Articoli | 01 June 2009 | Autore: Tommaso Caravani

Texa: soluzioni per l’officina contro la crisi

L’azienda di Monastier di Treviso ha presentato ad Autopromotec la nuova linea di prodotti per officina: tante novità che la nostra redazione ha potuto vedere in anteprima.

Ci tengono, in Texa, a farti notare come la loro azienda sia attenta ai problemi quotidiani dell'autoriparatore. A prima vista si potrebbe quasi pensare che si tratti della solita tendenza all'autoincensamento che ogni azienda ha nei confronti propri e dei propri prodotti. Poi succede che, come ogni anno, assisti alla presentazione dei nuovi prodotti destinati all'officina e c'è qualcosa che non ti aspetti, qualcosa che ancora nessuno aveva pensato e che rappresenta un passo importante, ancorché piccolo, per la riparazione indipendente. Il prodotto di cui stiamo parlando è un nuovo, piccolo chip chiamato OBD Log, che rappresenta una piccola rivoluzione per il mondo della riparazione per tanti motivi.

OBD Log: economicità e servizio
OBD Log è un piccolo chip da collegare alla presa OBD della vettura. Questo "strumentino", delle dimensioni di una chiavetta USB, si limita a una sola e semplice operazione: memorizza tutti i codici errore della centralina motore durante la marcia del mezzo e l'andamento di otto parametri motore per circa 90 ore (il "loop", per cui se il sistema raggiunge le novanta ore inizia a sovrascrivere le parti che non presentano errori) con un campionamento di cinque secondi. A descriverlo così, ne siamo consapevoli sembra una cosa da poco, ma basti pensare a che tipo di opportunità offre all'officina per rendersi conto che, questo nuovo prodotto rappresenta in primo luogo un nuovo modo di approcciare il cliente. Se, infatti, un automobilista entra in officina e segnala un'anomalia di funzionamento che si verifica "solo qualche volta" è quasi certo che "quella volta" che viene da voi non si ripresenterà. Quindi, piuttosto che rimandare a piedi il cliente e sottoporsi a un periodo, più o meno lungo, di prove per verificare l'insorgenza del difetto, si potrà mandarlo a casa con il chip inserito nella presa OBD e chiedergli di tornare solo "dopo" che il problema si è ripresentato. In questo modo l'officina ha un duplice vantaggio: in primo luogo rende contento il cliente, che può andarsene con la propria vettura senza la seccatura di un fermo macchina, in secondo luogo aumenta la fidelizzazione, perché il cliente, comunque, dovrà tornare in officina per far riparare la vettura, questa volta, "quasi" a colpo sicuro. Il "quasi" è, come sempre, legato alle capacità del meccanico, ma il funzionamento del sistema è semplicissimo: una volta tornata la vettura in officina, è sufficiente scollegare OBD Log dalla presa e collegarlo tramite cavetto USB in dotazione al proprio pc (il sistema funziona sia con un pc sia con il sistema operativo IDC3 di Texa) per visualizzare tutti i parametri e i codici errore registrati (la banca dati ne annovera oltre 2.500). L'azienda promette prezzi competitivi (al momento della presentazione si parla di circa 100/150 euro al pezzo, ma non si tratta di dati definitivi) tanto che prevede anche la vendita di pacchetti di OBD Log su un supporto. In questo modo un'officina può avere "fuori" più apparecchi e segnarsi le rispettive targhe di installazione su un apposito spazio a questo dedicato nel supporto stesso. Secondo Manuele Cavalli, direttore ricerca e sviluppo Texa, questo strumento rappresenta un vero punto di svolta, che è destinato a cambiare l'immagine delle officine che, oggi, possono essere più competitive delle stesse concessionarie. Grazie a questo nuovo sistema, infatti, il cliente può contare sul proprio autoriparatore, che non solo non gli tiene ferma l'auto, ma anzi, gli viene incontro con una diagnosi mirata, seguendolo di fatto durante il normale utilizzo della vettura. Inutile nascondere poi (anche qui l'azienda non si sbottona e non dichiara nulla in merito) che il sistema è destinato a un rapido sviluppo e che, è facile prevedere, in un prossimo futuro, oltre allo strato di diagnosi motore, anche la possibilità di questo tipo di interfaccia di andare ad analizzare anche le altre centraline della vettura (come ad esempio quelle destinate ai sistemi sicurezza, leggi freni, o di servizio, come la climatizzazione).

