
La manifestazione olandese si conferma punto di riferimento per il mondo del rigenerato. Nonostante le potenzialità di un settore in costante crescita, la sensazione è sempre quella di un comparto dalle grandi potenzialità ancora inespresse.
Dal 8 al 10 aprile, Amsterdam è tornata ad essere il cuore pulsante del remanufacturing mondiale con l’edizione 2025 di Rematec. L’evento, organizzato da RAI Amsterdam con il supporto dell’associazione APRA Europe, ha accolto 4.062 professionisti da 61 paesi, trasformandosi in una vera e propria “riunione di famiglia” per chi lavora e innova in questo settore.
Questa considerazione è da una parte un grande successo: il mondo della rigenerazione è destinato a rimanere centrale nei prossimi anni, spinto da tematiche e leggi a favore della circolarità e dell’ambiente. Dall’altra, non è possibile non notare come, nonostante siano passati 24 anni dalla prima edizione del 2001, il Rematec rimane una manifestazione per specialisti, mentre probabilmente avrebbe tutte le carte in regola per diventare un appuntamento fondamentale per il futuro.
In generale, tutto il settore del “reman” sembra vivere costantemente a un passo dal successo.
Abbiamo provato a capire i motivi per cui, girando la manifestazione, si abbia sempre l’impressione dalle grandi potenzialità inespresse nonostante, appunto, la spinta normativa e comunicativa.
Secondo la maggior parte degli imprenditori del settore, almeno dal nostro breve sondaggio, la ragione risiede principalmente nella ritrosia delle case automobilistiche e dei grandi componentisti OE ad affrontare la questione in maniera decisa.
Il ricambio di rotazione, infatti, non è di semplice gestione per una grande azienda, che ha invece un vantaggio maggiore, in termini economici, nel vendere il nuovo. A questo si somma la difficoltà endemica nel recupero della componentistica nuova per rigenerare alcuni componenti.
Anche in questo caso le motivazioni sono differenti: la sicurezza di un componente dopo la rigenerazione, la difficoltà di poter effettuare certi tipi di lavorazioni, così come la gestione logistica di componenti che normalmente sono utilizzati all’interno di filiere chiuse. Tutti motivi che fanno sì che spesso, i fornitori di primo impianto, limitino l’accesso ai ricambi per la rigenerazione.
Detto questo, i dati del settore sono ancora buoni e la percezione per un futuro in crescita è stata confermata in numerosi incontri; vediamo allora nel dettaglio come si è svolto il Rematec 2025.
Innovazione e conoscenza al centro della scena
Uno dei momenti più intensi è stato il Rematec Congress, dove esperti e imprenditori hanno discusso il futuro del settore con un focus su nuovi modelli di business e design circolare. Temi come la robotica, la ricarica dei veicoli elettrici e la condivisione dei dati hanno suscitato vivaci confronti, mettendo in luce la volontà del settore di spingere sempre più verso l’innovazione.Grande spazio è stato dedicato anche alla collaborazione tra industria e mondo accademico, con numerosi istituti di ricerca coinvolti (tra cui il Politecnico di Milano) per trasformare la teoria in soluzioni concrete e applicabili.
L’economia circolare si fa strada
Tra i protagonisti del dibattito, il riciclo delle batterie per veicoli elettrici ha occupato una posizione centrale. Il percorso espositivo “The Battery Journey” ha portato i visitatori dentro il ciclo di vita delle batterie agli ioni di litio: riciclo, riparazione e applicazioni secondarie. Si è parlato di housing, ingegneria sostenibile e nuovi standard per garantire una seconda vita efficiente e sicura ai componenti.L’attenzione alla sostenibilità ha preso forma anche fisicamente con l’esposizione delle ECO Circular Cars, prototipi di micromobilità sviluppati da TU Delft e TU Eindhoven, tra cui la Phoenix, un’auto costruita per il 75% con materiali riciclati.
Il punto di vista degli stakeholder
Le testimonianze raccolte hanno confermato quanto Rematec sia diventato un appuntamento imprescindibile. Alain Nay di Mobilians ha sottolineato come il remanufacturing rappresenti un pilastro fondamentale per l’economia circolare in Francia, mentre Michael Haumann (APRA Europe) ha elogiato l’alta qualità e partecipazione sia degli espositori sia dei visitatori, segno di un settore in costante evoluzione.Kim Buitelaar – Wollenberg, Exhibition Manager di Rematec, ha invece evidenziato il ruolo cruciale delle innovazioni e delle partnership nate durante l’evento, ringraziando in particolare i partner accademici per il contributo scientifico e ispirazionale.
McKinsey: il reman cresce e si trasforma
Durante il congresso, McKinsey & Company ha presentato una panoramica strategica del mercato del remanufacturing. Lo studio ha previsto una crescita annua del 7% fino al 2030, spinta dalla crescente pressione per l’adozione di pratiche sostenibili, dal rafforzamento delle normative ambientali e dalla diffusione di modelli basati su economia circolare.La presentazione ha anche messo in evidenza il ruolo crescente degli OEM e dei fornitori di soluzioni digitali per migliorare tracciabilità, qualità e standard operativi.
I premi Remanufacturer of the Year
Durante la fiera sono stati consegnati gli ambiti Rematec Awards 2025, che hanno riconosciuto i contributi più significativi al settore:- Miglior Ambasciatore del Reman: Mike Hague-Morgan (Autocraft)
- Miglior Azienda Reman: BORG Automotive Reman
- Premio del Pubblico (prima edizione): Valeo