Articoli | 13 March 2017 | Autore: Osservatorio Revisione Veicoli

Revisioni: brutta partenza a gennaio, ma niente panico

Una serie di eventi eccezionali in contemporanea spinge in basso il volume delle revisioni veicoli a inizio anno.
 

Pronti, partenza, via e siamo già sotto di 60.000 revisioni rispetto a gennaio 2015.
Piuttosto male come inizio anno: 53.000 autoveicoli e 7.000 motoveicoli revisionati in meno per un totale di 1.108.000 autoveicoli e 47.000 motoveicoli controllati.
Sotto anche rispetto alla previsione, che già considerava un calo di quasi 11.000 autoveicoli (ma addirittura una crescita di 1.700 motoveicoli).
Se proiettiamo questi valori sull’anno, ne esce un calo di quasi 622.000 autoveicoli e 407.000 motoveicoli rispetto al 2015, anno di confronto.
Messa così è una situazione da far tremare i polsi.
Il calo era previsto da tempo, ma le stime davano un -0,9% per gennaio e un -0,65% su base annua; invece si parte con un -4,6% che, proiettato a dicembre, dà un -4,3% sull’anno.
 
Ci facciamo prendere dal panico? Assolutamente no
Cerchiamo di capire piuttosto cosa è successo.
Innanzitutto andiamo a vedere i dati delle immatricolazioni e delle radiazioni pubblicati da ACI.
A gennaio 2017 le case auto hanno registrato quasi 160.000 nuove immatricolazioni - un valore che non si vedeva dal 2011 – mentre i commerciali leggeri sono “schizzati” a quasi 17.000 unità - bisogna tornare al 2008 per avere un valore maggiore.
Moto e motocicli, invece, non mostrano segnali di crescita ma è noto che il mercato si vivacizza in primavera.
Dopo anni di crisi stiamo assistendo a una ripresa importante delle vendite di veicoli.
Non dimentichiamoci poi che per le aziende esiste la possibilità di sfruttare il “super ammortamento al 140%”, prorogato anche per il 2017.
Più immatricolato significa anche più radiazioni e i dati ACI ce lo confermano: 135.000 tra auto e commerciali radiati a gennaio 2017, rispetto a 130.000 del 2016 e 128.000 del 2015. Per moto e ciclo, invece, abbiamo un lieve calo. Se proiettiamo questi valori sul resto dell’anno, arriviamo a 2.390.000 immatricolazioni e 1.560.000 radiazioni.
Per le due ruote le stime danno 197.000 immatricolazioni e 138.000 radiazioni.
Per capire quanto è forte questo impatto è però necessario analizzare il rapporto radiazioni/immatricolazioni.
A gennaio è sceso da 74 del 2016 per le auto (cioè per ogni 100 immatricolazioni ci sono state 74 radiazioni) a 67 di quest’anno e da 55 a 52 per i commerciali leggeri.
Per i motoveicoli è invece misto: è salito da 61 a 67 per le moto mentre è sceso da 107 a 102 per i ciclomotori.
Dando per assodato che il mercato del nuovo influenza il volume di radiazioni e che, a loro volta, le radiazioni impattano sulle revisioni, dato che il rapporto radiato / immatricolato è più basso del passato, possiamo dedurre che i valori anomali di gennaio sono dovuti in larga parte a fattori diversi dalla radiazione di veicoli vecchi.
 
Legge di Murphy: se qualcosa può andare male, lo farà
Vista la situazione chiediamoci: “Cos’è successo di eccezionale in molte regioni a gennaio?”
Risposta: “Neve, pioggia, freddo e gelo come non si vedeva da anni e, purtroppo, ancora il terremoto”
Che altro c’è stato di eccezionale? L’influenza: milioni di persone a casa ammalate per giorni, in tutta Italia.
Da un punto di vista statistico non è possibile calcolare quanto l’influenza ha impattato sulle revisioni. Analogamente non è possibile sapere quante persone hanno saltato la revisione per il maltempo, specie nel Centro e Sud Italia. Sicuramente il terremoto ha avuto i suoi pesanti effetti (anche) sulle revisioni, ma non ci sono dati ufficiali in merito. Di fatto, però, i calcoli mostrano che i cali maggiori si sono avuti proprio nelle regioni maggiormente colpite dal sisma.
A questo punto, limitandoci ai soli autoveicoli, le stime indicano che, su 53.000 revisioni in meno di gennaio, almeno 15.000 sono dovute a un aumento delle radiazioni conseguente a una crescita dell’immatricolato; il resto, cioè 38.000 revisioni mancanti, sono dovute ai fattori eccezionali descritti.
Per il momento consideriamole come revisioni “differite” che compariranno nei prossimi mesi.
Tra marzo e aprile avremo più risposte.
La sola cosa da fare adesso è mantenere la calma e la mente lucida.
 
 
L’analisi completa di gennaio 2017 è disponibile su www.osservatoriorevisioneveicoli.com
 

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