Articoli | 01 May 2006 | Autore: Marco Spiridigliozzi

Sorge in Campania un nuovo consorzio di ricambisti

L’evento è sicuramente di quelli che suscitano interesse: la nascita di un nuovo consorzio di ricambisti, destinato a cambiare il volto della distribuzione ricambi nel territorio campano. Molti i progetti e le aspettative del gruppo iniziale, che per ora coinvolge 14 aziende del settore.

Nel prestigioso scenario della sala D’Amato, presso la sede dell’Unione Industriali di Napoli, è stato presentato lo scorso aprile il Consorzio del Ricambio Auto. Nutrito il numero di partecipanti alla proposta ideata da Salvatore Ferrigno, presidente del consorzio: da Giovanni Cimmino, vicepresidente dell’Unione Industriali Napoli, a Stefano Gaggioli e Bruno Falzarano, rispettivamente presidente e amministratore delegato di Sviluppo Italia, Carlo La Mura responsabile dello sportello Sprint Campania, Marcello Taglialatela e Crescenzo Rivellini, rispettivamente deputato e consigliere regionale di Alleanza Nazionale.
Un progetto innovativo, finalizzato alla creazione di una piattaforma unitaria, che vede presenti al suo interno un gruppo di imprese specializzate nella distribuzione all’ingrosso e nell’import - export di prodotti legati al comparto della ricambistica per auto, nonché nel confezionamento e nello stoccaggio degli stessi.
Ideata e progettata da Salvatore Ferrigno, la nuova struttura è destinata a innovare fortemente un settore di attività tradizionalmente imperniato su servizi di intermediazione commerciale, con la creazione di marchi di qualità e garanzia, nonché l’attivazione di servizi tecnici e logistici comuni, finalizzati a favorire lo scambio di conoscenze dei prodotti. Il Polo del Ricambio sorgerà su un’area complessiva di 120.000mq, sui quali è prevista la costruzione di capannoni a servizio delle singole aziende, con l’aggiunta di un centro fieristico e servizi. Sostanziale anche l’impatto occupazionale dell’iniziativa: i posti di lavoro previsti saranno suddivisi tra le varie realtà aziendali, dai servizi alla logistica, passando per l’importante settore della vigilanza, comprese le attività di formazione, ricerca e gestione del settore fieristico interno. Sono altresì da considerare le attività indotte per trasporti, mense e pulizia.

Gli scopi del consorzio
Sono in totale 14 le diverse aziende che si sono unite per dare vita a tale consorzio, tutte già operanti da tempo nel settore del ricambio auto. Nelle intenzioni di queste imprese c’è la forte volontà di creare un’integrazione fra attività di stoccaggio, controllo tecnico e confezionamento dei prodotti commerciali, oltre all’ammodernamento tecnico, organizzativo e gestionale del settore degli autoricambi, appoggiando la futura attività di vendita a reti distributive già esistenti e operanti da tempo in collaborazione con le aziende stesse.
In un contesto come quello campano, dove l’eccessiva polverizzazione degli imprenditori è una delle principali cause di difficoltà per il comparto e dove i finanziamenti a fondo perduto hanno “drogato” l’intero settore delle imprese, per il presidente del consorzio, Salvatore Ferrigno, quella del Polo del Ricambio è un proposta di enorme impatto: “Un progetto che intende coinvolgere quante più società possibili in tutto il comprensorio napoletano o campano in generale. Attivare un Polo di questa portata vuol dire permettere a tutto il settore di operare al meglio, con enormi vantaggi per chi compra e per chi vende. La clientela soprattutto potrebbe comperare tutto in un unico sito, con il vantaggio di non dover entrare assolutamente nel centro cittadino di Napoli. Per quanto riguarda le aziende, si arriverebbe finalmente alla soluzione di un enorme problema, come quello della sicurezza. Ci sono, infine, i costi di produzione”. E la presenza del presidente e dell’amministratore delegato di Sviluppo Italia, hanno premesso alle parti di avvicinare sensibilmente le rispettive vedute: “Un progetto importante, una formidabile idea di modernizzazione -ha spiegato Bruno Falzarano- la nostra azienda possiede tutta una serie di strumenti per aiutare la crescita di un tale consorzio, e la strada principale che posso suggerire al presidente Ferrigno, è quello di far prendere al consorzio una maggiore connotazione commerciale. Sappiamo bene che le imprese del settore autoricambi sono società di grande spessore, che portano numeri importanti. Sono aziende primarie in una piazza storicamente difficile. Ora queste hanno capito il loro limite e vogliono fare il grande salto di qualità e non solo sulla sicurezza ma anche sullo sviluppo”.
Serafico il commento del numero uno di Sviluppo Italia, Stefano Gaggioli: “Credo fortemente nel consorzio e si può lavorare a un fronte comune. Siamo pronti ad affiancare questa importante iniziativa con mille strumenti, l’importante è che non siano onerosi”. Parole molto chiare che però non rappresentano una chiusura da parte della società presieduta da Stefanio Giaggioli: Sviluppo Italia intende venire incontro alle aspettative del nuovo consorzio e il punto di incontro tra le parti dovrebbe essere proprio il terreno individuato da Ferrigno quale sede del consorzio, un importante appezzamento nella zona di Marcianise, in provincia di Caserta, e la concessione a tassi estremamente agevolati di tale terreno potrebbe mettere tutti d’accordo.
Una seconda preziosa indicazione per tutte le 14 aziende consorziate, arriva da Carlo La Mura, responsabile dello sportello di Sprint Campania: “L’obiettivo principale dell’associazione che rappresento è quello di una maggiore internazionalizzazione delle aziende campane. Possiamo erogare tranquillamente finanziamenti destinati però a consorzi con vocazione essenzialmente commerciale e internazionale. Se il consorzio del Ricambio vedrà inserite al proprio interno società produttrici di ricambi auto, si potrebbero aprire scenari propedeutici per un eventuale finanziamento”.

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