Un settore su cui puntare, vista la crescita (se ne è parlato alla fiera Oli&Nonoil, settore metano). Nel frattempo, NGV Italy, Assogasmetano e Federmetano firmano un documento per raddoppiare la rete distributiva, l'unico problema ancora irrisolto poiché è ancora troppo limitata e "a macchia di leopardo".
Un dato su tutti: a settembre le vendite di nuove Fiat Panda a metano hanno superato quelle con alimentazione a gasolio, ma anche Punto, 500 e i nuovi modelli di Volkswagen, Lancia, Opel e Mercedes vanno forte e rischiano di mettere la freccia sui modelli tradizionali. L’anno d’oro per chi fabbrica auto che alla pompa costano meno della metà e ancora meno inquinano è tutto nei numeri: +2000% rispetto alle quote di mercato di 10 anni fa, 14 nuovi modelli in commercio (8 le case), +27,4% le immatricolazioni del nuovo a settembre e +29,3% nei primi 9 mesi di quest’anno, a fronte dell’anno zero del resto dell’automotive, con una perdita per le auto a benzina del 15,7% e dell’8,5% per quelle a gasolio.Il rovescio della medaglia, di un’industria in cui l’Italia è tra i leader massimi, sta nelle stazioni di rifornimento: poche ma soprattutto a ‘macchia di leopardo’. E oggi il settore (NGV Italy, Assogasmetano e Federmetano) cerca di porre rimedio. A Oil&nonoil, organizzata da Veronafiere al Palazzo dei Congressi di Roma il 9 e 10 ottobre scorso, gli Stati generali della distribuzione di carburanti si sono dati appuntamento per la 2^ Giornata del metano per i Trasporti: sotto la lente, le prossime mosse per recepire le direttive del CleanPower for Transports, il programma del Commissario Ue ai Trasporti, Slim Kallas, che vede le carenze infrastrutturali come principale ostacolo allo sviluppo di carburanti alternativi e prevede che gli Stati membri assicurino un numero sufficiente di stazioni di rifornimento con distanze massime di 150 km entro il 2020.
Alla manifestazione di Veronafiere, il quadro della situazione distributiva del metano e soprattutto la presentazione della “rete ideale” del rifornimento in Italia per un parco eco-circolante sempre più copioso. Un progetto che parte da diverse certezze e altrettanti dubbi: non solo l’industria italiana è la prima al mondo, anche il parco circolante – circa 750 mila vetture (fonte: Ngva Europe) – è il più ampio d’Europa, la ricerca è in continua evoluzione, le motorizzazioni affidabili e la domanda entusiasta. Per contro, secondo i dati diffusi a Oil&nonoil, la rete distributiva vede regioni virtuose - come Emilia Romagna in primis, poi Lombardia, Veneto e Marche – e altre, specie nel Mezzogiorno, praticamente inesistenti – come Calabria, Sicilia, Basilicata, Liguria, Friuli – le cui stazioni non arrivano nemmeno alla doppia cifra. Delle quasi 1000 aree di rifornimento su tutto il territorio nazionale, spiega la ricerca commissionata dalle 3 associazioni del settore, i due terzi servono una popolazione di soli 17 milioni di persone, mentre le altre 300 stazioni dovrebbero servire 28 milioni di persone, senza contare le aree completamente sprovviste del servizio.
Oil&nonoil-S&TC (Stoccaggio e Trasporto Carburanti) è la rassegna di Veronafiere dedicata al settore della distribuzione carburanti e del non oil. In primo piano, il punto su un settore che negli oltre 23 mila impianti presenti in Italia (fine 2011), ha registrato tra gennaio e agosto un calo dei consumi di benzina e gasolio del 4,6% (978.000 tonnellate). Attesi oltre 115 espositori e 2 mila attori della filiera, tra compagnie petrolifere, indipendenti, operatori dell’extrarete, grande distribuzione, operatori del trasporto carburanti, gestori e lavaggisti.
>> Approfondimenti
Per consultare online la mappa aggiornata dei distributori di metano per autotrazione in Italia, regione per regione
Per un elenco sintetico dei veicoli commerciali a metano attualmente in commercio
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