Opinioni | 21 April 2011 | Autore: David Giardino

Ma la targa serve?

La targa per individuare un veicolo in modo univoco (body e motore) all'estero funziona, ma in Italia la motorizzazione fornisce dati insufficienti per un utilizzo professionale. Alcuni ne fanno uso, ma possono stare tranquilli?

Notiziario Motoristico si è interessato alla questione targhe, cercando di capire se, attraverso l'interrogazione del dbase della Motorizzazione Civile, fosse possibile individuare un veicolo in modo certo per meccanica e body. La questione, per chi è pratico di dbase professionali, non è cosa da poco, e chi la sottovaluta rischia a proprie spese di fare una pessima esperienza e figura. Abbiamo approcciato la Motorizzazione Civile richiedendo di utilizzare il loro dbase, riferendo che non eravamo interessati tanto alle informazioni relative alla proprietà del veicolo stesso, ma in modo particolare alle informazioni che ci potessero essere utili nel campo professionale della riparazione.
La risposta dagli uffici della Motorizzazione Civile (già ottenerla è stata un'operazione complessa) è stata lapidaria: "possiamo dare oltre alla proprietà, il modello, l'alimentazione, la cilindrata i CV fiscali e Kw".
Ma bastano? Sembra proprio di no. Chi conosce la materia sa che a volte non basta neanche il telaio (informazione di possesso esclusivo dei costruttori) tanto alcune autovetture sono complesse sotto la carrozzeria. ABS, iniettori, sistemi filtranti diversi sullo stesso modello ed a volte sullo stesso motore rendono inutile e spesso sbagliata la risposta all'informazione richiesta usando appunto la targa.
L'Italia, anche in questo settore fa caso a sè, e finchè i costruttori auto non si decideranno ad aprire i propri "forzieri" dell'informazione tecnica, il problema di individuazione precisa del veicolo attraverso un sistema informatico sarà sempre complesso. Ecco perchè le informazioni contenute nei più importanti sistemi di ricerca, anche internazionali, contengono errori, imprecisioni tali da non permettere il loro utilizzo professionale senza rischi per mancanza di affidabilità sufficiente.
In attesa che la normativa Euro 5 e 6 possa meglio definirsi a livello europeo e costringa i costruttori ad utilizzare un metodo univoco e non discriminatorio per l'individuazione precisa dei veicoli da loro prodotti, in Italia è meglio utilizzare sistemi che diano maggiori garanzie che l'utilizzo della sola targa.

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