News | 23 November 2012 | Autore: Francesco Giorgi

E' vera crisi per le case auto? Sembra proprio di no!

Nella classifica dei 100 marchi che valgono di più nel 2012, come Coca Cola in testa su tutti e Apple con il 129% di crescita, ci sono anche 10 case auto. Che non solo valgono tanto, ma crescono alla grande... tutte tranne una.

Ogni tanto è divertente soddisfare qualche curiosità, anche se si parla di mercato. nel caso specifico, si parla dei marchi più conosciuti, visto che c'è una classifica 2012. Per farla breve, come valore di mercato, conterà più una come Toyota o Mercedes. Relativamente al settore dei veicoli industriali e delle macchine da costruzione, conta più Caterpillar o John Deere? Un brand come Ferrari, rispetto ai sovracitati brand, vale di più o di meno? 

Le risposte sono contenute nell’analisi dei brand più importanti del mondo condotta da Interbrand, società americana di consulenza strategica e finanziaria, che in questi giorni ha reso noto i risultati in “Best Global Brands 2012”, ovvero la classifica dei 100 marchi top a livello mondiale.

Il metodo di valutazione Interbrand

Analisi finanziaria. Si analizza il rendimento finanziario complessivo per gli investitori, o il profitto economico di un marchio, anche attraverso lo studio di una serie di previsioni finanziarie a medio termine (5 anni) che parte dai ricavi dell’azienda o del Gruppo e termina con l’esame del suo profitto economico.

Ruolo del brand. Questa “voce” misura la volontà di acquisto dei prodotti di un determinato marchio tenuto conto dell’immagine del brand stesso rispetto ad altri fattori (ad esempio: il prezzo, la convenienza, o le caratteristiche del prodotto). Questa percentuale viene indicata dal Brand Index (RBI), che viene rilevato dall’incrocio di tre metodi di analisi: ricerca di base, studio del ruolo storico del brand nel settore di appartenenza, e valutazione finale degli esperti. Dall’analisi dei dati, comunica Interbrand, i clienti dimostrano di affidarsi di più all’immagine del marchio quando prodotti o servizi concorrenti non possono essere facilmente comparabili fra loro.

Forza del brand. Indicata graficamente su una scala da 0 a 100, sulla base di 10 indicatori–chiave posti da Interbrand per la valutazione della forza di un marchio, misura la capacità di un brand nel creare e mantenere fidelizzazione nei clienti e, di conseguenza, mantenere la domanda e generare profitti nel futuro.

In generale

Nonostante la crisi dei consumi e la generale diminuzione, il comparto automotive tiene, eccettuati pochissimi casi. Almeno, nel valore dei singoli brand sul mercato, tenuto conto della valutazione della situazione finanziaria delle varie aziende o Gruppi e dell’impatto che hanno sui consumatori. E tante curiosità.

Una situazione relativamente felice, allo stesso modo del settore dell’elettronica di consumo (Apple, che vale 76.568 milioni di dollari; IBM, un marchio da 75.532 milioni di dollari; il marchio Google, quantificato in 69.726 milioni, e Microsoft, che vale 57.853 milioni di dollari), dei beni di consumo (Coca Cola continua a guardare tutti dall’alto, con un valore del marchio di 77.839 milioni di dollari, seguita da McDonald’s, in 7. posizione, con 40.062 milioni di dollari) e della moda (Louis Vuitton, H&M, Nike, Zara e Gucci i marchi con più forza e appeal).

Il comparto automotive

Così, ecco che Toyota si insedia in decima posizione, con un valore del brand pari a 30.289 milioni di dollari, con una crescita del 9% rispetto al 2011, e se la batte con Mercedes (11., per un valore di 30.097 milioni di dollari e +10% di crescita) e BMW (in 12. posizione, con 29.052 milioni di dollari e +18% di crescita - nonostante non tratti veicoli commerciali come Mercedes).

Quali sono le “voci” che concorrono, secondo Interbrand, a portare il colosso giapponese dell’automotive nella top ten dei 100 marchi più importanti del mondo? L’avanzata tecnologia ibrida, avviata con Prius e ora in via di ampliamento ad altri modelli della gamma; l’attenzione alle fasce più giovani di clientela, una maggiore spinta agli incentivi della Casa per l’acquisto, che porta i clienti a preferire questa marca, anche tenuto conto del mantenimento di valore del veicolo una volta che lo si vuole rivendere.

Ancora: Volkswagen, nonostante le sue mire da primo Gruppo automobilistico mondiale, rivela un 18% di crescita; ma è in 39. posizione. Davanti a Ford, che è in 45. posizione. Se si scorre la classifica, si vedrà poi Hyundai (53., +24% di crescita), Audi (55.), Caterpillar (61.), Nissan (73.), John Deere (85.), Kia (87.).

Per ultimo, due casi che farebbero pensare a un valore super, ma che non lo è in senso assoluto perché si tratta di "nicchie". Porsche è in in 72. posizione (secondo gli analisti la casa di Zuffenhausen dovrebbe assumere un ruolo–guida nel settore della mobilità eco friendly, e mantenere la propria identità in seguito alla recente acquisizione da parte del Gruppo Volkswagen). Ferrari è in 99. posizione, ma comunque "prima in classifica" tra le case auto italiane.
 
Approfondimenti

Per la tabella dettagliata “Best Global Brands 2012” di Interbrand
Per Interbrand
Per saperne di più sui metodi di valutazione Interbrand riferiti ai marchi top a livello mondiale

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