Articoli | 01 December 2003 | Autore: Giorgio Spolverini

Obiettivo performance

I pneumatici di ultima generazione sono progettati soprattutto per assicurare la massima tenuta sul bagnato e sull'asciutto, con un occhio di riguardo all'economia di esercizio (introduzione del silicio nella mescola che aumenta la scorrevolezza della gomma) e alla sicurezza di comportamento in caso di foratura o pressione insufficiente (tramite l'adozione della tecnologia Run Flat e del controllo elettronico della pressione).

Quali sono i principali compiti che si deve “accollare” un pneumatico per trasmettere un comportamento sicuro alla vettura? Portare un carico equivalente al peso proprio del veicolo e a quello trasportato, trasmettere alla strada lo sforzo periferico dovuto alla coppia motrice per far avanzare il veicolo, assorbire gli urti derivanti dalle asperità della superficie stradale, assicurare la massima aderenza su qualsiasi fondo, sopportare gli sforzi di brusche frenate, rapide accelerazioni e forze centrifughe in curva, garantire la massima stabilità del veicolo, durare e, possibilmente, far consumare anche una minor quantità di carburante. A patto che il pneumatico montato sulla propria auto sia in buone condizioni di conservazione, è fondamentale ricordare anche ai clienti di verificarne periodicamente la pressione di gonfiaggio, almeno una volta ogni 90 giorni (poiché in media un pneumatico perde 0,2bar di pressione ogni tre mesi). Infatti, tanto con pressione eccessiva quanto con pressione insufficiente, si ha una diminuzione di durata del pneumatico (maggiormente evidente se insufficiente) e, soprattutto, della sicurezza di marcia. Nel caso in cui il pneumatico, invece, non svolga più le sue funzioni di sicurezza perché eccessivamente usurato, bisogna cambiarlo. L’ideale è sostituirli tutti e quattro assieme, altrimenti è preferibile dare la precedenza ai due posteriori, perché con due ruote anche molto consumate all’avantreno la vettura sterza ugualmente, anche se in curva allarga la traiettoria, mentre con due ruote usurate al retrotreno si può perdere più facilmente il controllo dell’auto.
Notiziario Motoristico ha condotto un’indagine su quali sono le principali novità in campo di pneumatici proposte dalle più importanti case costruttrici, come procede l’andamento di mercato e cosa richiede oggi l’utente da un pneumatico.

