
Ecco come scoprire micro-rotture del tubo di mandata dell’AdBlue e come fare per risolvere il problema.
Nel contesto sempre più rigoroso delle normative sulle emissioni, i veicoli diesel di nuova generazione sono dotati di sistemi avanzati, anche complessi, per il controllo dei gas di scarico.
Tra questi, uno dei più rilevanti è il sistema SCR (Selective Catalytic Reduction), che sfrutta l’AdBlue per abbattere gli ossidi di azoto (NOx). Tuttavia, anche tecnologie ormai consolidate e impiegate nell’autotrazione da tempo, possono manifestare anomalie impreviste, come si verifica nei sistemi d’iniezione diesel del motore 1.6 CRDi delle Hyundai Tucson e Kia Sportage (2022).
Nello specifico, il problema consiste in un malfunzionamento del sistema di dosaggio del riducente, causando disservizi e accensioni della spia MIL.
Il problema, in realtà, non è nuovo in casa Hyundai – Kia, quindi anche i modelli precedenti di Tucson e Sportage soffrono della medesima problematica.
Sintomi riscontrati e codici guasto rilevati
Il sintomo evidente è la comparsa della spia motore sul quadro strumenti accompagnata da un messaggio di autonomia residua relativo al sistema AdBlue.Tale anomalia si può verificare indistintamente sia in condizioni di utilizzo urbano che extraurbano, senza evidenti segnali di calo prestazionale.
Come è facile aspettarsi, la diagnosi elettronica rileva due codici di errore, eccoli di seguito:
- P2BA8: eccesso di NOx rilevato a valle del catalizzatore SCR e interruzione del dosaggio del reagente;
- P20C9: accensione spia MIL richiesta dalla centralina controllo riducente.
Questi dati indicano chiaramente un malfunzionamento nel sistema di dosaggio del liquido AdBlue.
Diagnosi tecnica e prove funzionali
Per accertare la natura del guasto, è utile eseguire prove su strada con monitoraggio della pressione dell'impianto SCR.I risultati possono essere fuorvianti in quanto, anche in presenza dell’anomalia, la pressione rilevata risulta pari a 7,31 bar, apparentemente nella norma per il corretto funzionamento del sistema.
Nonostante ciò il dosaggio non avviene correttamente, suggerendo una problematica di tipo meccanica e non elettronica.
Si procede allora con l'ispezione degli iniettori AdBlue e dei relativi tubi di mandata. L’esame evidenzia una rottura del tubo in prossimità dell’ingresso dell’iniettore; la perdita, seppur non evidente in forma liquida, compromette l’efficienza del sistema, impedendo il corretto dosaggio del reagente nei gas di scarico.
In maniera indistinta, le lesioni delle tubazioni possono verificarsi tanto nell’iniettore a monte (nel vano motore, dopo il catalizzatore) quanto in quello a valle (dopo il DPF).
Attenzione, i sistemi AdBlue dei modelli più datati impiegano il solo iniettore a valle.
Le cause della rottura possono essere molteplici e le più probabili includono:
- vibrazioni eccessive del motore che stressano meccanicamente il raccordo;
- montaggio difettoso in fabbrica o serraggio non ottimale;
- utilizzo di materiali non idonei a resistere nel tempo alle sollecitazioni termiche e meccaniche.
Questi fattori possono causare micro fessure inizialmente impercettibili, che si aggravano con l’uso fino a compromettere la funzionalità del sistema.
Intervento di ripristino e risoluzione
Come è facile prevedere, l’intervento di riparazione consiste nella sostituzione del tubo di mandata danneggiato con uno nuovo e rinforzato; è sempre consigliabile effettuare un test di tenuta e un controllo della pressione operativa del sistema.I codici guasto passano nello stato di memorizzato, per cui vengono eliminati con facilità; il veicolo riprende a funzionare regolarmente, senza più segnalazioni di errore o accensioni anomale della MIL e senza effettuare nessun reset diagnostico o apprendimento specifico.
Anche componenti relativamente semplici, come un tubo di mandata, possano causare malfunzionamenti importanti in sistemi chiave come l'SCR.
È quindi fondamentale che il tecnico effettui controlli non solo diagnostici ma anche visivi, soprattutto in presenza di guasti apparentemente intermittenti o dubbi.
Il suggerimento rivolto alle officine è di verificare sempre l’integrità fisica dei componenti del circuito AdBlue, soprattutto nei veicoli tra i 20.000 e 60.000 chilometri, dove le sollecitazioni iniziano a lasciare il segno.
La prevenzione, l’impiego di un liquido AdBlue di buona qualità e una corretta diagnosi contribuiscono a garantire la durata e l’affidabilità di tali sistemi.
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Foto 1
Tubo di mandata AdBlue iniettore a monte.
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Foto 2
Tubo di mandata AdBlue iniettore a valle.