News | 01 December 2010 | Autore: Redazione

L’opacimetro “ingannato”
I risultati di una ricerca condotti da Emission 2010, un gruppo di organizzazioni capitanato da DEKRA, dimostrano come i tradizionali opacimetri possano essere “ingannati” nell’analisi delle emissioni dei motori Diesel, perché non rilevano il particolato sempre più sottile dei nuovi propulsori e i valori stabiliti per legge sono troppo elevati rispetto ai motori Euro 4 ed Euro 5. Ai fini della ricerca, DEKRA ha effettuato circa 1.000 test in laboratorio e sul campo su altrettanti veicoli Diesel, utilizzando contemporaneamente sia i tradizionali opacimetri, che in fase di revisione periodica obbligatoria servono per misurare l’opacità dei fumi di scarico, sia gli analizzatori di nuova generazione. I test sono stati condotti anche su vetture alle quali è stato volutamente tolto il filtro antiparticolato, con il risultato che anche in questo caso i valori rilevati avrebbero permesso alla vettura di essere “promossa”. Questo fenomeno si verifica da un lato perché le apparecchiature di controllo tradizionali non sono in grado di “leggere” i reali valori dei veicoli Euro 4 ed Euro 5 e dall’altro perché, appunto, i valori soglia di riferimento, o quelli indicati dai costruttori come limite massimo di emissioni “a norma”, sono sistematicamente così elevati che qualunque veicolo recente, anche se mal funzionante, vi può rientrare senza problemi. Un moderno Diesel Euro 5, infatti, può “ingannare” l’opacimetro, perché emette particolato sempre più sottile – al punto che oggi si parla di PM2,5 o addirittura di PM1,5 - che rimane invisibile alle strumentazioni di controllo tradizionali, indipendentemente dal fatto che catalizzatore, FAP o DPF siano funzionanti o meno. Effettuando lo stesso tipo di controllo con i nuovi analizzatori e con limiti di riferimento adeguati questo non succederebbe. Oggi esistono strumenti in grado di misurare correttamente il reale tasso di inquinamento delle automobili più moderne; DEKRA e gli altri partecipanti alla Task Force Emission 2010 hanno indirizzato un Position Paper alle Commissioni Europee per i trasporti e per l’ambiente con lo scopo di accelerare l’omologazione di apparecchi di misura innovativi a lettura laser LLSP, in grado di rilevare i reali valori delle emissioni, per permettere la sostituzione degli attuali opacimetri utilizzati nei centri di revisione.

Approfondimenti:

www.dekra.it

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