Gli sviluppi tecnologici
Alla domanda quali sono gli sviluppi tecnologici dei pneumatici di ultima generazione, la Bridgestone risponde che la prima vera e propria innovazione resta sempre l’introduzione dei pneumatici radiali in sostituzione di quelli convenzionali.
“Un pneumatico radiale, per la struttura e le caratteristiche della propria carcassa, consente di essere maggiormente performante e di minimizzare l’innalzamento della sua temperatura di esercizio, uno dei principali nemici del pneumatico stesso. Solo utilizzando questa tecnologia - continua William Favero, responsabile comunicazione di Bridgestone Firestone - si possono oggi raggiungere performance impensabili con i pneumatici convenzionali, come velocità massime nell’ordine dei 300km/h”.
Unitamente ai vantaggi della costruzione radiale, poi, vanno aggiunti quelli derivanti dall’utilizzo di particolari componenti chimici come l’aramide per i cords, il nylon, il poliestere e il silicio, che hanno consentito di aumentare le capacità di carico del pneumatico e di migliorarne la scorrevolezza. La tecnologia ritenuta all’unanimità più innovativa che è stata introdotta sui pneumatici più recenti, però, è quella denominata Run Flat, che consente al guidatore di viaggiare a pressione “0” anche per parecchi chilometri, ma alla velocità massima di 80km/h. Goodyear, per esempio, ha effettuato una prova di resistenza con i suoi pneumatici EMT che hanno percorso da sgonfi circa 530km. A questa tecnologia si accompagna di pari passo quella dell’introduzione dell’elettronica per controllare a bordo della propria vettura la pressione dei pneumatici. La Nokian, per esempio, propone un kit di facile montaggio a un prezzo contenuto.
Praticamente, quasi tutte le Case hanno adottato queste tecnologie. Alberto Bergamaschi, responsabile comunicazione della Continental, ci ricorda che questi dispositivi sono divenuti obbligatori negli Stati Uniti per una maggior sicurezza sulle strade. Mentre, per migliorare la tenuta di strada e diminuire i consumi della vettura, tutte le Case rispondono con l’adozione di mescole al silice: aumentano la scorrevolezza del pneumatico sull’asfalto, facendo diminuire i consumi di carburante. Tanto che Giampaolo Galloni responsabile comunicazione Michelin si sente in dovere di aggiungere: “la silice al posto del nero fumo ha consentito una riduzione della resistenza al rotolamento del 30%, con indubbi vantaggi sui consumi di carburante, sul comfort e sulla silenziosità di marcia, senza compromettere però la sicurezza”. Per quanto riguarda i disegni, la maggior parte dei produttori punta tutto sulla geometria asimmetrica del battistrada: in questo modo, la parte interna del pneumatico migliora soprattutto le doti di tenuta, frenata e scorrevolezza, mentre la parte esterna, la tenuta in curva. Per Mario Apolloni, responsabile comunicazione Tyreg Marangoni: “sull’evoluzione del pneumatico hanno chiaramente influito sia la modifica dei primi equipaggiamenti da parte delle case auto, sia il tuning per venire incontro alle aumentate prestazioni delle vetture. Ad esempio - prosegue Apolloni - al momento della sua presentazione, la Vw Golf era equipaggiata con cerchio da 14” e codice velocità T; oggi, la Golf esce con cerchio da 17” e codice velocità W; poiché è l’aria a sostenere il peso della vettura, a fronte della riduzione dell’altezza del battistrada si è dovuti intervenire rinforzando la struttura, per cui sono nati, all’interno della nostra azienda, particolari confezionamenti dei pneumatici denominati XL o Extra Load”. Riassumendo per tutti i costruttori, Marangoni aggiunge poi che la progettazione di un pneumatico dipende soprattutto dai codici di velocità: un codice basso richiede essenzialmente un minor consumo di carburante, mentre uno alto maggiori prestazioni con particolare attenzione a ritardare la soglia di innesco del fenomeno dell’aquaplaning. E, a proposito di codici di velocità elevati, la Nokian si presenta come azienda leader nella produzione del pneumatico invernale più veloce. Non solo, ma nella mescola, secondo Aldo Benzoni, responsabile comunicazione Nokian, “la componente rappresentata dagli idrocarburi, risulta essere inferiore al 3%, rendendo i pneumatici Nokian particolarmente ecologici”.

