News | 13 November 2014 | Autore: Redazione

Sistri: prorogato al 31 dicembre 2015 ma il caos peggiora

La Camera dei Deputati ha finalmente approvato la proroga, contenuta in un emendamento presentato dall’On. Piergiorgio Carrescia, della piena operatività del Sistri al 31 dicembre 2015, ammesso che si chiami ancora così.

Una telenovela che dura da oltre un anno, stiamo parlando del Sistri, su cui la confusione continua a regnare sovrana. La Camera dei Deputati, infatti, ha finalmente approvato la proroga, contenuta in un emendamento presentato dall’On. Piergiorgio Carrescia, della piena operatività del Sistri al 31 dicembre 2015, in occasione della votazione del Ddl collegato ambiente.

Si tratta di una misura attesa e più volte sollecitata (anche dalle associazioni di categoria, tra cui CNA e Confartigianato, che addirittura ne chiede il superamento), tenuto conto delle pesanti criticità ed inefficienze del Sistri, come peraltro confermato dalla decisione del Ministero dell’Ambiente di affidare la tracciabilità dei rifiuti ad un sistema totalmente nuovo da definire entro il 2015.

Un sistema che ha fatto parlare di se' e su cui solo alcuni punti sembrano essere stati fissati. Ad esempio l'esenzione per le aziende con meno di 10 dipendenti, mentre rimane nebulosa la situazione per chi, ad oggi, è già in possesso delle chiavette USB.

In ogni caso, perché la proroga sia effettiva, serve comunque che il Senato confermi in tempi brevi il testo votato alla Camera. Qualora non passasse la proroga, infatti, dal primo gennaio scatterebbe la piena operatività del Sistri e le imprese correrebbero il rischio di pesantissime sanzioni.

Ad aumentare la confusione è stato poi, a margine di Ecomondo, il ministro dell’Ambiente Gianluca Galletti. “Abbiamo deciso di sostituire il sistema Sistri, ritenuto obsoleto dal punto di vista tecnologico, con un nuovo sistema e per legge faremo la gara entro il 31 dicembre 2015. Quello delle sanzioni è uno dei temi che dovremmo affrontare", ha infatti dichiarato il ministro. Il tutto mentre la società che dovrebbe gestire la piattaforma, Selex di Finmeccanica, già da luglio ha annunciato di rinunciare al progetto.
Insomma: il solito caos.

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Tags: sistri

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