Bosch guarda all'oriente. In queste settimane, la Divisione Automotive Aftermarket è in attesa dell'approvazione, da parte dell'Authority per la Concorrenza di Taiwan, della proposta di acquisizione del Gruppo taiwanese Unipoint, e dei relativi marchi Unipoint e NSA. Una proposta, avanzata a fine agosto, che permetterebbe a Bosch un maggiore rafforzamento della propria penetrazione nei mercati asiatici.

Il gruppo Unipoint, creato nel 1972, da sempre di proprietà della famiglia fondatrice, impiega circa 2360 collaboratori fra Taiwan e Cina ed è marchio leader in Asia nella produzione aftermarket di motorini d'avviamento, alternatori, termostati e bracci tergicristallo. Per Bosch, l'acquisizione di Unipoint (“Siamo fiduciosi di completarla entro la fine del 2011”, anticipa Robert Hanser, presidente di Bosch Automotive Aftermarket) viene vista con l'obiettivo di un ulteriore rafforzamento nell'aftermarket in Asia.

E' proprio nei mercati orientali (India e Cina, dove la scorsa estate è stato inaugurato il centro Bosch Car Service numero 1000) che si rivolgono le prospettive di massima crescita di Bosch.

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