L’andamento del mercato
Come procede oggi l’andamento del mercato dei pneumatici? Tendenzialmente in maniera positiva. Solo Michelin e Marangoni vedono una stagnazione della domanda dei pneumatici, probabilmente legata alla lenta evoluzione del parco circolante, secondo quest’ultima azienda. Va da sè, però, che il pneumatico si consuma, e quindi deve essere periodicamente cambiato. Ed è anche vero che con l’introduzione delle più recenti tecnologie, come le mescole al silice, il pneumatico dura sensibilmente di più. Ma, a determinare la leggera crescita delle vendite, secondo Bridgestone, è soprattutto la riduzione del periodo di revisione della vettura da cinque a quattro anni, che ha permesso di monitorare con maggior frequenza lo stato dei pneumatici e di aumentarne quindi il coefficiente di ricambio. Un incremento delle vendite, però, si registra anche per i prodotti maggiormente performanti, quelli, per intenderci, caratterizzati da un disegno del battistrada “aggressivo”. È la Marangoni a confermare quanto sostenuto da Bridgestone, tramite il responsabile comunicazione Mario Apolloni: “il mercato europeo del ricambio, condizionato da prodotti altamente specialistici (neve e UHP, Ultra High Performance), ha permesso di affermarci in un segmento in cui la ricerca e la tecnologia sono le armi decisive. Anche le case automobilistiche, infatti, richiedono nel primo equipaggiamento delle proprie vetture pneumatici UHP e un sempre più elevato standard di sicurezza a fronte delle accresciute prestazioni e pesi dell’auto”.
Un altro settore della linea pneumatici che ha avuto una forte impennata è quello delle 4x4: ha letteralmente fatto raddoppiare le vendite negli ultimi cinque anni. Il profilo degli acquirenti dei fuoristrada, però, si è fortemente modificato: “a un utilizzatore attento soprattutto alle performance estreme del proprio veicolo, si è affiancato un utilizzatore che privilegia l’aspetto dell’immagine sportiva e dello stile”, ci conferma la Bridgestone, riassumendo la posizione della maggior parte dei costruttori intervistati.
Che cosa chiede oggi l’utente dal pneumatico? Secondo le maggior parte delle case produttrici di pneumatici, la risposta è: tenuta sul bagnato, durata e comfort. Bridgestone cerca di chiarire, con un’affermazione che riassume la posizione di tutti: “i consumatori variano in funzione della tipologia di utilizzo dei pneumatici”. In particolare, le Case hanno suddiviso i propri prodotti in General Use (GU), High Performance (HP) e Ultra High Performance (UHP), a seconda del segmento delle vetture equipaggiate e della tipologia di utilizzo da parte del consumatore. I pneumatici GU sono i prodotti maggiormente sensibili alle variazioni di prezzo, in quanto destinati al segmento più ampio del mercato. La domanda di pneumatici UHP è, al contrario, meno sensibile al prezzo e più interessata alle prestazioni, al design e alle tecnologie applicate. I pneumatici autoportanti Run Flat della Bridgestone, per esempio, appartengono al segmento UHP e “rispondono a una precisa (e crescente) esigenza del mercato: la sicurezza anche in caso di foratura”. Secondo Yokohama: “l’utente chiede sì maggiore sicurezza con elevate prestazioni, naturalmente pensando all’economia di spesa e gestione, ma la tecnologia antiforatura non è stata ancora ben recepita dall’utente finale”. Marangoni, infine, aggiunge che il tuning potrebbe essere un’altra voce importante nel capitolo “richieste dell’utente finale”, ma che qui in Italia non ha modo di svilupparsi per la difficoltà di omologare pneumatici di misure differenti da quelli prescritti sul libretto di circolazione della propria auto.

Le novità in commercio
Qui di seguito, vengono presentate le principali novità proposte dalle case costruttrici di pneumatici contattate da Notiziario Motoristico. Tutte le case dispongono anche di pneumatici 4x4 e invernali innovativi che utilizzano parte delle tecnologie presenti sui modelli sportivi, come speciali mescole con maggior presenza di additivi chimici per migliorare il comportamento su terreni particolarmente scivolosi (fango, neve, ghiaccio).

Bridgestone
Potenza RE050 e Dueler A/T 694
Il “fiore all’occhiello” della Bridgestone è il pneumatico sportivo Potenza RE050, disponibile nelle misure che vanno da 205/45 R17 a 345/35 R19. La gomma unisce i vantaggi del disegno battistrada del Potenza Formula Uno da asciutto (slick, scanalati) con quelli delle celebri gomme da pioggia Potenza F1. Sul RE050, la casa ha sviluppato un particolare disegno asimmetrico a blocchi di grandi dimensioni, che consente maggiore rigidità e quindi elevata maneggevolezza e tenuta di strada, e la cui ampia area di contatto permette un miglioramento delle performance in sterzata.
La particolare scanalatura del disegno battistrada, appositamente rinforzata, permette un aumento della rigidità con un conseguente miglioramento del controllo della sterzata, mentre l’area centrale semi-slick ottimizza il controllo e la risposta allo sterzo, incrementando la stabilità sui rettilinei. Sulle superfici bagnate, i tasselli allontanano l’acqua dall’area di contatto della scanalatura centrale convogliandola nelle quattro principali scolpiture asimmetriche. Durante il rotolamento del pneumatico le scanalature, ampie e longitudinali, evacuano l’acqua nella naturale direzione del flusso. Le estremità arrotondate dei tasselli riducono la turbolenza dell’acqua. Il disegno del battistrada del Potenza RE050, per assicurare massimo comfort e silenziosità, è caratterizzato da una variazione dei passi ottenuta attraverso la modifica della dimensione di ciascun tassello, riuscendo così a ridurre l’amplificazione del rumore. Anche la loro forma arrotondata e il disegno della scanalatura longitudinale contribuiscono a una sensibile riduzione della rumorosità, attraverso una diminuzione del rumore generato dalla superficie di contatto. Il Potenza RE050, nelle misure più “esasperate” è montato su Ferrari Enzo, Mercedes Amg e Bmw Z4, solo per fare qualche esempio. Presente su questo pneumatico anche la tecnologia Run Flat, caratterizzata da due aspetti fondamentali: la rigidità e la resistenza al calore, prerogative che consentono al pneumatico in azione di sostenere il peso del veicolo anche in caso di completa mancanza d’aria al suo interno.
Il Dueler All terrain 694 (disponibile nelle misure che vanno da 205/80 R16 a 285/75 R16) è il pneumatico all’avanguardia nella gamma Bridgestone per i 4x4. Dotato di tecnologia Shark Skin (così chiamata perché ricorda la naturale ruvidità della pelle di squalo), il Dueler 694 si caratterizza per una minor turbolenza sulle pareti dei tasselli. L’acqua viene quindi espulsa dai cunei in modo più efficace, riducendo il fenomeno dell’aquaplaning. Il disegno del battistrada è caratterizzato da un numero particolarmente elevato di intagli che consentono una maggiore presa su asfalto bagnato e neve. Man mano che il battistrada si consuma, la lunghezza degli intagli tridimensionali a Z aumenta, garantendo così l’effetto artiglio e assicurando eccellenti performance su neve e bagnato per tutta la durata del pneumatico.

