Opinioni | 04 September 2025 | Autore: David Giardino

L'editoriale di David Giardino: "Nessun dorma"
Lasciato ormai alle spalle il torrido periodo estivo, il mercato si prepara ad affrontare un caldo autunno, caratterizzato da una serie di segnali evidenti emersi durante il primo semestre dell’anno.

Il mercato della riparazione non poteva crescere sempre all’infinito, e che si potesse arrivare prima o poi a dover affrontare una stabilità più che una crescita tutti se lo aspettavano. Non crescono più i prezzi, non crescono più i volumi; d’altra parte il circolante è ormai attestato sui 40 milioni di veicoli e da questo livello non può certamente più aumentare con una demografia in controtendenza. 

Bisogna quindi abituarsi a vivere in un mercato solido ma stabile, dove la crescita è solo frutto di una sottrazione di quote di mercato altrui.
In questo contesto, che è comune a tutti i mercati europei, i grandi operatori internazionali e anche i grandi operatori indipendenti, alla ricerca di crescite comunque e sempre “double digit” per soddisfare gli investitori dei fondi di appartenenza, sono spinti a recuperare fatturati e marginalità da acquisizioni che possano ridurre la lunghezza della filiera, almeno dal punto di vista della proprietà. 

Questa attività, seppur procedendo con una velocità non certamente supersonica, lancia dei segnali evidenti agli operatori del mercato, ormai consapevoli che ciò che è stato non sarà per sempre.

L’età media degli operatori della distribuzione, la mancanza di un ricambio generazionale o la volontà di non seguire le orme dei predecessori, sono tutti fattori che creeranno nei prossimi anni una naturale predisposizione alla cessione, dove chi sarà pronto raccoglierà i migliori frutti del mercato.

 

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