Articoli | 01 February 2007 | Autore: Cristina Palumbo

I.DI.A. Group – Temot International: si allargano gli orizzonti dell’aftermarket

Un network di ricambisti e officine internazionale, tante realtà con un unico obiettivo: sviluppare nuove opportunità per l’aftermarket indipendente. Intervista ai protagonisti dell’accordo i.di.a. Group – Temot.

È stato siglato da pochi giorni un accordo tra il gruppo italiano I.D.I.A. Group – Point Service e Temot International Autoparts, un network di grossisti e officine nato in Germania e con una presenza capillare in tutta Europa.
Il tavolo delle trattative si è protratto per un periodo piuttosto lungo, per permettere una reciproca conoscenza profonda e vagliare attentamente le opportunità che tale accordo poteva offrire. Ovviamente, sono state prese in considerazione anche le difficoltà, legati soprattutto alla gestione delle realtà locali, ciascuna portatrice della propria indipendenza e cultura di aftermarket: un presupposto irrinunciabile sul quale basare lo sviluppo di un network paneuropeo.
Con l’intervista a Fotios Katsardis, managing director di Temot, e Vittorio Amura, amministratore delegato Point Service, abbiamo cercato di conoscere meglio la realtà Temot e capire quali prospettive di sviluppo si aprono dopo la firma di questo importante accordo.

Temot International Autoparts: tante realtà in solo un gruppo
Temot International è nata negli anni Novanta da un’idea di Frans van Heck, proprietario della ditta van Heck, Holland. L’internazionalizzazione è stata realizzata con la partecipazione delle ditte Rodin (Norvegia), Partco (UK), Hostettler (Svizzera) e Temot (Germania), a cui deve il nome l’organizzazione Temot International Autoparts.
Oggi il gruppo conta circa 12.000 dipendenti, 1.000 outlets e più di 7.000 officine associate, direttamente o indirettamente attraverso un sistema di franchise. Presente in 27 paesi europei e in Israele, Temot raggiunge un fatturato globale di più di 3,3 miliardi di euro. Inoltre, Temot vanta un’alleanza strategica con il gruppo AAPA, uno dei più grandi in USA, Canada e Messico.
Sono 21 gli azionisti del gruppo, che si sono organizzati con un consiglio di amministrazione e un amministratore delegato e con un team di sette persone, ciascuna adibita a compiti specifici: marketing, fornitori, progetti e idee, amministrazione e consulenza tecnica. Le decisioni all’interno del gruppo vengono prese insieme, considerando anche la posizione degli azionisti nel loro mercato e a livello europeo.

Signor Katsardis, come è organizzata nei vari paesi la rete di ricambisti e officine? In particolare in cosa differiscono le diverse realtà nazionali tra loro?
Innanzitutto è bene precisare che Temot raggruppa realtà molto diverse fra loro: ci sono paesi con un’alta frammentazione, come Italia, Francia o Spagna e paesi abbastanza concentrati, come Germania, Svizzera e Olanda. Poi ci sono i paesi dell’Europa dell’Est, ancora in corso di transizione e trasformazione, con una situazione di emergenza a livello di strutture moderne e che sicuramente conosceranno un forte sviluppo nei prossimi anni.
Alla luce di questo dato di fatto, l’organizzazione della distribuzione è diversa secondo il modello e la definizione d’efficienza. Ci avvaliamo di un sistema di distribuzione duplice: diretta, cioè dal grossista direttamente all’officina, o tramite rivenditori locali. Indipendentemente dal sistema utilizzato, la discriminante è il servizio: chiediamo alla nostra rete di essere veloce, efficace e competitiva, offrendo non soltanto un prezzo concorrenziale, ma un’offerta completa di prodotti e servizi di alto livello.