Continental
ContiSportContact 2 e ContiSupportingRing

La Continental punta tutto sul nuovo pneumatico sportivo ContiSportContact 2, che assicura ottime performance in frenata, nella guida e nel reagire con efficacia all’aquaplaning. Omologato su Porsche e Ford, gli ingegneri della ricerca e sviluppo della Casa tedesca hanno dovuto lavorare tenendo in considerazione l’elevato livello di perfezione tecnica delle auto sportive e il desiderio di migliori prestazioni. Grazie al suo profilo bionico, che durante la frenata allarga il battistrada, la superficie di contatto tra gomma e asfalto aumenta riducendo così le distanze di frenata. Anche la nuova mescola è strutturata come una ragnatela, essendo contemporaneamente rigida e flessibile. Queste caratteristiche garantiscono un buon comportamento sul bagnato e un’elevata precisione di sterzo. Il disegno del battistrada con struttura a nastro garantisce la miglior trasmissione della coppia a terra, prevenendo il fenomeno dell’aquaplaning: l’acqua viene assorbita dai profondi canali perimetrali, mentre le scanalature rigide sulle spalle, che non si chiudono nemmeno quando sono sottoposte a forti sollecitazioni, garantiscono una buona protezione contro lo slittamento sul bagnato in curva e provvedono a una rapida espulsione dell’acqua dalle zone laterali del battistrada. Nel contempo, la struttura asimmetrica del battistrada offre la migliore precisione di sterzo anche alle più elevate andature.
La Continental offre una valida soluzione per viaggiare anche con pneumatico sgonfio: il ContiSupportingRing. Un anello in metallo leggero con un supporto flessibile in gomma viene montato sul cerchio e consente di guidare il veicolo senza difficoltà in caso di perdita di pressione. Infatti, a pressione “0”, il pneumatico viene sostituito dall’anello, consentendo in tal modo la manovrabilità del veicolo per circa 200km alla velocità massima di 80km/h. Nelle normali condizioni di guida, il ContiSupportingRing non ha alcun effetto collaterale sulle caratteristiche dei pneumatici o del veicolo. L’anello di sicurezza protegge il cerchio da eventuali danni quando si superano dossi o si sale su marciapiedi. In caso di foratura, il CSR allerta il guidatore con leggere vibrazioni e una maggiore rumorosità nella marcia. Questo dispositivo (fornito di serie sulla Maybach) risulta di facile montaggio e può essere utilizzato più volte, a ogni cambio dei pneumatici.

