Articoli | 01 November 2011 | Autore: David Giardino

“La sfida dell’efficienza”: questa la strategia di Ovam

Ovam, distributore I.DI.A. International per Piemonte, Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia Romagna, ha incontrato i ricambisti e le officine partner del network Point Service per trasferire informazioni strategiche su ciò che bisogna fare per rimanere competitivi nel
mercato della riparazione moderna.

L’occasione è di quelle importanti, il colpo d’occhio sulla sala completamente colma di operatori professionali non lascia dubbi; circa 800 fra officine e ricambisti hanno partecipato all’incontro di lavoro organizzato nei primi giorni di ottobre da Ovam, Concessionario Bosch dalla primavera 2011.
La X Convention Ovam Point Service, svoltasi presso l’Ata Hotel Expo Fiera di Pero, è stata un’occasione di riflessione sulle dinamiche del mercato della distribuzione e della riparazione di autoveicoli che, nonostante (e anche grazie a) un periodo di ristrettezze economiche, vede il consolidamento e il miglioramento dei valori economici che lo caratterizzano.
Questi dati positivi possono far stare tranquilli gli operatori indipendenti nei prossimi anni? Non sembra proprio, anche perché il mercato della riparazione fa sempre più gola alle case costruttrici che, non avendo ossigeno dalla vendita del nuovo, puntano al post-vendita e al fatturato ricambi.
Ecco allora che l’intervento di Luca
Montagner, analista di ICDP e di Quintegia di Verona, disamina le caratteristiche della strategia dei concessionari auto, mano operativa sul territorio dei costruttori auto, che passa attraverso la vendita di ricambi multimarca tramite consorzi come AsConAuto, oppure attraverso proposte di ricambi multimarca a brand del costruttore (Montrio, Eurorepair, ecc.). Non da ultimo le offerte di ricambi forniti direttamente ai consumatori attraverso internet, ultima frontiera della proposta aggressiva di ricambi sul mercato della riparazione.
Riuscirà la filiera indipendente della riparazione auto a contrastare questa potente ondata di offerte? Tutto dipende dalla solidità economica degli attori, i cui ruoli devono rimanere strettamente connessi ma non interscambiabili, sottolinea Silvano Guelfi del Politecnico di Torino, dalle competenze e dalla capacità di investimento finalizzata all’efficienza e dalle scelte strategiche condivise dal gruppo. Ecco perché Italo Baruffaldi, amministratore di Ovam, chiede di puntare alla massima integrazione a livello di piattaforma informatica e logistica tra distributore e ricambista, per poter garantire una perfetta connessione di tutta la filiera e una gestione manageriale dell’attività, e poter arrivare prima e in modo efficiente a soddisfare le richieste degli autoriparatori. Proprio perché i clienti non sono tutti uguali e non hanno la stessa disponibilità economica, diventa fondamentale per essere competitivi essere in grado di offrire diverse alternative che coprano il range compreso tra premium price ed entry level, attraverso l’utilizzo di gestionali, software di preventivazione e soprattutto, come detto, piattaforme informatiche comuni. Solo così si riuscirà rafforzare la filiera tradizionale.
Vittorio Amura, presidente di I.DI.A.
International, dopo un riassunto dei principali avvenimenti in corso nel nostro mercato (dalla crescente competizione con le case auto alla penetrazione di organizzazioni straniere interessate al mercato italiano), apre con il suo intervento le prospettive sul mercato internazionale; il network Point Service, facendo parte di Temot International, ha l’opportunità di confrontarsi con i colleghi internazionali sulle dinamiche e sulle prospettive che il mercato della riparazione si troverà ad affrontare, contribuendo concretamente con risorse umane: Chris Hutchinson è stato inserito in Temot per analizzare nuovi fornitori e servizi, Emiliano Aveni, responsabile marketing del Gruppo, è stato inserito nello sviluppo internazionale progetto officine; inoltre, di recente inserimento in I.DI.A. anche Massimo Mandato, in qualità di team leader del progetto Point Service. Il contributo dell’esperienza internazionale confrontata con quella italiana aiuta in maniera determinante le scelte dei progetti che saranno più efficaci anche sul territorio nazionale, dando l’opportunità di riadattare opportunamente al mercato italiano ciò che è già stato applicato con successo all’estero. I.DI.A., grazie alla sua squadra, ha intrapreso varie iniziative studiate per incrementare il traffico: dal co-marketing con la compagnia petrolifera Q8, pubblicizzato attraverso i canali Sky, alle convenzioni con altri grandi marchi (Skf, Reale Mutua, Your Car). Ovam ha inoltre presentato nuovi elementi identificativi e di immagine, ideati per rendere riconoscibile e più visibile l’officina Point Service.
L’incontro è stato piacevolmente inframezzato dagli interventi del comico Leonardo Manera, che ha permesso ai partecipanti di approfittare dell’ironia intelligente del comico di Zelig per rilassarsi durante le pause concesse tra i contributi dei relatori.

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