
Il primo trimestre 2025 mostra risultati diversi tra i principali distributori di ricambi in Europa. AAG (GPC), Inter Cars, LKQ, MEKO e PHE mostrano andamenti differenti, con alcune aziende in crescita, altre che affrontano rallentamenti, e altre ancora che migliorano la propria redditività.
Il mercato europeo della distribuzione di ricambi auto ha aperto il 2025 con performance contrastanti tra i principali Big Player.
I dati finanziari diffusi di recente da alcuni dei protagonisti del settore – in ordine alfabetico: Genuine Parts Company (GPC), presente nel Vecchio Continente attraverso Alliance Automotive Group (AAG); il distributore polacco Inter Cars; LKQ Europe; il gruppo svedese MEKO; e il gruppo francese Parts Holding Europe (PHE) – raccontano un mercato in evoluzione, segnato da dinamiche diverse tra espansione, stabilità e segnali di rallentamento.
Segnaliamo che al momento non sono invece disponibili i report relativi al primo trimestre 2025 di Swiss Automotive Group (SAG) e della tedesca Wessels + Müller.
AAG - GPC: crescita debole, ma la strategia di lungo periodo resta confermata
Genuine Parts Company (GPC), presente in Europa con Alliance Automotive Group (AAG), ha chiuso il primo trimestre 2025 con vendite globali pari a 5,9 miliardi di dollari, in crescita dell’1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’incremento è stato trainato per un 3% dalle acquisizioni, ma penalizzato da un calo dello 0,8% nelle vendite comparabili e da un impatto valutario negativo dello 0,8%.La presenza di un giorno lavorativo in meno negli Stati Uniti ha inciso negativamente di circa 1,1 punti percentuali sulla crescita del trimestre.
L’utile netto è sceso a 194 milioni di dollari (erano 249 milioni un anno fa), con un EPS di 1,40 dollari.
L’utile netto rettificato, che esclude costi straordinari legati a ristrutturazioni e acquisizioni, è stato di 243 milioni, con un EPS rettificato di 1,75 dollari, in calo rispetto ai 2,22 del 2024.
La divisione Automotive, che comprende le attività europee di AAG, ha registrato vendite per 3,7 miliardi di dollari (+2,5%), sostenute da acquisizioni (+4,1%) ma appesantite da una flessione nelle vendite comparabili (-0,8%) e dall’effetto cambio (-0,8%). Anche in questo caso, il giorno lavorativo in meno ha avuto un impatto di circa -0,9 punti.
Tuttavia, a differenza di altre occasioni, il rendimento del business europeo dei ricambi, gestito da Alliance Automotive Group, è stato inferiore rispetto a quello degli Stati Uniti, con una crescita del 2,8% contro il +3,9% americano. A dare un impulso significativo alla performance globale del gruppo sono stati invece i mercati canadese (+5,1%) e australiano (+11,7%), che hanno brillato in modo particolare nella strategia internazionale della società.
Il margine operativo lordo (EBITDA) è stato pari al 7,8%, per un totale di 286 milioni di dollari, in calo del 10,7% rispetto allo stesso periodo del 2024.
Sul piano finanziario, il gruppo ha registrato un calo nei flussi di cassa: -41 milioni nel cash flow operativo; -161 milioni nel free cash flow, anche per via di 120 milioni spesi in investimenti e 74 milioni in acquisizioni.
Nonostante il trimestre in chiaroscuro, GPC ha confermato le linee guida per l’intero 2025, con una previsione di crescita delle vendite complessive tra il 2% e il 4%, un EPS tra 6,95 e 7,45 dollari, e un EPS rettificato atteso tra 7,75 e 8,25 dollari. Il gruppo prevede inoltre un cash flow operativo tra 1,2 e 1,4 miliardi di dollari, e un free cash flow tra 800 milioni e 1 miliardo. Da precisare che queste stime non considerano ancora l’impatto dei dazi USA né l’effetto contabile del piano pensionistico che sarà chiuso tra fine 2025 e inizio 2026 (senza effetti in cassa, ma potenzialmente visibile sul bilancio).
