Articoli | 01 March 2003 | Autore: Sergio Fonzo

Per quanto tempo ancora regnerà il caos sulle revisioni?
La 4a Giornata di Studi sulla Revisione dei Veicoli, tradizionale e importante Convegno Annuale organizzato a Bologna dall'EGAF di Forlì, ha riscosso l'altrettanto tradizionale successo di partecipanti (circa 500) e di contenuti. Gli argomenti discussi nell'arco delle 7 ore del Convegno erano di alto interesse e di attualità generale per la categoria, e l'alta qualità e competenza dei relatori ne ha assicurato un esame esaustivo, ancorché non conclusivo: infatti è in essere un' anomala situazione (non dichiarata, ma di fatto) di "stallo" istituzionale centrale e periferico. Può sembrare assurdo a chi osserva dall'esterno queste cose, ma un avvicendamento dirigenziale in corso presso il ministero competente, sta rimandando ogni decisione in merito alle revisioni. Le conseguenze negative sono intuibili e inevitabili: una "vacatio" decisionale che terrà ancora in sospeso la definizione e l'attuazione di importanti documenti e regolamenti, come ad esempio la modifica degli Artt. 240, 241 e 360 del Regolamento dell'Art.80 del C.d.S. (formazione dei R.T. con nuove competenze e responsabilità; omologazione nuove attrezzature; D.M. per regolamentare le verifiche previste dalla nuova Circolare 147/96-bis, ecc.)
Si noti bene che in alcuni casi i relativi Decreti sono già stati emanati ma non ancora attuati; in altri casi se ne attende l'emanazione; in alcuni casi è in corso uno scarico di reciproche competenze tra amministrazioni provinciali e quelle centrali. Inutile quindi addentrarci nel contesto di chi, quando, come e perché: diremo soltanto che i competenti relatori succedutisi al podio del Convegno hanno escusso dettagliatamente i problemi pendenti e comuni citando una nutrita serie di numeri e date riferentesi a Decreti Legge, Legislativi e Ministeriali, a Circolari Ministeriali, e ad altri documenti emessi nel 2002, che hanno investito come pioggia battente i rappresentanti dei Centri di Revisione presenti causandovi - in assenza di conclusioni immediate e attuative - un certo sconcerto al confine con irritazione e sfiducia. Per inciso: il 2002 ha visto un calo della quantità di revisioni di circa il 25% rispetto al 2001, contro un aumento quantitativo dei Centri di Revisione autorizzati di circa il 5%. La speranza, nata nel precedente Convegno del 2001, che l'anno 2002 fosse quello della svolta operativa è andata purtroppo delusa. Segue una sintesi delle notizie più interessanti Revisione dei motoveicoli e ciclomotori
- Periodicità: viene allineata a quello in vigore per le autovetture.
- Calendario: inizio il 2 Gennaio 2003 per tutti i ciclomotori, motocicli, motocarrozzette, motoveicoli per trasporto promiscuo, motocarri, mototrattori, motoveicoli per trasporti specifici e motoveicoli per uso speciale.
- Rinviato al 1° Luglio 2003 l'inizio delle prove relative alle emissioni inquinanti e di velocità per i ciclomotori e motocicli, che verranno effettuate in base a successive disposizioni ministeriali.
- Dal 30.06.2003 anche i ciclomotori dovranno essere muniti del Certificato di Circolazione come i motocicli e gli autoveicoli, recante il nome del proprietario.
- Le targhe dei ciclomotori hanno un nuovo formato, continuano a essere personali, non seguono cioè il veicolo in caso di passaggio di proprietà.
- I ciclomotori "truccati" (sistema di scarico, o altro) rispetto all'origine. Possono anche essere confiscati, oltreché passibili di sanzione per contravvenzione. Revisione motocicli a 3 ruote
- La prova con decelerografo non è ammessa dalle Direttive Europee in materia e dal 01.03.03 si deve usare un apposito banco-freni specifico per le 3 ruote omologato dal Ministero dei Trasporti (Circolare 1603/404 dell'8.10.01).
- L'uso del decelerografo è ammesso soltanto se il banco-freni è completamente e comprovabilmente fuori uso per almeno 10 gg., o in attesa di riparazione.
- Periodicità delle revisioni: quella nuova prevista per i veicoli a 2 ruote.
