News | 13 July 2015 | Autore: Paolo Bruschi

Petrolieri e industrie automotive all'Europa: incentivi le nuove immatricolazioni, non la guerra al diesel
In una lettera aperta ai responsabili politici dell'Ue, i rappresentanti del settore automobilistico e petrolifero del Vecchio Continente si sono impegnati a continuare a spingere i limiti tecnici per combinare i vantaggi dei motori diesel ­– in termini di risparmi di carburante e rilascio di CO2 – con la generale lotta alle emissioni.
La missiva, firmata dall’associazione dei costruttori di automobili (Acea), dall'associazione per il controllo delle emissioni catalitiche (Aecc), da quella dei fornitori di componenti automobilistici (Clepa) e da FuelsEurope, che rappresenta l’industria di raffinazione, è stato inviato oggi al rappresentante della Commissione Europea, del Parlamento e del Consiglio.
 

Sottolineando quanto le misure che limitano la diffusione della nuova generazione di motori diesel minerebbero gli sforzi attuali per ridurre le emissioni di CO2, le associazioni hanno invitato i politici a contribuire ad accelerare il rinnovo del parco macchine circolante con l'introduzione di veicoli puliti.
 
"Il rinnovo dei mezzi è il modo più efficace per migliorare la qualità dell'aria. Se le vecchie auto e camion circolanti saranno sostituiti da modelli più recenti, con l’ingresso nel mercato delle ultime tecnologie le emissioni verranno abbattute.
Con un quadro politico comune nella Ue che incoraggi l'adozione più rapida delle ultime tecnologie a basse emissioni, tenendo conto dei tempi necessari per industrializzare tali sistemi, vi aiuteremo a migliorare la qualità dell'aria in condizioni di guida reale, continuando a rispettare gli obiettivi attuali di CO2” recita la lettera.
 

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Tags: acea Unione Europea emissioni

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