Inter Cars: crescita del 5,3% nel primo trimestre 2025
Nei primi tre mesi del 2025, il distributore polacco Inter Cars ha registrato un fatturato totale di oltre 700 milioni di euro (3.108,9 milioni di PLN), con un incremento del 5,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.Questo risultato positivo coincide con un anno particolarmente significativo per l'azienda, che celebra il suo 35esimo anniversario dalla fondazione nel 1990. Dai suoi inizi in un garage nel quartiere Wola di Varsavia, Inter Cars è cresciuta fino a diventare uno dei principali distributori di ricambi auto in Europa centrale e orientale, operando in 21 mercati europei e offrendo una vasta gamma di prodotti per veicoli di ogni tipo.
Nel 2025, Inter Cars ha ricevuto il prestigioso premio "Eagles ESG 2025" assegnato dal quotidiano Rzeczpospolita, in riconoscimento del suo impegno verso la sostenibilità ambientale e la gestione responsabile. Il premio è stato attribuito in particolare per il programma di rigenerazione dei componenti, sviluppato in collaborazione con Lauber sp. z o.o., che consente di ridurre le emissioni fino al 70% rispetto alla produzione di nuovi pezzi, contribuendo così alla protezione del clima. Segnaliamo, infine, che per celebrare il suo 35esimo anniversario, Inter Cars ha pianificato una serie di iniziative rivolte a clienti, dipendenti e partner commerciali, tra cui conferenze, concorsi e eventi promozionali. Queste attività mirano a rafforzare le relazioni a lungo termine e a sottolineare i principali traguardi raggiunti dall'azienda nel corso degli anni.
LKQ Europe: primo trimestre in calo dopo quattro anni di crescita
Il 2025 si è aperto con difficoltà per LKQ Europe, che ha registrato un calo del 2,8% nel fatturato europeo nel primo trimestre rispetto allo stesso periodo del 2024. È il primo trimestre in territorio negativo dopo quattro anni consecutivi di crescita (nel 2024 aveva chiuso con un +1,3%).Il gruppo attribuisce il rallentamento alla riduzione della domanda, al contesto macroeconomico sfavorevole e a una crescente incertezza geopolitica, alimentata anche dai nuovi dazi commerciali annunciati dall’amministrazione Trump negli Stati Uniti.
A livello globale, invece, LKQ Corporation ha chiuso il primo trimestre con ricavi pari a 3,5 miliardi di dollari, in calo del 6,5% rispetto ai 3,7 miliardi dell’anno precedente.
Il calo complessivo del comparto Parts & Services è stato del 6,8%, considerando anche gli effetti negativi di: minori vendite, cambio valuta sfavorevole, uscite dal perimetro (aziende vendute) e nuove acquisizioni con impatto ancora limitato.
L’azienda precisa poi che nonostante i ricavi siano in calo, l'utile netto è salito a 169 milioni di dollari (contro i 158 milioni dello stesso trimestre del 2024). Tuttavia, una volta esclusi effetti straordinari, l’utile “rettificato” è sceso del 7,3%, fermandosi a 204 milioni. Anche l’utile per azione rettificato (EPS) è diminuito, passando a 0,79 dollari (-3,7%).
Il gruppo ha inoltre riportato un cash flow operativo negativo per 3 milioni di dollari, e un free cash flow negativo per 57 milioni, mentre l’indebitamento totale è salito a 4,4 miliardi di dollari, pari a 2,5 volte l’EBITDA.
Per reagire alle sfide attuali, LKQ ha annunciato poi la creazione di una task force dedicata alla gestione dell’impatto dei dazi, e continuerà a focalizzarsi sull’ottimizzazione della struttura dei costi.
