Approfondimenti | 16 November 2023 | Autore: ​Approfondimento tecnico a cura di Tekné Consulting

Assetto vetture PSA: forse non tutti sanno che...

La Peugeot 3008 richiede che la regolazione dell’assetto della vettura avvenga sotto determinate condizioni: vediamo come fare.

 

Vettura dall’enorme successo commerciale, la Peugeot 3008 ha esordito sul mercato nel 2009 con la prima versione, prodotta fino al 2016, per poi successivamente subire un restyling che ne ha confermato la presenza tra le più vendute.

È una vettura, come detto, molto apprezzata e ben conosciuta dagli utenti e anche e dai tecnici d’officina per via soprattutto dei numerosi problemi al sistema di trattamento dei gas di scarico, legati in particolare all’impianto AdBlue.

Ma forse non tutti sanno che, come avviene già da tempo su altre vetture del gruppo PSA (ora Stellantis), anche la Peugeot 3008 richiede che la regolazione dell’assetto della vettura avvenga sotto determinate condizioni. Tali condizioni riguardano perlopiù l’altezza del veicolo da terra.

Sospensioni: regolazione dell’assetto

Come promemoria, nella 3008 anteriormente troviamo sospensioni tipo MacPherson con barra stabilizzatrice e biellette fissate all’ammortizzatore, mentre posteriormente la soluzione scelta è quella della sospensione semi-indipendente, ovvero il ponte torcente.
Il costruttore vuole che le sospensioni vengano compresse fino a far raggiungere al veicolo una determinata altezza dal suolo; a tal proposito vengono dati due riferimenti in mm, K1 e K2, per la regolazione dell’altezza del veicolo da terra.

Una volta verificate le pressioni delle gomme, si deve quindi procedere a “schiacciare” verso il basso la vettura fino a che i valori K1 e K2 non risultino ben determinati.

Per comprimere le sospensioni si deve tirare il veicolo verso il basso mediante un’apposita attrezzatura originale, che qui però non viene descritta perché più agevolmente si può anche scegliere di zavorrarlo fino al raggiungimento delle misure desiderate.

I valori di K1 e K2 sono i seguenti:
K1 = R1 - H1 = 153 mm;
K2 = H2 – R2 = 88,5 mm.

Per ottenere tali parametri, si faccia fede alla figura 1.

I punti di riferimento per la misura delle altezze dal suolo dell’anteriore e del posteriore del veicolo, vengono riferite a determinati punti della culla anteriore e del prolungamento del longherone posteriore, che vengono mostrati nella figura 2.

Per una maggior chiarezza, al posteriore i riferimenti si trovano molto facilmente se ci si pone sul longherone, subito dopo la molla.

Una volta che le altezze dell’anteriore e del posteriore siano state portate ai valori di riferimento (ricordiamo, rispettivamente 153 mm e 88,5 mm), si può procedere a regolare gli angoli d’assetto della vettura secondo i dati riportati, tenendo presente che l’unico parametro regolabile è la convergenza anteriore.

Al netto della procedura appena illustrata, è ad ogni modo possibile regolare gli angoli caratteristici delle ruote anche evitando di comprimere le sospensioni.
Per fare questo però, occorre comunque misurare la quota H1 e il raggio R1. Successivamente, si utilizzeranno tali due misure per ricavare il valore K1, e da questo la convergenza totale da impostare all’anteriore, secondo la tabella riportata nella figura 3.

Se l’assetto non è corretto…

Se l’operazione di calibrazione non è viene effettuata correttamente, il primo sistema che ne risente è il servosterzo.

Infatti, in centralina EPS viene codificato il guasto C1388, con l’accensione della relativa spia.

Il funzionamento delle strategie di confort del servosterzo (gestione di arrivo a fine corsa e richiamo attivo) è alterato da anomalie che il cliente può avvertire come "rumorosità a fine corsa sterzo" oppure un volante “che non ritorna in posizione centrale".

Uno scarto di calibrazione troppo importante può inoltre portare al passaggio in modalità ridotta del sistema ESP (con accensione spia e disattivazione).

In ultimo, la regolazione corretta delle sospensioni è estremamente importante anche ai fini della sicurezza per via dell’estrema sensibilità dei sistemi ADAS proprio alle impostazioni dell’assetto.

Dida
Figura 1 - Quote di riferimento
Legenda:
R1: raggio ruota anteriore
H1: distanza dal suolo dal riferimento
K1: differenza tra R1 e H1
R2: raggio ruota posteriore
H2: distanza dal suolo dal riferimento
K2: differenza tra H2 e R2.

Figura 2 - Punti di misurazione delle altezza dal suolo.

Figura 3 - Angoli di convergenza anteriore.

 

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