Articoli | 09 November 2010 | Autore: Stefania Antonelli

Texa: diagnosi on-board e stazione A/C HFO-1234yf

Le rivoluzioni di Francoforte: un prodotto davvero unico nel settore della diagnosi on-board (degno dell’Automechanika Innovation Award), una rivoluzionaria stazione di ricarica A/C e un nuovo software. Texa a Francoforte non ha certo fatto mancare le novità.

Un settembre impegnativo, quello di Texa, che alla fiera di Automechanika, a Francoforte, ha presentato numerose novità, caratterizzate da un alto livello di innovazione e ingegnosità. Le maggiori “rivoluzioni” riguardano il mondo della diagnosi e della ricarica degli impianti di condizionamento.
 
OBD: la diagnosi pluripremiata
Risale a poco più di un anno fa il lancio del dispositivo per la diagnosi on-board OBD Log. In grado di rilevare le anomalie del motore durante la guida, dialogando con il protocollo EOBD, OBD Log nel 2009 è risultato vincitore del Gran Premio Internazionale dell’Innovazione nella sezione “attrezzature per officina” al Salone Equip Auto. Il successo di questo dispositivo è confermato dalle richieste: dalla sua presentazione ne sono stati venduti circa 30.000 esemplari. Nel 2010 Texa rilancia e vince ancora, con OBD Matrix. Le caratteristiche del nuovo strumento hanno infatti permesso all’azienda di ottenere il prestigioso Automechanika Innovation Award nella categoria “riparazione e diagnosi”, conferito da una giuria di otto esperti tedeschi in occasione della fiera Automechanika Frankfurt.
 
La diagnosi? con OBD è on-board
Di cosa si tratta esattamente? OBD Matrix è un’evoluzione di OBD Log. Innanzitutto è in grado di diagnosticare eventuali guasti non solo nel motore, ma in tutti i sistemi elettronici di bordo: dal cambio automatico all’impianto di condizionamento, fino allo scaldasedili, solo per fare qualche esempio. Inoltre questo strumento dialoga con le centraline elettroniche attraverso lo specifico protocollo del costruttore. Per questo motivo è necessarioconfigurarlo: basta collegarlo al computer e, attraverso il software adatto, immettere marca e modello di auto e scegliere i sistemi da monitorare. È possibile monitorare fino a otto diversi parametri, quelli che il meccanico ritiene siano la probabile causa del malfunzionamento rilevato dall’automobilista. A questo punto si inserisce il dispositivo nella presa diagnostica del veicolo e si riconsegna l’auto al cliente, che non dovrà subire alcun fermo macchina. Tutte le prove di guida che il meccanico farebbe di persona, infatti, vengono registrate da OBD Matrix mentre è l’automobilista a guidare. Lo strumento è in grado di tenere in memoria i dati di 90 ore di guida, fino a quando non vengono cancellati. Quando il cliente tornerà in officina, al meccanico sarà sufficiente scaricare i dati e leggerli attraverso il software IDC4 per capire l’origine del guasto e porvi rimedio. Si tratta di un passo importante verso la diagnosi in remoto, per la quale Texa è già pronta.
 
