I carabinieri di Roma sono riusciti a bloccare una refurtiva dal valore di 280 mila euro diretta al Marocco. Sono stati denunciati otto stranieri che gestivano il materiale nascondendolo nei loro campi nomadi e nei loro appartamenti.

 

I furti di ricambi auto continuano a far discutere.
I carabinieri di Roma hanno rintracciato, dopo una lunga attività investigativa, otto cittadini stranieri che gestivano una refurtiva dal valore di 280 mila euro.

Attraverso un primo controllo, i militari hanno effettuato un sequestro dal valore di 100 mila euro. Il bottino, nascosto nel loro insediamento, comprendeva principalmente componentistica meccanica per autoveicoli: motori di avviamento, pompe di benzina e iniettori tutti di marca Bosch.

Successivamente i controlli sono continuati e i militari, presso la stazione di Roma Tiburtina, hanno localizzato due automobili di grossa cilindrata con all’interno la stessa componentistica trovata nel campo nomadi qualche giorno prima.

Le indagini hanno permesso di localizzare anche un appartamento in cui avveniva lo smercio della merce rubata. All’interno è stato trovato materiale per un valore di 150 mila euro, tempestivamente sequestrato dai militari.
L’appartamento in questione era abitato da un marocchino che aveva il compito di spedire il materiale raccolto al suo paese d’origine.

La merce, che era stata precedentemente rubata da un magazzino a Roma, ora è in possesso dei militari che stanno procedendo per restituirla al legittimo proprietario.
Così si è riuscito a bloccare questi furti di ricambi auto che ammontavano a un valore di 280 mila euro, di cui 250 mila è il valore della merce rubata e 30 mila euro è il valore delle due autovetture sequestrate.