Euro 5: pronti alla rivoluzione
L'altra novità che ci è sembrata particolarmente innovativa e interessante è relativa alla tecnologia "pass-thru" che Texa adotterà sui propri strumenti in contemporanea con l'entrata di vigore delle normative Euro 5, cioè da settembre 2009. Se non avete mai sentito parlare di questa tecnologia, non stupitevi: è una cosa nuova che riguarda una buona fetta di diritti per gli autoriparatori indipendenti. Per spiegare di cosa si tratta bisogna partire da un piccolo antefatto: le case auto includono nei loro veicoli molte centraline e la procedura di aggiornamento di questi moduli è nota come "flash reprogramming". In pratica il produttore sovrascrive la vecchia centralina e reimmette tutti i parametri nuovi, effettuando in realtà un aggiornamento della centralina stessa. Fino a oggi questo tipo di procedura è sempre stata appannaggio esclusivo delle case auto (che, ad esempio, in alcuni casi la utilizzano anche durante i normali tagliandi, azzerando eventuali rimappatture in chiave "tuning"). Negli Stati Uniti, i produttori di autovetture sono obbligati a fornire le specifiche di riprogrammazione delle ECU relative alle emissioni anche agli autoriparatori indipendenti. In Europa, invece, tale possibilità sarà operativa sui veicoli passeggeri Euro 5 e sui commerciali leggeri Euro 6. Perché questa trasformazione, che riguarderà tutti, entra nelle novità Texa? Perché l'azienda ha annunciato che i propri strumenti permetteranno di effettuare l'upgrade alla tecnologia pass-thru attraverso un aggiornamento del firmware (l'anima di ogni strumento elettronico) e non ci sarà quindi bisogno di acquistare strumenti nuovi. I tecnici Texa hanno già studiato, negli ultimi tempi, come avviene il passaggio di informazioni dal costruttore al riparatore negli Stati Uniti e sono giunti alla conclusione che il processo non richiederà nuovi strumenti. In questo modo, sebbene limitatamente a tutti i parametri che incidono sul controllo emissioni (che comunque coprono tutta la gestione motore), gli strumenti Texa diventeranno di fatto quasi analoghi, per funzionalità, a quelli utilizzati dalle case stesse.

Universo Texa
Se queste due ci sono sembrate le soluzioni più innovative presentate da Texa non meno importanti sono le altre novità che l'azienda ci ha mostrato in anteprima. Di seguito però ve ne proponiamo una breve anticipazione. Gas Mobile: nuovo dispositivo di visualizzazione per l'analisi gas di scarico, questa interfaccia permette, con un apposito dispositivo di fissaggio, di rendere gli strumenti di analisi gas Texa, Opabox e Gasbox (rispettivamente Diesel e benzina) due analizzatori stand alone. Grazie a una pratica stampante, posta sul retro, inoltre, lo strumento permette anche di stampare i report per i controlli di legge. Con un'autonomia di otto ore, lo strumento comunica con i rilevatori tramite Bluetooth, così che può tranquillamente essere posizionato sul volante (tramite l'apposita staffa integrata) durante l'analisi dei gas di scarico. Linea Konfort: nata nel 2006 la linea di stazioni per la ricarica e la manutenzione degli impianti di climatizzazione dei veicoli si rinnova e si espande con un nuovo strumento. Per quanto concerne le macchine in sé, è stato adottato, su tutta la linea, un lettore di schede SD (quelle comunemente utilizzate dalle macchine fotografiche). In questo modo la banca dati della stazione può essere aggiornata semplicemente inserendo una SD nuova. Non solo, questa memoria esterna può essere utilizzata anche per trasferire tutti i servizi effettuati su un pc per una successiva analisi. La vera novità nel settore manutenzione e diagnosi dell'impianto A/C si chiama però VDC, acronimo di variable displacement compressor, è una interfaccia che permette di diagnosticare eventuali danni ai nuovi compressori a cilindrata variabile, sempre più utilizzati negli impianti di climatizzazione. Linea Agri: tutta nuova anche la linea Agri. Si trattta del nuovo software, IDC3 Agri, appunto, destinato a funzionare in abbinamento allo strumento Navigator TXT, che permette di effettuare la diagnosi e l'autodiagnosi anche dei sempre più complessi mezzi agricoli: dai trattori alle trebbiatrici. Il software "gira" su qualsiasi pc commerciale e si connette all'interfaccia di diagnosi Navigator tramite Bluetooth o cavo USB. Air+: da ultimo, ma non ultimo per importanza, Texa si lancia nell'igenizzazione dell'impianto di climatizzazione e dell'abitacolo con questo nuovo strumento. Il tipo di apparecchio non è nuovo in sé, sul mercato già ne esistono alcuni modelli, ma in Texa assicurano prestazioni di livello superiore. Si tratta di uno strumento di nebulizzazione che libera nell'abitacolo una specifica soluzione igienizzante che va a eliminare le muffe e i microrganismi che si formano sull'evaporatore dell'impianto di climatizzazione e causa dei cattivi odori dell'aria condizionata.

Approfondimenti:

www.texa.it

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