Verso il nuovo refrigerante
Cambiamo argomento con la seconda novità di Texa, ed entriamo nel settore della ricarica A/C. Un campo che da qualche tempo è sotto i riflettori a causa della direttiva 2006/40/CE relativa al cambio di refrigerante negli impianti di condizionamento. A partire da gennaio 2011 dovranno utilizzare il gas R1234yf tutti i veicoli di nuova omologazione, e - da gennaio 2017 - ogni veicolo prodotto. Dal prossimo anno, quindi, le officine si troveranno a dover operare su sistemi di condizionamento che utilizzano i due gas. Texa a questo proposito ha sviluppato una gamma di stazioni di ricarica compatibili con entrambi i refrigeranti: la linea Konfort 700R,composta dal modello base 720R, dal modello 760R, dal suo corrispondente 760R Bus per i grandi impianti e dal top di gamma 780R Bi-Gas. I primi tre modelli possono essere forniti sia in versione adatta all’R134a sia in versione adatta all’R1234yf, con un vantaggio in più. L’officina può infatti decidere di acquistare la versione settata per il vecchio refrigerante, ma – in base alla clientela - potrà in seguito scegliere di convertirla (con l’intervento di un tecnico Texa) e utilizzarla con i nuovi sistemi. In questo modo l’acquisto rappresenta davvero un investimento per il futuro, perché non implica la sostituzione della stazione una volta che l’R1234yf abbia soppiantato l’R134a. Ancora più avanzato il modello 780R Bi-Gas, dotato di doppio serbatoio e doppi circuiti di recupero, riciclaggio e ricarica, che consente di lavorare contemporaneamente con entrambi i gas, soddisfacendo le necessità presenti e future dell’officina con una sola stazione. I lavaggi interni automatici di tutti i condotti idraulici, infatti, impediscono le contaminazioni tra un gas e l’altro.
 
Otto brevetti per una maggiore efficienza
Dal modello 760R in su, le stazioni Konfort sono completamente automatizzate e si avvalgono di innovazioni frutto di otto brevetti depositati, che rendono il lavoro più veloce e sicuro. Facciamo qualche esempio. I flaconi dell’olio sono riutilizzabili ed ermetici: grazie a una membrana mobile, gli oli sono in un ambiente “sotto vuoto” e non rischiano di assorbire l’umidità dell’aria; un sistema automatico di riconoscimento del flacone impedisce alla stazione di partire in caso di posizionamento errato o scambio dei flaconi, evitando così incidenti che costerebbero un intervento di manutenzione straordinaria della macchina.Il sistema di blocco/sblocco della bilancia e il controllo automatico di precisione della misura del refrigerante consentono la protezione del sistema e un’accuratezza maggiore del 20% rispetto ai sistemi tradizionali, per un recupero del refrigerante superiore al 95%.
 
Sicurezza e comodità
Poiché l’R1234yf è classificato come gas infiammabile, Texa ha inserito nella nuova gamma degli accorgimenti per rendere il lavoro sicuro in ogni momento. La stazione esegue infatti automaticamente un doppio controllo su possibili fuoriuscite di gas, sia al momento dell’avvio sia durante la ricarica, entrando in modalità recovery in caso di perdite anche minime. Inoltre la linea 700R si avvale di un sistema di ventole ad alta efficienza per ovviare alle perdite ed eliminare le stagnazioni. Oltre alla sicurezza, Texa ha pensato anche al comfort, progettando un design funzionale all’uso. La console ruota su se stessa, in modo che l’operatore possa selezionare le opzioni nella posizione a lui più comoda. Un set di luci posto sopra il display segnala di volta in volta le fasi in corso (lucelampeggiante) e quelle completate (luce fissa), con diversi colori, così che da ogni postazione dell’officina sia possibile visualizzare l’avanzamento dei lavori. Un’ampia scelta di accessori (variabili a seconda del modello) completa l’offerta: dal modulo Wasy II per un aggiornamento costante al kit bluetooth, dal kit di flussaggio al kit di analisi refrigerante (disponibile a breve).
 
IDC4: software operativo
Novità anche in campo informatico: Texa ha messo a punto il nuovo software operativo IDC4, che consente di lavorare su tutti gli strumenti Texa (incluso il nuovoOBD Matrix) dell’officina restando all’interno dello stesso ambiente operativo. Al lancio del programma è possibile scegliere tra i cinque ambienti: car, bike, truck, agri e marine. La grafica è semplice e intuitiva e sono state esplicitate le funzioni diagnostiche più usate, per un accesso più diretto. Il programma dispone anche di un’area interattiva, con aggiornamenti periodici, dove il meccanico potrà trovare informazioni interessanti e utili sui prodotti e i servizi Texa, in un continuo dialogo con l’azienda. Filo diretto anche con i ricambisti, grazie a un’area per la gestione dei ricambi, con la possibilità di collegarsi alle banche dati.

Approfondimenti:

www.texa.it

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