Dunlop
Sp Sport 9000

Sportivo, sicuro e comfort evole, lo Sport 9000 è un pneumatico direzionale ribassato di tipo UHP, disponibile nelle misure che vanno da 15 a 22 pollici e con tecnologia Run Flat. Progettato appositamente per gli utenti di auto sportive, l’Sp 9000 è il prodotto al vertice della gamma Dunlop. La speciale tecnologia utilizzata per la mescola e l’originale disegno del battistrada assicurano un ottimo livello di sicurezza anche nelle situazioni di guida più critiche. La mescola a base di silice riduce la resistenza del pneumatico al rotolamento, facendo risparmiare carburante e aumentare la resa chilometrica, al tempo stesso assicura un’ottima tenuta su fondo asciutto e bagnato. Il disegno del battistrada, sviluppato per alte prestazioni, è studiato per garantire un’elevata resistenza all’aquaplaning, ridurre la rumorosità interna ed esterna, assicurare un alto livello di comfort e di marcia. Il disegno direzionale, privo della costolatura centrale, si apre verso l’esterno con una serie di alette angolate, in modo da favorire l’espulsione dell’acqua, come fanno le palette di una turbina. Non solo, la forma delle scanalature è stata sviluppata per contenere la rumorosità della gomma. L’intero battistrada è stato studiato secondo il principio Multi Shift Variation, ovvero variazione multipla dei passi. Variando infatti la dimensione dei tasselli, la rumorosità complessiva del pneumatico è passata in una banda sonora che resta di gran lunga inferiore alle frequenze percepibili dall’orecchio umano. Nella fascia battistrada è inoltre inserita una porzione di gomma senza silice, larga pochi millimetri, chiamata Base-Pen, che corre al centro del battistrada, collegata allo strato base anch’esso senza silice. Funzionando da conduttore, Base-Pen garantisce un efficace scarico di elettricità statica e protegge occupanti e componenti elettronici dagli effetti dei campi elettromagnetici. Tutti i pneumatici Sp 9000 sono dotati di protezione Mfs del cerchio.
Goodyear
Ultra Grip EMT
La Casa dal piede alato ha applicato la sua elevata tecnologia Run Flat anche ai pneumatici invernali. Il risultato è il Goodyear Ultra Grip EMT (Extended Mobility Technology), disponibile nelle misure 195/55 R16 e 225/50 R16, un pneumatico invernale progettato per comportarsi ottimamente su fondo innevato e gelato che risponde anche su strada bagnata e asciutta e che, in caso di foratura, può percorrere senza rovinarsi e in assoluta sicurezza i fatidici 100km a 80km/h. Come la versione convenzionale di Eagle Ultra Grip, anche quella Run Flat dispone dell’originale tecnologia Block Interlocking System (sistema tridimensionale a blocchi interdipendenti), che garantisce un’eccellente trazione in tutte le condizioni di guida. All’interno del battistrada, Goodyear ha inserito piccole superfici in rilievo e cavità sferiche che, al contatto del pneumatico con il manto stradale, s’incastrano fra loro indurendo i blocchetti del battistrada. Ciò rende maggiormente solidali le diverse sezioni del battistrada che, irrigidendosi, assicura maggiore flessibilità e aderenza su fondo ghiacciato e bagnato. In caso di frenate d’emergenza, le sezioni si serrano le une contro le altre assicurando la robustezza necessaria. La costolatura centrale continua del battistrada è un’altra caratteristica che aumenta la rigidità strutturale, migliora la precisione dello sterzo e la maneggevolezza della vettura. Due profonde scanalature circonferenziali e il disegno V-Tred favoriscono invece l’espulsione dell’acqua aumentando la resistenza all’aquaplaning. Una banda a spirale larga 10mm posta all’interno del pneumatico e una base rigida sotto la mescola del battistrada migliorano il comportamento su strada asciutta. La combinazione di queste soluzioni permette di mantenere un’appropriata impronta a terra, mentre la rigidità dell’insieme migliora le prestazioni in condizioni di guida limite.

