziano come la rete, dopo un periodo di stasi, conosce attualmente un forte aumento della popolarità. Nel periodo tra il novembre 2000 e l'aprile 2001 il numero di utilizzatori nell'Unione Europea è passato da 99 a 123 milioni, mentre il tasso di penetrazione tra la popolazione al di sopra dei 15 anni è salito dal 26 al 32%. Più contenuta la crescita registrata in Italia, in quanto gli internauti sono aumentati di un milione (da 13 a 14 milioni), e il tasso di penetrazione è passato dal 23,4 al 25,2%. Se invece si paragonano i dati del 2001 a quelli del 1999 si scopre che gli italiani che frequentano il web sono diventati tre volte più numerosi e che la tendenza è costantemente in aumento.
In testa alla classifica degli internauti ci sono i paesi dell'Europa del nord. In Germania lo utilizzano 31 milioni di persone, mentre l'asse scandinavo (Svezia, Danimarca e Finlandia) guida la classifica del tasso di penetrazione (rispettivamente 69, 66 e 60%).
Considerevole anche l'aumento di siti web realizzati in Europa, passati da poco meno di undici milioni nel 2000 a 12 milioni e mezzo nel gennaio 2001. La Finlandia rimane uno dei paesi più interessati, ed è infatti quello con la più alta concentrazione di siti web (in media 14 ogni 100 abitanti), mentre la Grecia chiude la classifica (1,3 ogni 100 abitanti). In Italia il numero complessivo di siti è stabile intorno al milione e seicentomila unità, mentre la media è di 2,8 siti ogni 100 abitanti. Anche se in costante crescita la pagella del settore online europeo è ancora lontana da quella degli Stati Uniti, infatti più della metà del totale mondiale di computer collegati al web si trovano in America. Focalizzando l'attenzione sul nosto paese, abbiamo raccolto le informazioni di una ricerca indipendente di Yankee Group Europe, uno dei maggiori analisti di telecomunicazioni nel mondo, che rivela l'insufficiente sviluppo in Italia dei servizi di accesso a banda larga, e ne delinea le cause.
Innanzitutto viene sottolinato come le connessioni a larga banda in Italia vengono offerte ad un prezzo parecchio più alto del dovuto, impedendo alle aziende italiane di beneficiare dei vantaggi derivanti dall'utilizzo di queste tecnologie.
In questa indagine, è stata messa a confronto l'attuale situazione dell'Italia con quella di altri 10 paesi europei, e attraverso degli indicatori, sono stati assegnati dei punteggi ad ogni nazione. Come ci si poteva aspettare, i risultati dell'indagine mostrano una situazione per l'Italia non brillante, che fa da fanalino di coda con un punteggio totale di 1,3 (i punteggi asseganti andavano da 1 a 5). Uno dei fattori principali che influenzano negativamente la situazione italiana è il quasi monopolio nel mercato del "local access" che porta a costi eccessivi relativi alle connessioni a larga banda attraverso linee dedicate, a lunghi tempi per la fornitura e a limitate garanzie qualitative. Tra i risultati della ricerca è risultato anche che le linee di accesso dedicate a larga banda sono il modo più appropriato per i collegamenti inter aziendali e verso i network a larga banda; Telecom Italia è il maggior provider di linee dedicate a larga banda, e l'Italia ha ricevuto anche il punteggio peggiore di 1.0 per la limitatissima disponibilità di connessioni in fibre ottiche da parte di carrier alternativi. Osservando più in generale i risultati dell'indagine, si può osservare che i Paesi Bassi, con un punteggio di 2,1, sono l'unico paese ad aver raggiunto un punteggio totale superiore a 2 e la media europea è stata di 1,6. Il fabbisogno crescente di connettività a banda larga è il punto più importante per l'80% delle aziende europee intervistate dal Yankee Group Europe, ed inoltre, le linee dedicate sono la soluzione preferita, rispetto a tecnologie alternative quali XDSL, satellite, wireless e servizi dial-up. La spesa destinata dalle aziende europee per questi servizi di accesso ad Internet è molto superiore alla media calcolata su scala internazionale, proprio perché i costi sono due volte più alti. In un confronto con gli Stati Uniti, il costo delle linee dedicate in Europa è di ben quattro volte superiore. Questa situazione evidenzia come l'Italia, insieme ad altri paesi Europei, non stia raccogliendo i benefici economici e sociali che potrebbero arrivare da uno sviluppo delle nuove tecnologie, rischiando anche di portare ad una situazione di ristagno dell'e-commerce.
Un'altra notizia raccolta durante la navigazione nei portali d'informazione online, riporta i risultati di una ricerca molto articolata condotta in Italia da Sda Bocconi (la Scuola di direzione aziendale dell'università commerciale milanese) nell'ambito del World Internet project, ideato dal centro per le politiche della comunicazione della University of California a Los Angeles. Lo studio è stato svolto assieme ad altri 15 paesi e le maggiori risultanze sono state che Internet e le tecnologie multimediali modificano la società, ma solo quando essi rispondono a esigenze concrete dei cittadini e se li aiutano a risolvere un po' più in fretta o in modo più agevole i piccoli problemi della vita quotidiana. La rete contribuisce anche a intensificare i rapporti sociali, creando occasioni di dialogo attraverso chat-line e posta elettronica. Dove invece l'utente si sente impossibilitato a stabilire un rapporto realmente interattivo è sul fronte dell'e-government: lo stesso distacco che esiste nella società tra cittadini e istituzioni si riflette anche in rete; non a caso la maggior parte ritiene di non poter in alcun modo aumentare la propria influenza politica attraverso Internet.
Dalla ricerca emerge in modo netto la necessità di nuovi media e tecnologie per andare incontro alle esigenze di servizio e relazione dei cittadini, spiega la coordinatrice italiana Andreina Mandelli, responsabile anche del progetto Media & new media marketing della Sda Bocconi. Ma non tutti i servizi offerti online sono considerati utili. Sono accettati in modo convinto solo quelli che rientrano in tre categorie: risolvere i problemi, consentire di risolverli più in fretta o in modo più comodo, offrire servizi non disponibili offline. Ciò che non aggiunge valore in queste tre direzioni non è percepito come indispensabile. E' sempre più importante garantire un accesso pervasivo (anche mobile) alle tecnologie, ma occorrono funzionalità che rispondano alle aspettative d'uso nei contesti specifici.
Un universo esigente, dunque, quello degli utenti Internet italiani (il 26% del campione interpellato), che hanno scoperto la rete relativamente da poco tempo - il 66,1% da meno di due anni - e la utilizzano soprattutto per leggere news prediligendo i portali generalisti e i siti di giornali e televisioni.

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