- Nuovo Certificato di Circolazione (vedi 2 ruote). Revisione autoveicoli "leggeri" (o quadricicli)
- Nessuna novità rispetto alle norme in vigore, salvo la nuova periodicità prevista per i veicoli a 2 ruote ed il nuovo certificato di circolazione. Revisione autoveicoli fino a 35 q.li di massa
- Nessuna novità sostanziale rispetto alle disposizioni vigenti.
- A tutto Novembre 2002, il totale delle revisioni autoveicoli in Italia è stato inferiore di circa il 25% rispetto allo stesso periodo 2001; di contro, i Centri di Revisione autorizzati sono aumentati del 5% circa.
- Le previsioni per il 2003 non si discostano molto dal consuntivo 2002.
- Ancora non si parla di un efficace sistema di controllo su strada dei veicoli revisionati da parte della Polizia Stradale o Municipale mediante rilascio (ed esposizione all'interno del parabrezza) di un Contrassegno Ministeriale Ufficiale numerato e recante la targa del veicolo, certificante l'avvenuta revisione "regolare", cosa che invece accade da sempre negli altri Paesi Comunitari. Fino a che non si darà modo alle forze di polizia di effettuare tali controlli (e non soltanto quelli sporadici a campione e a casaccio come accade attualmente) non ci sarà mai un risultato pratico e realistico e milioni di autoveicoli continueranno impunemente a non sottoporsi alla revisione e a circolare, con grave nocumento per la sicurezza e per l'inquinamento ambientale.
- Airbag: dopo 10 anni dalla sua installazione all'origine, e anche se non è mai stato impiegato, è considerato "scaduto", deve essere sostituito da uno specialista. Tuttavia non esiste al riguardo una normativa specifica, per cui la cosa si risolve in un consiglio al cliente (da riportare sul foglio di riscontro della revisione) il quale sarà messo in tal modo al corrente del rischio che corre, e potrà prendere la sua decisione sul da farsi.
Revisione autoveicoli
oltre i 35 q.li di massa
- Le possibilità di assegnare anche tali revisioni ai privati autorizzati slittano a non prima dell'anno 2004/2005 (salvo improbabili accorciamenti di tempi) e comunque non prima dell'attuazione dei Corsi di Formazione specifici per i Responsabili Tecnici, diversi e molto più importanti di quelli previsti (e non ancora attuati) per le revisioni dei veicoli fino a 35 q.li di massa.
- Mancano inoltre le normative relative alle attrezzature e tutto rimane per il momento a uno stadio virtuale. Controlli e Verifiche su Centri di Revisione
Autorizzati e sanzioni applicate
In Provincia di Roma: 3 revoche di autorizzazione.
In Provincia di Bari: 12 Centri posti sotto inchiesta con rinvio a giudizio, su 30 Centri controllati.
In Provincia di Avellino: si sono verificate situazioni opposte, con eccessi di zelo da parte degli Ispettori MCTC e larvate imposizioni della Certificazione a Norme ISO 9001:2000.
Nel Veneto: dopo che lo scorso anno il TAR ha annullato un paio di revoche di autorizzazione, creando così dannosi precedenti, i controlli e le verifiche languono.
Nel complesso, e come si vede, i controlli sono quantitativamente risibili, i risultati poco efficaci, e la causa è la cronica e sempre peggiore carenza di personale ispettivo specializzato da parte delle Istituzioni centrali e/o periferiche. Da cui, la sempre più impellente necessità e urgenza di applicare quanto previsto dalla Circolare 147/96-bis. Sfortunatamente, anche in questo specifico campo si verifica una inspiegabile assenza di regolamentazione operativa e attuativa della suddetta Circolare, peraltro sollecitata da più parti al competente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in quanto emittente della Circolare stessa!
Non è pertanto possibile realizzare una mappa realistica, logistica e/o percentuale, di quanti Centri Autorizzati siano in regola al 100% con l'Art.80 del C.d.S., e si può soltanto ipotizzare che lo siano certamente i primi 2500 Centri ai quali venne inizialmente accordata la Concessione (ora Autorizzazione) fino all'avvento della nota Legge Bassanini (autocertificazione) che fece "saltare" ogni accertamento preventivo prestando il fianco ai noti abusi. Ma oltre tale quantità non esiste alcuna statistica o casistica o quant'altro in materia.