Tra le misure a favore degli azionisti, il gruppo ha distribuito 78 milioni di dollari in dividendi e ha riacquistato azioni per 40 milioni di dollari nel primo trimestre, approvando inoltre un nuovo dividendo da 0,30 dollari per azione da distribuire nel secondo trimestre.
Le previsioni per l'intero 2025 restano per ora invariate, con un target di crescita organica tra lo 0% e il 2% per il comparto Parts & Services, un EPS diluito tra 2,91 e 3,21 dollari, e un EPS rettificato tra 3,40 e 3,70 dollari. La previsione include anche un free cash flow compreso tra 750 e 900 milioni di dollari, ma non tiene ancora conto degli eventuali effetti dei dazi USA o delle possibili contromisure, viste le incertezze in ambito commerciale globale.
MEKO: utile operativo in crescita in un mercato prudente
Nel primo trimestre 2025, MEKO ha registrato un aumento del fatturato del 6%, raggiungendo 4.562 milioni di corone svedesi, trainato principalmente dall’acquisizione strategica di Elit Polska. La crescita organica, tuttavia, è risultata negativa (-1%), complice un inverno particolarmente mite che ha inciso sulla domanda stagionale. L’EBIT è salito a 161 milioni di SEK (146 nel 2024), mentre l’EBIT rettificato ha raggiunto 231 milioni, con un margine operativo del 4,9%, leggermente in calo rispetto al 5,1% dell’anno precedente, anche a causa del contributo di aree a marginalità inferiore come la Polonia.Il gruppo ha evidenziato una solida difesa dei margini lordi grazie a politiche di prezzo mirate e a un’efficienza negli acquisti, nonostante un contesto di mercato cauto e segnato da incertezze macroeconomiche. Il flusso di cassa operativo è stato negativo (-122 milioni di SEK), e l’indebitamento netto è salito a 2,4 volte l’EBITDA (contro 2,1 a inizio anno).
MEKO ha confermato il proprio impegno per una crescita sostenibile nel lungo termine, puntando su efficienze logistiche, digitalizzazione (con l’implementazione di un nuovo sistema ERP) e nuove iniziative, tra cui un focus strategico sul segmento dei veicoli commerciali e una partnership con Goodyear nel comparto pneumatici. Il gruppo prosegue anche il progetto di potenziamento dei magazzini centrali ad alta tecnologia in Scandinavia, considerati un pilastro per la futura crescita e redditività.
PHE continua a crescere spinta da acquisizioni e mercati esteri
Parts Holding Europe (PHE), controllata dal gruppo belga D’Ieteren, ha chiuso il primo trimestre del 2025 con risultati solidi, confermando il trend positivo già emerso nel 2024. Il fatturato europeo ha raggiunto i 732 milioni di euro, in aumento del 4,6% rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo incremento è stato determinato da una crescita organica del 3,5%, nonostante una giornata lavorativa in meno, e da un contributo dell’1,1% derivante da acquisizioni.La Francia, che rappresenta circa il 63% del volume d'affari del gruppo, ha registrato una crescita organica del 1,7%, in linea con l’andamento generale del mercato nazionale. A trainare i risultati è stato soprattutto il resto d’Europa, dove le attività internazionali — pari al 37% del totale — hanno messo a segno un aumento del 6,8%, con performance particolarmente positive in Benelux, Italia e Spagna.
Per il periodo 2024–2028, PHE punta a una crescita media costante, attorno al 5% annuo, grazie a un aumento della propria quota di mercato. A questo si affiancheranno nuove acquisizioni mirate, di piccole o medie dimensioni, scelte in modo strategico per rafforzare il gruppo senza esporsi a grandi rischi.
In parallelo, PHE lavorerà per migliorare i propri margini di guadagno, puntando su maggiore efficienza e benefici legati alla scala. L’obiettivo è arrivare entro il 2028 a trasformare in cassa disponibile circa il 60% dei guadagni operativi, rafforzando così la solidità finanziaria del gruppo.
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