Articoli | 01 July 2004 | Autore: Redazione

Autopromotec raddoppia, con i ricambi

Finalmente anche in Italia una fiera globale dell’Aftermarket auto. Con l’apertura di Autopromotec a ricambi, componenti e car service, che si affiancano ai tradizionali comparti delle autoattrezzature e del pneumatico, si viene a colmare un’anomalia tutta italiana che, a differenza di quanto accade in Germania e in Francia, non vedeva nel Belpaese una fiera dedicata a tutto il mondo dell’autoriparazione.

L'assenza nel nostro Paese di una manifestazione fieristica dedicata a tutti i settori dell’autoriparazione rappresentava fino ad oggi un’anomalia ancora più marcata se si pensa al fatto che in Italia sia il comparto dei ricambi sia quello delle autoattrezzature vantano un’industria nazionale particolarmente forte e agguerrita.
Ne abbiamo parlato con Renzo Servadei, amministratore delegato di Promotec, la società organizzatrice della fiera Autopromotec. Promotec è una società posseduta interamente dalle associazioni di categoria: Aica (Associazione Italiana Costruttori Autoattrezzature) e Airp (Associazione Italiana Ricostruttori di Pneumatici), che insieme ad altre associazioni consorelle italiane e internazionali, attive in diversi comparti dell’Aftermarket, costituiscono la base sia degli espositori sia dei visitatori. Notiziario Motoristico: Dottor Servadei, perché fino al 2003 Autopromotec non aveva nel merceologico i ricambi?
Promotec: La scelta fatta in passato di mantenere il merceologico di Autopromotec limitato ai settori delle autoattrezzature e del pneumatico rispondeva a una sua logica giusta per il periodo. In Italia, infatti, abbiamo la più grande concentrazione al mondo di costruttori di attrezzature. Prima di guardare ad altri settori, si sono quindi puntate tutte le carte e le risorse sullo sviluppo e la specializzare dell’evento. Ora la fase di sviluppo della manifestazione si è certamente esaurita con il raggiungimento di tutti gli obiettivi prefissati. Gli espositori dell’edizione 2003 sono stati 936, provenienti da 42 Paesi. Gli spazi espositivi hanno superato i 100.000 metri quadri mentre i visitatori, anch’essi rigorosamente selezionati, sono stati 83.850, dei quali 13.464 stranieri provenienti da 103 Paesi. Sul fronte nazionale è importante rimarcare (per l’interesse che può avere anche per i ricambisti), che in pratica tutto il settore dell’autoriparazione nazionale visita Autopromotec. È solo il raggiungimento della mission sul target primario che vi ha indotto all’allargamento?
Assolutamente no. In realtà già nel 2003 alcuni qualificati car service, sia indipendenti sia sotto egida dei costruttori di veicoli, erano presenti in fiera. Quello che però ha fatto scattare definitivamente la molla della decisione di aprire è stata l’analisi del rapido mutamento del mercato dell’Aftermarket dell’auto e dello scenario che l’assistenza si troverà di fronte nei prossimi anni. Tale mercato è, infatti, non solo in rapida evoluzione, ma anche in consolidamento, un modo un po’ più elegante per dire che il numero degli operatori tendenzialmente si ridurrà e quelli che resteranno sul mercato saranno spinti ad aggregarsi.
Sono anni che in tutti i convegni nei quali si parla di evoluzione del mercato dell’assistenza si prevede un affermarsi delle aggregazioni, ma fino ad oggi, per tutta una serie di motivi, questo non è ancora avvenuto come in altri mercati europei. Ora però sono presenti almeno tre fattori che ci inducono a ritenere che tale processo avrà una decisa accelerazione. Il primo elemento è rappresentato dall’evoluzione tecnologica. Correlata ad essa vi è la necessità di reperire dati, ma anche di interpretarli e trovare le giuste soluzioni riparative attraverso la dotazione di attrezzature adatte e ricambi qualificati. Il tutto, ovviamente, moltiplicato per il numero di Case e di modelli che si intendono trattare. Il secondo elemento è rappresentato dal regolamento 1400/2002 CE, il famoso regolamento Monti che, tra i vari effetti, ha visto anche quello della generale disdetta e riformulazione dei contratti in essere tra Case e reti. Oggi le Case guardano con un occhio diverso e più attento l’assistenza, con l’obiettivo non solo di fornire il necessario supporto ai loro clienti, ma anche di fidelizzarli alla propria