Articoli | 24 July 2017 | Autore: Cristina Palumbo

UFI Filters: dove l'innovazione è il pane quotidiano

Con uno sguardo sempre puntato al futuro, UFI Filters affronta le nuove sfide tecnologiche coniugando primo impianto e aftermarket. Ne parliamo con Luca Betti, direttore della business unit aftermarket del gruppo.

 

Progetti e prospettive di un’azienda che guarda sempre al futuro, cercando e sviluppando nuove soluzioni di filtrazione per tutti i veicoli. Ad Autopromotec abbiamo incontrato Luca Betti, direttore della business unit aftermarket del gruppo UFI, per fare il punto sul mercato di oggi e sulle tendenze che si stanno delineando.

Partiamo dalla doppia anima di UFI: componentista OEM e fornitore IAM; come si integrano queste due realtà dell’azienda?
Essere contemporaneamente sulle due sponde del fiume, soprattutto per me che ho maturato una lunga esperienza nel primo equipaggiamento, è una condizione molto interessante e che ci offre molti vantaggi. In particolare vorrei soffermarmi su tre elementi: la competenza tecnica, la velocità di risposta al mercato e lo sviluppo di nuove soluzioni. Il trasferimento di competenze tecniche dal primo impianto all’aftermarket è fondamentale: UFI è uno dei maggiori fornitori OEM a livello internazionale e questo ci permette di conoscere da vicino ed essere partecipi dello sviluppo di nuovi prodotti, affinando il nostro know-how tecnologico e capendo meglio come nascono le richieste dei costruttori auto. Questo significa che a livello di tecnologie non solo siamo in grado di sviluppare nuove soluzioni, ma anche di offrire prodotti customizzati sulle richieste del primo equipaggiamento. Una conoscenza che è nostro interesse trasferire in aftermarket, sia nella produzione dei ricambi, sia nell’attività di consulenza sul prodotto che possiamo offrire ai professionisti della riparazione. Essere fornitore OE ci permette anche di rendere più velocemente disponibili in aftermarket i prodotti, assicurando ai clienti un assortimento ricambi di qualità equivalente all’originale.

Secondo la sua esperienza, gli operatori del mercato aftermarket in Italia sono consapevoli di questi vantaggi?
In linea di massima siamo molto ben posizionati sul mercato italiano e ciò significa che i professionisti dell’IAM conoscono e apprezzano i nostri prodotti, riconoscendo cosa c’è dietro ai nostri brand UFI e Sofima. Detto questo, il nostro è un mercato molto competitivo e noi dobbiamo continuamente essere presenti sul territorio e “proteggere” la nostra rete di relazioni distributive anche comunicando costantemente i vantaggi che ha l’operatore nel scegliere un filtro della gamma UFI Filters. Per coinvolgere i clienti e spiegare al meglio l’innovazione offerta da UFI Filters, organizziamo visite presso le nostre sedi, sia in Italia sia all’estero; un’attività che ci permette di aprire le porte dei nostri stabilimenti e dei centri di ricerca e sviluppo. Iniziative che vengono accolte con favore da distributori e ricambisti e che secondo noi sono molto efficaci, perché permettono di “toccare con mano” la tecnologia e capire meglio la complessità del nostro prodotto. Organizziamo anche dei momenti di formazione e confronto, dei “technical day” rivolti agli autoriparatori, così che possiamo spiegare le caratteristiche tecniche e le innovazioni tecnologiche dei componenti UFI Filters.

A proposito di innovazione tecnologica, quali sono le tendenze in atto e le nuove sfide per la filtrazione?
Per rispondere a questa domanda devo fare una premessa: la tecnologia applicata all’automotive è sempre più sofi sticata e la fi ltrazione è strettamente collegata al motore e alle sue evoluzioni. Ciò comporta necessariamente un impegno su più fronti: da un lato la necessità di sviluppare soluzioni sempre più compatte, perché gli spazi costruttivi a disposizione sono sempre più ridotti; dall’altro è necessario trovare un compromesso tra l’efficienza di filtrazione e la performance del motore. A tutto questo si aggiunge anche un problema di peso, molto sentito dai costruttori, sempre in un’ottica di riduzione dei consumi e delle emissioni. L’evoluzione in atto, quindi, spinge verso la ricerca di una nuova capacità di filtrazione, con un elevato standard di qualità. La sfida dunque si concentrerà sullo sviluppo di un nuovo setto filtrante, che permetta di mantenere un’alta efficienza di filtrazione e diminuire carichi e peso. Nei Centri R&D di UFI Filters stiamo già lavorando a un nuovo progetto che stravolgerà i canoni tecnologici della filtrazione aria e che presenteremo a breve sul mercato.

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