Articoli | 01 September 2011 | Autore: Tommaso Caravani

Il web che aiuta i meccanici

Usare internet per lavoro?
Lo fanno già in tanti. Ecco cosa, a nostro giudizio, funziona e cosa no.

Internet è oramai nelle nostre vite: e-mail, social network, forum e tutto quello che passa attraverso la “rete delle reti”, come la definì qualcuno, è parte integrante della vita di tutti i giorni. Se però alcuni aspetti di internet sono particolarmente utilizzati da molti, non tutti ne sfruttano a pieno le potenzialità, anche per quanto riguarda il mondo del lavoro.
Abbiamo detto internet, ma in realtà bisognerebbe parlare di web, perché vi è una differenza sostanziale tra le due cose. Da un parte, internet è l'infrastruttura che permette a più computer di scambiarsi dei dati: potremmo dire che internet è come se fosse un serbatoio. Il web è la benzina, cioè un'applicazione che utilizza internet e che permette di vedere delle pagine on-line (il famoso “www”).
Per fare un esempio di cosa altro è possibile fare con internet, basti pensare a un qualsiasi strumento di diagnosi di ultima generazione, che utilizza internet per passare le informazioni tecniche sul modello di auto su cui si sta lavorando, o per aggiornare la banca dati interna. In questo caso, non è necessario andare su alcun sito, perché lo strumento si collega in automatico con un computer dell'azienda produttrice e si “scarica” in automatico tutto il necessario per completare una data operazione (come potrebbe essere l'aggiornamento, appunto). Anche i software per officina, per la gestione ricambi o per trovare i codici errore utilizzano spesso internet, anche se non richiedono l'utilizzo di un browser.
Se vogliamo uscire dall'officina e pensare alla vita di tutti i giorni, anche i telefonini moderni, cioè gli smartphone, utilizzano internet, ma non necessariamente il web: per la posta, per le applicazioni e così via. Anche Facebook, la famosa piattaforma on-line che permette di rimanere in contatto con i propri amici usa internet in tanti modi: il web, se ci si collega da un computer; una “app” se ci si collega con il telefono, altri sistemi, infine, se ci si collega con la televisione (ultima moda che sta arrivando in Italia). Insomma, internet permette di entrare in contatto con informazioni e persone, mentre il web è l'applicazione attraverso cui si possono “vedere” le pagine web, per l'appunto.
Con l'avvento di telefonini e social network, tuttavia, proprio il web sembra soffrire un certo disaffezionamento da parte del pubblico: oggi si “naviga” con il telefonino, e il computer viene utilizzato sempre più per leggere e-mail o al limite per inserire dati di fatturazione dei clienti, difficilmente lo si utilizza per tenersi aggiornati. Questa tendenza è stata analizzata da molti, al punto che il direttore di una importante rivista americana dedicata all'innovazione arrivò a profetizzare che il web era morto e che il futuro sarebbe stato delle applicazioni per telefonini. Si trattava di una provocazione, che fece molto scalpore, ma non corrispondeva esattamente alla realtà.
Basti pensare che, ancora oggi, la maggior parte delle persone utilizza un pc per collegarsi a internet e che sul posto di lavoro è sempre il pc, al massimo coadiuvato da uno smartphone, a fare la parte del leone.

E i meccanici?
Tranquilli, non ci siamo dimenticati che la nostra è una rivista per gli autoriparatori e non per gli appassionati di computer. Oggi, quasi tutti gli autoriparatori hanno (o sono in procinto di installare) una connessione a internet. Questo perché per lavorare sulle vetture moderne con strumenti adeguati è quasi indispensabile poter accedere alla rete. Come abbiamo detto, molte delle informazioni utili per il meccanico arrivano direttamente sugli strumenti e, a volte, non è neanche necessario avere un computer in officina. Tuttavia, nonostante gli strumenti siano sempre più avanzati e propongano soluzioni per quasi ogni problema, c'è un terreno che sta riscuotendo un sempre maggiore interesse da parte dei meccanici: i forum.
A differenza dei blog, siti internet in cui gli argomenti sono organizzati per data (blog significa proprio “diario di bordo”) e dei social network, infatti, i forum rappresentano uno strumento molto apprezzato dagli autoriparatori.
Per comprendere le ragioni di questo successo bisogna iniziare con l'analizzare cosa offre la rete. I blog sono generalmente dei siti di informazione gestiti da una o più persone che affrontano temi legati a uno specifico argomento. In questo caso, molti blog sull'automotive e sulla riparazione sono nati negli ultimi anni, ma la loro attenzione è perlopiù rivolta agli utilizzatori finali, gli automobilisti. Il vero problema dei blog, è che, essendo dei siti personali, esprimono in generale le opinioni del proprietario del sito e il massimo dell'interazione è lasciato ai commenti che gli utenti/lettori possono lasciare (moderati o liberi).
Sul fronte opposto si trovano i social network, uno su tutti Facebook: una piattaforma che però viene utilizzata perlopiù per chiacchierare con gli amici, per condividere video divertenti, per ricordarsi i compleanni e, nei casi più evoluti, per promuovere la propria attività e rispondere a qualche automobilista.
In mezzo a queste due realtà (una incentrata completamente sulla persona e le sue idee, una sulla comunità come luogo di svago) si trovano i forum, pagine settoriali in cui gli utenti, interessati al medesimo argomento, discutono tra loro sotto l'occhio vigile di uno o più moderatori (che evitano l'utilizzo improprio del forum).

Forum: filosofie a confronto
Nonostante il fenomeno sia molto apprezzato dagli autoriparatori, che nel forum possono condividere le esperienze, uscendo, virtualmente, dall'officina per confrontarsi con i colleghi, sono pochi i siti che davvero raccolgono una massa critica e risultano così interessanti. Per i forum degli autoriparatori è successo cioè quello che è successo, in egual misura, nel mondo dei social network: partiti in molti, oggi i più noti si riducono a Facebook e Twitter, mentre altri non riescono a raggiungere un numero di partecipanti sufficiente per essere interessanti per tutti. Così, a nostro giudizio, oggi sono due i forum con comunità di autoriparatori attive e moderati in maniera efficace: LusardiM e Ammirati (rispettivamente www.lusardim.it e www.ammirati.org).
Il primo è forse il più antico fourm italiano e quello con maggior numero di iscritti (circa 11.600 nel momento in cui stiamo andando in stampa), mentre il secondo, è nato solo due anni fa, ma sta crescendo a un ritmo importante, al punto che oggi può già contare su circa 5.000 iscritti.
Due community molto attive che si contraddistinguono per alcune differenze di tipo organizzativo nell'impostazione degli argomenti, ma sono comunque molto valide.    n

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