Articoli | 01 March 2008 | Autore: Marco ugliano

Aggregarsi per crescere - Autoricambi Carmelo Dell’Aquila

Autoricambi Carmelo Dell’Aquila è un nome di riferimento in Sicilia nel settore ricambi: un settore che negli anni ha subito diversi cambiamenti, e che può crescere grazie all’associazionismo.

Più di un quarto di secolo di esperienza alle spalle (nel 2007 è stato tagliato il traguardo dei 25 anni di attività) per un nome ormai storico del settore in Sicilia: Autoricambi Carmelo Dell’Aquila. Abbiamo incontrato proprio il titolare Carmelo Dell’Aquila, impegnato anche a livello consortile in C.A.R.S., Consorzio Autonomo Ricambisti Siciliani, e socio del gruppo Point Service; una piacevole chiacchierata che ci ha permesso di fare il punto sull’evoluzione di un settore, quello dei ricambi auto, profondamente cambiato negli ultimi anni, e sulla effettiva valenza dei consorzi e dell’associazionismo in generale.

Come nasce la vostra attività e come è strutturata oggi?
L’azienda ha aperto i battenti a Siracusa (con il nome originario di mia madre, Lucia Corso) nel settembre del 1982, grazie al supporto di mio padre, che poteva contare su un’esperienza di 50 anni nel mondo dei ricambi, lubrificanti e rettifiche, e ha assunto l’attuale denominazione di Autoricambi Carmelo Dell’Aquila nel 1988. Oggi disponiamo di un magazzino da 500 m2 e possiamo contare su un team di sei persone, che quotidianamente lavorano nella nostra sede in via San Marino.

Quali ricambi trattate principalmente?
Da sempre Autoricambi Carmelo Dell’Aquila è specializzato nella commercializzazione di ricambi meccanici ed elettrici, anche se a breve potrebbe esserci un ulteriore ampliamento della gamma di articoli trattati: nell’imminente futuro, infatti, potremmo decidere di incrementare la nostra offerta con ricambi di carrozzeria.

La sua attività ha recentemente tagliato il prestigioso traguardo dei 25 anni: come è cambiato, a suo parere, il settore in questo arco di tempo?
Di cambiamenti ce ne sono stati, e alcuni sono decisamente significativi. Dopo annate molto positive, abbiamo registrato un trend negativo in coincidenza con l’introduzione dell’euro. Da allora i margini si sono assottigliati, e parallelamente il continuo cambiamento del parco circolante non ci ha certo aiutati: un tempo un solo codice copriva più applicazioni, oggi è diverso. È diventato davvero difficile “stare dietro” a tutti i modelli di auto prodotti in continuazione dalle case auto.

Il quadro diventa sempre più complesso se pensiamo anche alle recenti rottamazioni…
Ha toccato un tasto davvero dolente. La mia speranza è che blocchino al più presto queste rottamazioni, perché la situazione attuale ci sta notevolmente penalizzando e sta diventando davvero insostenibile; piuttosto dovrebbero promuovere una rottamazione anche per i ricambi, ma purtroppo a livello politico le Case auto hanno un peso notevole, mentre la nostra categoria, a mio parere, non è abbastanza tutelata. Si continua a legiferare a senso unico, e da troppo tempo stiamo aspettando una legge che soddisfi le nostre esigenze e che vada a tutelare un anello importante della catena distributiva, già colpito troppe volte nel corso della storia da provvedimenti a noi sfavorevoli.


Una norma a livello europeo, il Regolamento Monti, è stata fatta, eppure i risultati sono stati inferiori alle attese: da cosa è dipeso?
Paradossalmente il Regolamento Monti è servito più alle Case auto che agli indipendenti. Le ragioni di questo parziale insuccesso sono da ricercare nella scarsa formazione fatta agli addetti ai lavori e alla quasi completa disinformazione dell’utente finale, che oggi, a distanza di quasi sei anni dall’entrata in vigore della Direttiva, ancora fa confusione in materia o addirittura non è a conoscenza dell’esistenza della norma.

Qual è al momento la strada da seguire per far crescere nuovamente il settore?
Io credo molto nell’associazionismo. Autoricambi Carmelo Dell’Aquila fa parte di C.A.R.S., Consorzio Autonomo Ricambisti Siciliani (di cui sono personalmente promotore e membro del CDA), un’associazione tra i vari operatori del settore nata per dar vita a una rete di officine indipendenti in grado di contrastare lo strapotere dei concessionari e quindi di garantire un futuro a tutta la filiera. C.A.R.S., che in sette anni è passato da 30 a 52 soci, ha inoltre fatto da traino per lo sviluppo dei progetti officine Point Service e Punto Pro.
I risultati fin qui ottenuti confermano la mia tesi: l’aggregazione è il futuro della riparazione indipendente.

C.A.R.S. E IL PROGETTO CARSERVICE
C.A.R.S., Consorzio Autonomo Ricambisti Siciliani, è formato da una cinquantina di ricambisti, numero destinato ancora a crescere in funzione di una ideale copertura logistica del territorio.
C.A.R.S. ha dato vita a un network di officine i cui titolari devono avere ben chiari i principi fondamentali per affermarsi sul mercato.
Il consorzio C.A.R.S., il cui presidente è Salvatore Chisari, ha sviluppato il progetto CarService, mettendo insieme un gruppo di autoriparatori all'avanguardia.
La rete CarService viene accuratamente selezionata dal Consorzio, il quale ha il compito di accertarsi che venga mantenuto quanto promesso all'automobilista.
CarService focalizza la sua attività su sei punti fondamentali:
• Prodotti di ricambio di qualità originale o di qualità corrispondenti all'originale,
comunque omologati e certificati
• Corsi di formazione tecnica
• Servizi all'autofficina
• Attrezzatura tecnica
• Immagine e comunicazione
• Servizi e promozioni per l’automobilista
Per svolgere al meglio il compito di coordinamento di ciascuna di queste attività, ci si avvale della collaborazione dei fornitori partner.
Ogni fornitore, in base agli accordi presi con i rappresentanti dei Network, garantisce i servizi che gli competono; dalla qualità e rapidità di consegna di ricambi garantiti, omologati al primo equipaggiamento, all'alto livello dei corsi di formazione tecnica, ai servizi di credito al consumo, garanzie, autonoleggio per auto sostitutiva, software gestionali, videocatalogo ricambi, attrezzature all'avanguardia per officine.

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