Si è parlato (come pura stima) di almeno un 10% di Centri del tutto irregolari, che addirittura non hanno niente a che fare con un Centro di Revisioni; ma a parte altri Centri "parzialmente" irregolari, la cifra sarebbe comunque in difetto.
In questo clima molto vago e ambiguo, è d'uopo riportare amaramente quanto detto dal moderatore del Convegno, Maurizio CAPRINO di QuattroRuote, circa il "Futuro dell'attività di revisione alla luce dei risultati fin'ora ottenuti":
- Con le revisioni non si guadagna.
- Le "novità" non basteranno.
- La concorrenza dei "furbi" continua. Notizie di interesse dei centri di revisione autorizzati
- Un "tetto" al numero degli operatori (ormai giunti a circa 5000 aziende) oppure il loro contingentamento, richiesto da più parti per intuibili motivi, non è né previsto né pensabile, né da parte dello Stato né da parte delle Province. (Ragion di più per attuare urgentemente tutto quanto previsto dalla Circolare 147/96-bis, NdR).
- Aumento della tariffa per la revisioni: allo stato attuale non esistono elementi utili per fornire o anticipare notizie o previsioni al riguardo. Comunque, un'eventuale decisione in tal senso è di esclusiva competenza del Ministero dei Trasporti.
- Al Responsabile Tecnico non è attualmente attribuibile alcuna ulteriore responsabilità penale, anche quando verrà attuata la modifica dell'Art.240 del Regolamento del CdS (Formazione) che gli conferirà più autonomia, e responsabilità più soggettive e svincolate dall'influenza eventuale del Titolare.
- Corsi di Formazione per R.T. (Riforma Art.240 del Regolamento del CdS). Il relativo Decreto giace da un anno e mezzo in qualche cassetto di scrivania istituzionale, non si capisce il perché; le Amministrazioni Provinciali affermano che non è di loro competenza; il Ministero sostiene il contrario. Risultato: stallo completo con previsioni attuative ZERO, in attesa che si definiscano una volta per tutte le competenze e le modalità operative.
- Controllo Emissioni di Scarico veicoli a 2 ruote e affini. E' stato deciso di attuare dal 1° Gennaio 2003 in Italia la misurazione delle emissioni di CO2 dei ciclomotori e dei motocicli catalizzati, al minimo stabilizzato, mentre per quelli non catalizzati non esiste ancora una normativa precisa e realistica in materia, oltre alle note prove meccaniche. I valori di prova sono contenuti nel DD 4.1.2002, N°003/404.
- Per inciso, si è chiesto da più parti quale sia l'effettiva l'utilità di tali test, emissioni o meccanici, eseguiti a velocità stabilizzata di 35-45 Km/ora (+/- 3 Km/ora) quando di fatto e su strada tutti quei veicoli sfrecciano a 70 km/ora ed oltre.
- DLG. 15.01.02 N°9 (Modifiche al CdS). L'anticipazione delle nuove norme non ha esaurito le esigenze di revisione alle quali si sono anzi aggiunte nuove esigenze di coordinamento e di semplificazione amministrativa. Nel giugno 2002 il Governo aveva quindi approvato un Disegno di Legge (N° C.2851 del 12.03.02) con il quale oltre a prorogare la Delega del 2001 rinnovandone tutti i criteri non ancora attuati, si propone di completare il processo di riforme intervenendo in maniera ancor più penetrante nell'attuale assetto normativo in materia. Tale Disegno di Legge non è ancora stato approvato dal Parlamento, non se ne può prevedere una data, ma il risultato dovrebbe essere un CdS più leggero, con meno articoli, più semplice e al tempo stesso più efficace, incentrato prevalentemente sulle norme di comportamento. Circa la sanzioni, il relatore ha anche illustrato quelle collegate alla Responsabilità Amministrativa nell'attività di revisioni, con particolare riguardo a quella per omissioni di termini e modalità di gestione e la conseguente procedura di revoca dell'autorizzazione, includente la disconnessione cautelare (temporanea e poi definitiva) del collegamento telematico.
- M.C.T.C.-NET. Dal 1° Giugno 2003 tutte le apparecchiature utilizzate per l'accertamento dei requisiti di sicurezza di circolazione dei ciclomotori dovranno essere dotate di omologazione comprensiva anche di MCTC-NET. La valutazione della loro conformità avviene mediante uno specifico software di controllo denominato OMON che è già disponibile sia per gli Uffici del DTTSIS, sia per i fabbricanti delle attrezzature.

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