Marangoni
Vanto

Disponibile nelle misure che vanno da 185/65 R 15, a 225/55 R17, Vanto è un pneumatico HP e UHP dall’eccellente equilibrio prestazionale. Ideale per gli automobilisti che amano sia le prestazioni, sia il comfort, Vanto è particolarmente indicato per vetture quali Audi A4 e A6, Alfa 156, Bmw Serie 3 e 5, Honda Accord e Vw Passat. Nel disegno asimmetrico del battistrada, si riconosce la “firma” dello sportivo Zeta Linea. Il lato interno si apre per un efficace drenaggio dell’acqua, mentre il lato esterno offre, con la pienezza dei tasselli di spalla, massima precisione di risposta, stabilità in curva, efficienza di frenata e silenziosità. L’ampiezza e la profondità dei tre canali longitudinali contribuiscono a realizzare uno dei principali obiettivi del progetto: l’eccellente comportamento sul bagnato e l’elevata soglia d’innesco dell’aquaplaning. La sua struttura Pst è caratterizzata da un alto coefficiente di carico, che permette la trasmissione al suolo di grandi potenze in accelerazione con la massima uniformità di distribuzione delle forze. Fondamentale è anche l’impiego di materiali speciali, come le fibre pretrattate per il cord della carcassa e il kevlar nella zona di aggancio del tallone. Insieme, struttura e materiali esaltano il controllo delle deformazioni nelle zone critiche del pneumatico, assicurando un’eccezionale progressività di risposta, requisito essenziale per una guida piacevole e sicura. Anche la mescola battistrada gioca un ruolo decisivo nelle prestazioni di Vanto. In particolare, la tecnologia Fom-Ic, ottimizzando il ruolo della silice nella mescola, conferisce a Vanto una minore resistenza al rotolamento e insieme maggiori aderenza e controllo in ogni condizione del fondo stradale, sull’asciutto, ma soprattutto sul bagnato.

Michelin
Pax System

Michelin punta tutto sul pneumatico a tecnologia antiforatura: il Pax System che ha a sua disposizione, in ogni circostanza, la possibilità di percorrere 200km a 80km/h.
Michelin, piuttosto che presentare una linea di pneumatici, preferisce approfondire i vantaggi derivanti dall’adozione del sistema Pax System. Questo tipo di pneumatico non può stallonare e permette di mantenere costantemente il controllo della vettura, anche in caso di brusco calo di pressione a velocità elevata. Il pneumatico resta agganciato al cerchio e l’inserto interno si appoggia al pneumatico che continua a garantire la marcia in totale sicurezza. Si evita così la sosta (pericolosa) sulla corsia d’emergenza o su una carreggiata stretta. Un’ulteriore sicurezza è garantita dal rilevatore di pressione, che avverte il conducente e gli consente di adattare la guida in caso di foratura lenta, prima che questa si trasformi in una drastica perdita di pressione.
Il maggior diametro delle ruote Pax System consente di avere più spazio disponibile per installare sistemi di frenata più grandi, che assicurano quindi prestazioni migliori.
I fianchi dei pneumatici Pax System, bassi e tesi, sono meno sottoposti a deformazione, soprattutto in curva. Questi pneumatici consentono un maggior controllo della vettura e rispondono meglio alle sollecitazioni, garantendo una migliore tenuta di strada e rendendo la guida sempre più piacevole.
Pax System offre possibilità totalmente nuove per il design delle automobili del futuro. Grazie all’eliminazione della ruota di scorta, è possibile riprogettare completamente la parte posteriore delle vetture e non è più necessario che le dimensioni anteriori e posteriori siano le stesse come nei veicoli tradizionali. I costruttori di automobili possono decidere più liberamente come ripartire i carichi, per quanto riguarda sia la parte posteriore, sia quella anteriore.
Riducendo le dimensioni dei fianchi, Pax System permette ai designer di esprimere al meglio le tendenze attuali delle ruote di grande diametro, senza pertanto aumentare l’ingombro dell’insieme pneumatico/cerchio. I fianchi più bassi, che richiamano le proporzioni dei pneumatici e garantiscono elevate prestazioni, danno un’ulteriore impronta sportiva al veicolo.
La possibilità di avere calettamenti anteriori e posteriori diversi offre un grado di libertà maggiore nella progettazione delle linee longitudinali dei veicoli.
Grazie all’eliminazione della zona di transizione, che nei pneumatici tradizionali assicura l’aggancio al cerchio, Pax System è soggetto a minor deformazione e assicura quindi minor resistenza al rotolamento (una differenza di circa il 20%). Questo fenomeno si traduce in una riduzione del 3% circa del consumo di carburante e delle emissioni di C02.