Secondo Lei sarà possibile trovare un modello comune o ogni nazione manterrà la propria peculiarità?
Secondo me, più che cercare un modello comune è bene valorizzare le diversità per un obiettivo comune.
Mi spiego meglio: trovare un modello comune è possibile in paesi come gli Stati Uniti, dotati di un livello d’omogeneità molto alto. In Europa, invece, nonostante esista la Comunità europea, coesistono storie nazionali molto differenti, diverse mentalità e culture, lingue diverse, ma anche differenti livelli di sviluppo e infrastrutture: tutte cose che non creano presupposti favorevoli. Ma non necessariamente questo deve essere considerato come uno svantaggio: oggi abbiamo una trasparenza molto alta, comunichiamo meglio e possiamo trasferire know-how e competenze facilmente. Questo scambio, che nasce proprio dalle diverse esperienze di ciascuno, migliora il mercato, crea strutture con moltissimi elementi e strumenti simili.

Che tipo di servizi offre Temot ai propri affiliati? Nel dettaglio, quali sono i benefici di cui possono avvalersi meccanici e ricambisti?
I nostri azionisti sono consapevoli che il mercato, sopratutto le officine e i ricambisti dell’aftermarket indipendente, hanno bisogno di un’offerta completa e di alta qualità. Per questoTemot offre prodotti per tutte le marche e le applicazioni. Questo “pacchetto” deve essere competitivo a tutti i livelli, vale a dire: un prezzo interessante, qualità giusta, copertura alta, consegna continua, supporto marketing per il sell in/sell out, formazione tecnica e amministrativa, linea verde per l’assistenza, concetti di fidelizzazione, strumenti comuni come cataloghi elettronici, soluzioni EDI e soprattutto comunicazione continua.

Temot e l’Italia: soddisfazione e vantaggi per tutti
Come dicevamo all’inizio, dal primo di gennaio di quest’anno Temot è ufficialmente entrata nel mercato italiano attraverso il network I.D.I.A. Group – Point Service. Si tratta di un accordo prestigioso per entrambi i protagonisti, che punta ad allargare gli orizzonti dell’aftermarket. Possiamo dire, infatti, che l’internazionalizzazione fa parte del DNA di queste due realtà, rappresenta un elemento chiave nella strategia di sviluppo da sempre perseguita da entrambe.
I vantaggi sono molteplici e non mettono a rischio le peculiarità di ciascuna realtà, proprio perché il gruppo Temot è ben consapevole che le diversità vanno salvaguardate e utilizzate come stimolo per un confronto e per portare nuove conoscenze a tutto il gruppo. Come conferma Vittorio Amura nel corso dell’intervista, “L’idea di interferire con l’indipendenza della rete Point Service non ha mai nemmeno sfiorato i nostri soci europei, che semmai ci hanno chiesto di trasferire, in termini di testimonianza e di conoscenza, l’esperienza maturata con Point Service a beneficio di altri paesi che iniziano adesso a pianificare un progetto officine.”
Sentiamo ora i due rappresentanti di Temot e I.D.I.A. Group: vediamo innanzitutto come è nata quest’idea, quali sono i termini dell’accordo e cosa si aspettano da questa alleanza in termini di opportunità e vantaggi.

Signor Amura, ci può spiegare brevemente come è nata l’esigenza di unire una realtà nazionale come I.D.I.A. Group Group a una internazionale come Temot?
Più che di esigenza parlerei di opportunità che abbiamo deciso di cogliere con estrema consapevolezza e grande senso di responsabilità. L’ingresso in uno dei più autorevoli e prestigiosi gruppi internazionali rappresenta oggi per I.D.I.A. Group una evoluzione quasi naturale, assolutamente in linea con la strategia di sviluppo che con determinazione e coerenza, sin dalla nascita del nostro consorzio, andiamo perseguendo.
Evidentemente siamo anche molto fieri di essere stati scelti. Facendo un parallelismo calcistico, ci sentiamo come una squadra che in appena sei anni di attività ha brillato nelle categorie nazionali, meritandosi di competere a livello internazionale, nella Champions League, per intenderci.
Ci può illustrare brevemente i termini dell’accordo? Quali sono gli obiettivi comuni che vi hanno spinto a stringere questa alleanza?
Dal 1° gennaio 2007, I.D.I.A. Group è di fatto membro azionista esclusivo di Temot International per l’Italia. Sono tanti gli obiettivi che ci accomunano e le sinergie che consentiranno a entrambi avere un ruolo maggiore da protagonisti nel mercato del ricambio e della riparazione. Mi riferisco per esempio alla logistica, alla gestione dei principali fornitori di prodotto, per non parlare dell’implementazione dei progetti officine.
Proprio in riferimento a quest’ultimo punto ci piace evidenziare che con l’ingresso dei 2.600 autoriparatori Point Service, Temot conterà a livello europeo un network che supera complessivamente le 10.000 adesioni. Si tratta di un salto significativo per il nostro nuovo e importante alleato, ma estremamente gratificante anche per I.D.I.A. Group, che avrà anche in quest’ambito un peso decisamente rilevante.

