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Il mercato Italiano sta diventando sempre più stretto e sempre meno lungo, tanto che nessuna realtà distributiva, a prescindere che sia indipendente o organizzata all’interno di un network, può godere di una tranquillità che più che reale è solo presunta.
Non ci sono dubbi che mai come oggi, e soprattutto dopo l’esempio dato dagli ormai ex soci I.DI.A, tutte le realtà distributive riunite nei vari network si stanno chiedendo, guardando se stessi, quale sarà il loro futuro e sino a quando riusciranno, e se realmente lo vogliono, a mantenere l’ormai instabile equilibrio che devono gestire loro malgrado giornalmente.
Ecco che allora i movimenti dell’ultimo anno sembrano solo la punta di un iceberg, destinato a scuotere a fondo ciò che siamo abituati a vedere negli ultimi 14 anni di distribuzione. La domanda è se, alla fine, si riuscirà a non disperdere il valore che si è costruito faticosamente nel tempo.