Articoli | 12 November 2025 | Autore: Tommaso Caravani

​Obiettivo decarbonizzare: nasce la rete TEXA Specialist

TEXA lancia una rete di officine specializzate nella decarbonizzazione del motore, con l'obiettivo di rendere il servizio chiaro, accessibile e sicuro per l'automobilista, e profittevole per il meccanico.


La nuova iniziativa di TEXA è stata presentata lunedì 20 ottobre a Milano, presso il Gran Visconti Palace, e mira a creare una rete di officine specializzate nella decarbonizzazione del motore, richiamando l'idea dei centri assistenza dedicati del passato.

Un progetto antico e moderno allo stesso tempo, che vede il suo fulcro su un prodotto completamente riprogettato per l’occasione: H2Blaster, uno strumento in costante aggiornamento, come spiegato da Igino De Lotto, marketing manager di TEXA.

Una rete specializzata nel servizio agli automobilisti

L'intento di TEXA è fare un passo deciso verso l'automobilista finale, comunicando in modo diretto l'efficacia del servizio: ripristinare le condizioni originali del motore, specialmente per le vetture più datate.
 
Il network H2Blaster Specialist raggruppa tutti i meccanici che possiedono il macchinario e che decidono accettare alcune condizioni specifiche sulla vendita del servizio. Di contro, l'azienda si impegna a sostenere la comunicazione per indirizzare i clienti verso i centri convenzionati, che oggi sono già 100 in tutta Italia e sono riconoscibili grazie a insegne e vetrofanie dedicate.

Per superare le incertezze del cliente sul costo, infatti, tutti gli aderenti si sono impegnati a mantenere il prezzo del trattamento base in fase di tagliando a 70 euro Iva inclusa. L'obiettivo secondario dell'iniziativa è creare una domanda "dal basso", che spinga gli automobilisti a richiedere il servizio.

Vantaggi, sicurezza e una nuova redditività per l’officina

L'adesione al programma offre diversi benefici ai meccanici. Anzitutto, non devono investire in comunicazione, poiché è gestita da TEXA.
 

In secondo luogo, l'impatto sulla redditività è alto: l'H2Blaster è completamente automatico e il trattamento in versione tagliando dura appena 45 minuti al regime del minimo, richiedendo la sola pressione di un bottone. Un'officina media, che esegua anche solo tre trattamenti al giorno in fase di tagliando, può generare un incasso aggiuntivo di 210 euro quotidiani. Il macchinario può quindi ripagarsi con circa 70 decarbonizzazioni effettuate in tagliando a prezzo concordato.

La decarbonizzazione è presentata quindi come un'attività preventiva, da proporre a ogni tagliando per mantenere il motore efficiente e pulire la camera di combustione, evitando l'intasamento di componenti come il filtro antiparticolato (DPF). 
Se oggi questa operazione può sembrare superflua, TEXA è partita in realtà da dati concreti. Il mercato tedesco, infatti, ha vissuto un’impennata di richieste di questo servizio, quando in fase di revisione è stato introdotto il controllo sul particolato emesso. Una legge che presto vedrà la sua attuazione anche in Italia e che probabilmente cambierà completamente la sensibilità sulla manutenzione dei motori, in particolar modo Diesel (anche se poi H2Blaster, risolve anche molti problemi sui motori a benzina).

Sicurezza e comunicazione al primo posto

Mario Giacomella, product manager di TEXA, ha sottolineato come l'importanza della sicurezza nel dispositivo sia un elemento su cui l'azienda punta, ma che è fondamentale anche aiutare l’autoriparatore a spiegare in cosa consiste il trattamento.
 
Per garantire la massima sicurezza, quindi, H2Blaster è stato dotato di un dispositivo diagnostico che legge i parametri del motore (regime del minimo e temperature) interrompendo il trattamento in caso di spegnimento della vettura o anomalie.
Mentre, per aiutare gli automobilisti a comprendere cosa è stato fatto, TEXA ha previsto un QR code da apporre sul veicolo, che rimanda a un video molto semplice in cui è spiegato cosa accade durante il processo. Inoltre, un'App dedicata al meccanico consente di inviare al cliente il report del trattamento.

H2Blaster: efficacia dimostrata

L'efficacia del trattamento è stata dimostrata con alcune casistiche significative. In un caso estremo, un'auto, praticamente nuova, con soli 600 km aveva versato AdBlue nel serbatoio benzina, creando cristalli, e H2Blaster è riuscito a rimuoverli senza necessità di aprire il motore. Un test interno su un'auto molto chilometrata ha mostrato una riduzione delle particelle (PPM) da 24 milioni a 11 PPM in uscita dal motore. Un'altra vettura con 311mila km ha registrato un miglioramento del valore all'opacimetro, scendendo da 1.16 a 0.28.

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