In che modo entrare a far parte di un network paneuropeo cambierà l’attività di un ricambista I.D.I.A. Group e di un autoriparatore Point Service? Quali saranno i vantaggi principali? Quali i cambiamenti?
Mi sembra piuttosto scontato che tale alleanza generi dei vantaggi per tutti. Intanto bisogna dire che Temot gestisce un giro di affari che supera abbondantemente i tre miliardi di euro ed è frutto degli accordi di partnership che intrattiene da anni con i migliori fornitori di prodotto che operano a livello internazionale. Un aspetto questo decisamente rimarchevole, che consentirà ai soci I.D.I.A. Group, già nel breve-medio termine, di disporre delle linee di prodotto necessarie in termini qualitativi e quantitativi, per garantire ai propri clienti un’offerta ancor più ampia e competitiva. Lo stesso discorso vale per gli autoriparatori Point Service. Il know-how di una rete europea migliorerà ulteriormente il già ricco pacchetto di contenuti di cui dispone oggi un nostro aderente.

Dell’indipendenza Point Service abbiamo già detto, ma per quanto riguarda I.D.I.A. Group ci saranno delle differenze sulla sua autonomia nel selezionare i fornitori?
Vi ringrazio di questa domanda perché mi consente di sgombrare il campo da qualsiasi tipo di equivoco e di ribadire un concetto più volte espresso nel corso di questi anni.
Gli attuali fornitori di I.D.I.A. Group, e in particolare quelli storici, saranno per noi sempre dei fornitori di primissimo piano a cui fare riferimento e con i quali intendiamo sviluppare ulteriormente il nostro giro di affari. Siamo convinti di aver scelto il meglio e il fatto che siano tutti anche fornitori di Temot International ne è la conferma. Eventuali nuovi fornitori saranno inseriti solo in un’ottica di completamento del pacchetto prodotti, e certamente terremo conto delle indicazioni che ci fornirà il nostro autorevole socio europeo.

Infine, signor Katsardis, alla luce del recente accordo stipulato con il network I.D.I.A. Group – Point Service, cosa vi aspettate dal mercato italiano? Quali i benefici e i vantaggi per Temot e tutti gli affiliati al gruppo?
Innanzitutto ci tengo a dire che siamo molto contenti di questo accordo con I.D.I.A. Group: dopo moltissimo tempo speso in negoziazioni e discorsi abbiamo trovato il partner giusto, che rappresenta il mercato italiano, uno dei più importanti in Europa.
Dall’ integrazione con I.D.I.A. Group ci aspettiamo moltissimi vantaggi reciproci. Volendo sintetizzare si potrebbe fare un elenco in otto punti delle sinergie in via di sviluppo:
• sinergie a livello di fornitori strategici
• nuovi soluzioni per l’officina (formazione, supporto tecnico ecc.) per aiutare e migliorare le prestazione delle nostre reti Autofit e Point Service (che grazie all’accordo rappresenteranno la piu grande rete in Europa con quasi 10.000 officine)
• trasferimento di know-how a livello di EDI
• cooperazione e sviluppo di progetti
• coordinazione per le decisioni strategiche
• sviluppo di nuovi settori
• scambio delle informazioni sul mercato, e best practices
• miglioramento della logistica.
Insomma, posso dire che siamo sicuri che questa nuova cooperazione porterà valore aggiunto a tutti i livelli della filiera coinvolti: dalle officine ai distributori fino ai nostri fornitori.
Inoltre, con l’ingresso del gruppo I.D.I.A. Group la rete Temot International conferma il suo ruolo internazionale di protagonista nel settore dell’aftermarket indipendente.

Approfondimenti:

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