Approfondimenti | 28 November 2017 | Autore: David Giardino

AutoCrew, un network di riparazione destinato a crescere

Presso la sede italiana di Bosch, Ovam ha organizzato lo scorso 24 ottobre, il primo meeting dedicato alla rete AutoCrew, che a pochi anni dalla sua nascita in Italia è cresciuta con ritmi di adesione destinati a posizionare questo network di riparazione fra i primi nel territorio nazionale.

 

La ragione del successo di una attività di coinvolgimento degli autoriparatori a un network come AutoCrew risiede certamente nella trazione che la spinge; questa trazione è sicuramente data da Ovam, il primo concessionario Bosch in Italia per fatturato e numero officine gestite e dalla società Service srl che ne è il braccio tecnico nel rapporto con le officine.

Investimenti nella struttura, persone sul territorio, organizzazione e risorse umane qualificate possono realizzare grandi cose, anche difficili, come poteva sembrare lo sviluppo del network AutoCrew, in un mercato ricco di proposte; non ultima proprio quella riconducibile direttamente alla Bosch.

Le sfide evidentemente non dispiacciono al Gruppo Ovam, che proprio in questi ultimi mesi ha dato prova della forte voglia di innovazione e sviluppo che l’ha vista protagonista di importanti cambiamenti. Ci riferiamo alla nascita di Autodis Italia Holding, aggregazione formata da Ovam assieme ad altri distributori (Ricauto, Top Car e Autodistribution France), che ha portato alla nascita del gruppo più importante come fatturato nel nostro paese e con prospettive di crescita considerevoli nel breve periodo.

Le testimonianze date da Italo Baruffaldi, CEO di Ovam, e da Paolo Morfino, CEO di Autodis Italia Holding, sono eloquenti: investimenti per rafforzare il gruppo, all’interno della filosofia distributiva e commerciale che da sempre ha caratterizzato Ovam, importando però le più significative esperienze di successo che hanno permesso ad AD France di diventare uno dei top player del mercato francese.
 

Investire è la chiave di successo

Lo dice anche Alberto Bernini, direttore commerciale automotive aftermarket Sud Europa di Bosch, che ribadisce nel proprio intervento l’importanza che ha l’innovazione per Bosch.
Nel settore ricerca e sviluppo, infatti, la Fondazione Bosch investe il 10% del proprio fatturato, raggiungendo un valore complessivo di 7 miliardi di euro di investimenti in questa attività.
Questi investimenti spiegano ampiamente la leadership internazionale di Bosch in ambito tecnologico. Non è neppure un caso che in Italia uno dei partner più importanti per Bosch, in termini di fatturato, sia Ovam, un'altra azienda che ha sempre creduto negli investimenti per una crescita strutturata e duratura, più che nelle azioni commerciali di breve periodo.
Con questo spirito si vuole arruolare il nuovo equipaggio di riparatori rappresentato da AutoCrew; un gruppo di autoriparatori ambiziosi, desiderosi di crescere attraverso professionalità e investimenti.

 
Il futuro nelle proprie mani

Ogni attore della filiera della riparazione ha il proprio destino imprenditoriale nelle proprie mani e nella capacità di scegliere il partner su cui puntare. A partire dal distributore passando per il ricambista e fino alla autofficina, tutti devono saper riconoscere le aziende che si avvicinano di più al proprio DNA.
In un mondo dove aumenta la competizione occorre concentrare gli acquisti riducendo i fornitori in modo da rafforzare il proprio sistema di approvvigionamento e di riceverne di ritorno migliori servizi e condizioni commerciali.

 
AutoCrew: soddisfazione della rete certificata

Olivier Pontreau, responsabile Bosch reti officine sud Europa, è consapevole del buon lavoro svolto in Italia: 120 officine, rispondendo a un questionario hanno dato un punteggio molto alto al servizio offerto dai propri fornitori del network AutoCrew.
Ciò nonostante e per presidiare direttamente anche le richieste dagli operatori, è stato predisposto un Consiglio con dei rappresentanti, eleggibili ogni due anni e per massimo due mandati. Questa formula di comunicazione dovrebbe garantire un continuo flusso di informazioni di reciproco interesse.
 

La comunicazione al centro

Eleonora Simeone, responsabile marketing di Ovam, spiega le priorità delle attività di comunicazione che partono dalla maggiore conoscenza del marchio AutoCrew presso l’automobilista.
Un risultato che si otterrà grazie a diversi strumenti, come le attività di comunicazione locale per valorizzare la propria competenza, ma anche la comunicazione sul punto di riparazione con roll up dedicati, porta locandine, appendini specchietto e block notes brandizzati con disco orario in copertina.
Inoltre, per chi volesse attivare il servizio di auto sostitutiva, è stata fatta una convenzione con FreeKar, così da risolvere un problema di mobilità ai propri clienti e poter avere anche un ritorno economico.
 

Formazione continua

Seguendo la tradizione delle officine nate sotto la stella di Bosch, uno dei cardini principali è la disponibilità di corsi di aggiornamento per potersi preparare alla riparazione di autovetture anche di ultima generazione.
Nei corsi tradizionali dedicati al network è stato inserito anche un aggiornamento sull’utilizzo del KTS, che segue l’evoluzione della diagnostica in officina, proponendo un protocollo Ethernet di dialogo fra le attrezzature, in modo che tutte le informazioni possano essere gestite dal gestionale verso gli strumenti e viceversa.
Lo stesso KTS è abilitato al protocollo Passthru per dialogare con i costruttori ogni volta che occorre resettare componenti che coinvolgono le emissioni od i sistemi di sicurezza del veicolo.
 

Photogallery

Tags: network autoriparazione ovam autocrew autodis italia holding

Leggi anche