marca. Una buona rete di assistenza è anche un aiuto a vendere il nuovo. Il terzo elemento, da non sottovalutare, è rappresentato dalla direttiva sulla garanzia che è passata per gli utenti non professionali da uno a due anni. Va da sé che in questo lasso di tempo, doppio rispetto al passato, il cliente è riservato solo a coloro che hanno la facoltà di effettuare gli interventi in garanzia. Ecco quindi che, da diversi fronti, vi sono spinte effettive all’aggregazione, che avverrà attorno a due macrofamiglie rappresentate dai car service partner e da coloro che effettuano l’intervento rapido. Come influirà questa evoluzione su Autopromotec?
Evidentemente le aggregazioni offriranno ai propri affiliati pacchetti comprendenti una serie di prodotti e servizi che spazieranno dalle attrezzature ai ricambi, dai dati alla formazione e altro ancora. Ecco, quindi, che nel 2005 diventa necessaria la presenza qualificata di espositori in grado di rappresentare tutta l’offerta merceologica necessaria all’officina di autoriparazione del XXI secolo. Ovviamente, lo stesso concetto vale non solo per le aggregazioni ma anche per gli indipendenti che comunque avranno, in proprio, le stesse esigenze di qualificazione. L’allargamento del merceologico ha richiesto la modifica degli altri criteri organizzativi?
Assolutamente no. Anche i nuovi settori verranno accolti con gli stessi criteri selettivi utilizzati per i comparti tradizionali di Autopromotec, vale a dire che saranno ammessi solo costruttori o rappresentanti in esclusiva. Un prodotto non può essere esposto in più stand, ai quali sono imposti precisi limiti in altezza per minimizzare i costi espositivi, tenuto conto che il pubblico è professionale. E per quanto riguarda i visitatori cosa avete in programma?
Molto francamente, per quanto riguarda i nazionali già oggi Autopromotec ha raggiunto praticamente il plenum dell’autoriparazione italiana, quindi gli sforzi, oltre che a mantenere l’esistente, sono stati indirizzati a incrementare ulteriormente la componente estera, attraverso apposite iniziative in programma con l’ICE e il Ministero delle Attività Produttive. Obiettivo principale di queste iniziative è quello di attirare a Bologna i principali buyer internazionali. Ci sono novità sul piano logistico?
In primo luogo c’è da sottolineare che i ricambi verranno ospitati in un nuovissimo padiglione costruito con tutte le più moderne tecnologie fieristiche che verrà inaugurato a ottobre di quest’anno. Vi sono poi tantissime altre novità, per citarne una sola per tutte vorrei sottolineare l’ampliamento dell’aeroporto di Bologna che a partire dal luglio di quest’anno vedrà finalmente atterrare anche voli intercontinentali, dando la possibilità di raggiungere direttamente la città che già oggi si trova al centro del sistema viario e ferroviario nazionale. Come sta rispondendo il settore all’allargamento?
Le prime domande sono state trasmesse da poche settimane e già sono numerosissime le conferme, soprattutto da parte delle realtà più importanti, forse perché sono più a conoscenza del fatto che nonostante gli oltre 100.000 metri quadri di area espositiva prenotata, nelle ultime edizioni siamo sempre stati costretti a chiudere in anticipo le iscrizioni per l’esaurimento dell’area espositiva. Si tratta di un fatto un po’ atipico?
È Autopromotec a essere particolare. La fiera è di proprietà dei costruttori italiani di attrezzature insieme con le associazioni del pneumatico. Autopromotec non ha, quindi, l’obiettivo di fare “business fieristico,” ma quello di fare il possibile per creare una vetrina attraente atta a massimizzare i contatti degli espositori. Ecco perché, per citare un esempio, l’espositore non paga i biglietti di invito per i propri clienti, i parcheggi e l’iscrizione a catalogo, e le risorse vengono essenzialmente investite nella promozione dell’evento. È quindi una macchina che si autoalimenta, anche se evidentemente, oltre alla formula, a determinarne il successo c’è anche un’organizzazione che lavora due anni per presentare al massimo un unico evento biennale. In chiusura, ci ricorda le date dell’evento?
La prossima Autopromotec, la 21a della serie, si terrà a Bologna, nel quartiere fieristico dal 18 al 22 maggio 2005.

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