Nokian
WR winter tyre

Specializzata nel pneumatico invernale direzionale asimmetrico, la Nokian produce uno dei pneumatici invernali più veloce al mondo: il Wr con codice di velocità W 270km/h e misure che arrivano fino ai 20 pollici. I pneumatici da neve di quest’azienda possono essere chiodabili con chiodature in ceramica. Tutta la produzione è Free Pah, cioè la mescola contiene meno del 3% di componenti di idrocarburo policromatico e già l’anno prossimo sarà presentato un pneumatico completamente privo, nella mescola, di questo idrocarburo, praticamente un pneumatico verde.
Tutti i prodotti di questa Casa garantiscono all’utente sicurezza, elevata resa chilometrica e basso impatto ambientale. I pneumatici di punta sono l’NRVi summer tyre, e il WR winter tyre.
Nokian dispone anche del Roadsnoop, il pratico kit di rilevazione della pressione da montare nei pneumatici.

Pirelli
P7

P7 è il risultato di uno sforzo progettuale con cui Pirelli ha voluto rispondere alle nuove esigenze dell’high performance: è nata così la piattaforma Step (Safety from Technical Engineering Profile). Una soluzione tecnologica che prevede un particolare tipo di profilo in grado di controllare le deformazioni nelle zone critiche del pneumatico, come fianchi e tallone, garantendo un rendimento ottimale di tutte le strutture e soprattutto una migliore distribuzione delle pressioni sull’area d’impronta. Lo sviluppo di questa piattaforma ha comportato anche l’adozione di nuove mescole specializzate “cap and base” a basso consumo di energia: la mescola “cap”, quella impiegata nella parte più esterna del battistrada, è al 100% in silice per garantire l’aderenza sia su asciutto sia su bagnato. L’altra, quella interna, è più rigida per favorire la tenuta del pneumatico in curva.
Il P7, inoltre, risulta essere più leggero e scorrevole rispetto al suo predecessore. I lavori di perfezionamento dell’area d’impronta hanno apportato miglioramenti nell’aquaplaning e una risposta più efficace sull’asfalto bagnato. P7 ha un disegno del battistrada asimmetrico, dove gli ampi tasselli per migliorare la frenata e il comfort di marcia si combinano con incavi longitudinali e trasversali curvi per una rapida evacuazione dell’acqua. Esternamente corre un rib pieno, con tasselli di spalla irrigiditi per aumentare la spinta di deriva e massimizzare la tenuta in curva.

Yokohama
Avs dbV500 e 550

La Casa giapponese, oltre a disporre della linea pneumatici con tecnologia Run Flat, punta sugli elevati standard qualitativi delle nuove gomme Avs dB V500 e V550. La sigla Avs identifica l’appartenenza dei due nuovi prodotti alla famiglia Advanced Vehicle System, mentre dB, abbreviazione di Decibel, unità di misura del suono, sta a indicare la particolare silenziosità degli stessi. Il dB V 500 è disponibile nelle misure che vanno da 185/60 R14 a 205/50 R 15, mentre il dB V 550 da 195/65 R15 a 265/35 R18. Il disegno unidirezionale del battistrada di entrambi i modelli combina differenti elementi stilistici fondamentali che accentuano e migliorano le caratteristiche strutturali degli Avs dB. Il cordolo centrale, ininterrotto lungo tutta la circonferenza del pneumatico, fornisce a quest’ultimo continua aderenza alla superficie durante il rotolamento, mentre speciali tasselli sagomati a forma di “zanna” e con una inclinazione di 20 gradi riducono la compressione dell’aria sotto carico e minimizzano il rumore, massimizzando al contempo il drenaggio dell’acqua. Internamente gli Avs dB presentano una carcassa prodotta con l’innovativa tecnologia Active Flex Control, che migliora la capacità di assorbimento degli urti, pur mantenendo quelle caratteristiche di rigidità laterale necessarie per fornire ai pneumatici velocità di reazione e controllo in curva.
Le cinture in acciaio, inoltre, sono rinforzate con tele in nylon avvolte a spirale che aumentano la resistenza dei pneumatici alle sollecitazioni dovute alle alte velocità.

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