Articoli | 18 January 2018 | Autore: Alessandro Margiacchi

Ovam incontra a Milano le officine Point Service

Pero (MI), 22 novembre 2017. Una convention con le officine Point Service della Lombardia, gestite da Ovam, per illustrare le opportunità di entrare a far parte di un grande gruppo internazionale come AD. Vediamo cosa è emerso.

 

Il mercato aftermarket sta vivendo importanti trasformazioni tra aggregazioni e nuovi player che si affacciano nel nostro paese. Da qui si è partiti durante l’ultimo meeting Ovam andato in scena lo scorso 22 novembre all’Ata Hotel Expo Fiera di Pero (MI).

Un’occasione colta al volo per comunicare a una sala gremita di ricambisti e officine le ragioni che hanno portato Ovam a scegliere di entrare in AD, una delle principali società distributive europee, ma soprattutto per illustrare concretamente la “nuova prospettiva” che l’azienda vuole proporre alle officine Point Service.

Problemi e soluzioni

Che ne sarà di Point Service? A rispondere è Italo Baruffaldi, amministratore delegato Ovam e membro del consiglio di amministrazione di Autodis Italia Holding: “Point Service per noi è sinonimo di famiglia, siamo fieri di quanto è stato fatto e di quanto andremo a fare, ma non possiede la capillarità per essere un network riconosciuto dall'automobilista e sul quale, quindi, poter investire e crescere. Il network oggi conta su 683 officine, ma la nostra strategia è nominare AD Service la maggior parte di loro, così da ricostruire una rete nazionale riconosciuta a livello europeo. Le persone sono le stesse con le quali abbiamo fatto crescere Point Service, ma questa volta, le esigenze di mercato e quindi le soluzioni da studiare sono decisamente diverse. Per affrontare al meglio tutto questo ci serve il supporto di Autodis Italia Holding”.

In sintesi, gli autoriparatori del network hanno due scelte: mantenere l’insegna Point Service o scegliere di intraprendere una nuova via, sempre al fianco Ovam, chiamata AD Service (4.500 officine in 31 paesi del mondo).
 

I numeri di Autodis Italia

Dopo una breve panoramica su quello che sta succedendo in Europa, visti anche gli ultimi movimenti di mercato che hanno portato alcuni player americani a scommettere sul Vecchio Continente, si è parlato dei numeri di Autodis Italia Holding, la nuova realtà nata grazie all’unione di Autodistribution, Ovam, Top Car e Ricauto.

Il 2017 solo nel nord Italia si è chiuso con un turnover di 130 milioni di euro, ma d’ora in avanti, procedendo per acquisizioni, si punta a far diventare Autodis un progetto nazionale e di chiudere il 2018 con 200 milioni di euro e di raggiungere un giro d’affari di circa 300 milioni entro il 2019.
“Abbiamo il compito e il dovere di portare avanti un progetto importante, con un’organizzazione commerciale efficiente. Occorre essere uniti (distributore, ricambista e officina) per offrire all’automobilista, che sempre più si informa sul web e conosce i prezzi, una alternativa forte non solo in termini di immagine, ma anche in termini di prezzo corretto per le riparazioni più costose”, conclude Italo Baruffaldi.

Nuovi progetti… nuove strategie

La parola è poi passata a Chiara Levati, office manager & responsabile comunicazione e web, ed a Eleonora Simeone, responsabile marketing ed eventi, che hanno spiegato più in dettaglio cosa significa diventare ed essere un’officina AD Service. “Non viene richiesto un investimento sulla struttura dell'officina.
Il grosso cambiamento consiste nell'entrare a far parte di un gruppo internazionale molto forte, strutturato, che coinvolge l’automobilista e che è attento alle innovazioni e alle fonti di business”
, ha dichiarato Chiara Levati.

L’officina Point Service che vuole diventare AD Service, oltre a poter beneficiare di un’importante offerta dedicata, porta con sé il suo ricambista di fiducia, una nuova insegna e relativo kit di abbigliamento, la garanzia legale, il codice oro concentrato in particolare sui prodotti sensibili al prezzo (ad esempio volani e frizioni) e potrà usufruire di molteplici servizi soprattutto sul web.
I requisiti minimi, invece, rimangono invariati: due addetti, due ponti, almeno uno strumento di diagnosi e l’officina, inoltre, deve partecipare obbligatoriamente ai corsi di formazione.
Gli altri vantaggi, invece, riguardano le seguenti tematiche: noleggio semplice, costi ridotti, pubblicità online e pubblicità su strada.


AD Service si racconta così

Sono molteplici le novità che AD Italia-Giadi Group ha presentato nel corso del 2017. È stato quindi il momento di Massimo Guarise, responsabile progetti officine AD Service e Giadi Service, che ha illustrato servizi e vantaggi di affiliarsi al network. Prima tra tutte la nuova app per dispositivi mobili “Service for you” che permette all'officina di effettuare un'accettazione direttamente vicino all'auto e che successivamente viene caricata in automatico sul gestionale/banca dati Autossimo (uno dei più quotati e richiesti in Europa). Completo non solo di ricerca codici ma anche di richiami delle case auto, check list di tutte le manutenzioni programmate, schemi elettrici, tempari composti e molto altro.

Infine, grazie ad accordi con importanti brand di servizi e prodotti internazionali, ricambisti e officine possono usufruire, oltre che di un efficiente assistenza tecnica telefonica certificata, di prezzi convenzionati e di importanti partnership con flotte di noleggio per avere veicoli commerciale sostitutivi e furgoni.
 

Altre novità dal web

Per ultimo, ma non per importanza, Chiara Levati ha presentato il progetto di AD France “Idgarages.com”. Di cosa si tratta? In poche parole è un preventivatore online molto utilizzato in Francia, e attivo in Italia dal 2018.
Dedicato agli automobilisti e canalizzatore verso le officine affiliate al network, Idgarages.com mira a coinvolgere l’intera filiera e a portare maggiore visibilità all’officina.

I presupposti sono buoni: 2.000 officine iscritte, 200.000 visitatori, 15.000 preventivi e 95% di recensioni positive.
“Ovam è ancora più forte di prima grazie alle risorse che, insieme ad Autodis Italia Holding, può investire sul network AD Service e sui ricambisti partner che ne faranno parte”, ha concluso Italo Baruffaldi insieme a Paolo Morfino, il nuovo CEO di Autodis Italia Holding.
 

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Tags: network autoriparazione ovam autodis italia holding

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