News | 23 September 2015 | Autore: Redazione

Il caso Volkswagen

Ormai è diventata una faccenda mondiale. Volkswagen ha ammesso di aver manipolato le centraline per poter aggirare le norme antismog nel mercato americano dopo che l’EPA ha constatato il problema. Ora si cerca di fare chiarezza sull’accaduto e di capire l’entità del danno, per l’azienda e per il mercato tedesco dell'auto.
 

Sono 2 giorni che non si fa altro che parlare della vicenda che ha coinvolto il gruppo Volkswsagen. L’azienda ha ammesso di aver manipolato i test in modo che le emissioni, non risultassero così alte come invece sono nella realtà.
L’azienda, in questi due giorni, ha perso più del 30% in borsa, è in atto una multa da 18 miliardi di euro, un danno d’immagine incalcolabile e spese che tutto ciò comporterà.
 
Dal punto di vista dell’immagine
Ciò che notiamo cercando oggi su Google, il motore di ricerca più grande al mondo, la parola “Volkswagen”, non appaiono i soliti sconti della casa, i siti dei concessionari e il sito ufficiale, bensì lo scandalo. Di certo non un bel biglietto da visita per un utente che sta cercando informazioni sulla Volkswagen! Soprattutto in un momento storico in cui si presta particolare attenzione alle auto che consumano poco e che sono attente all’ambiente.


 
Bisognerà capire se l’ammissione di colpa da parte di Martin Winterkorn, l’Amministratore Delegato di Volkswagen, sia stata una mossa intelligente, o meno. Lo si capirà solo vedendo l’andamento futuro dell’azienda. C’è da sperare che almeno l’agenzia che li segue faccia un buon lavoro per recuperare la reputazione negli anni a venire.

Di certo non è una cosa su cui bisogna scherzare, sull’attenzione all’ambiente o sull'ingannare la fiducia dei clienti. Siamo curiosi di vedere come le altre case auto risponderannno all’accaduto.
 

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