Articoli | 01 March 2006 | Autore: Monica Mistretta

L’Euro 5 segna una vittoria a favore degli indipendenti

Di cruciale importanza per gli indipendenti, il capitolo III della proposta Euro 5 dedicato all’accesso alle informazioni tecniche è stato introdotto nel testo definitivo grazie al pronto intervento di Figiefa e A.D.I.R.A.

Far sentire la voce dei distributori indipendenti nei luoghi in cui gli interessi del settore vengono dibattuti a livello istituzionale, è il compito programmatico che A.D.I.R.A., l’associazione distributori indipendenti ricambi autoveicoli, si è prefissa al momento della sua fondazione. L’accesso alle informazioni tecniche, in particolare, è uno dei temi cruciali che l’associazione ha difeso a livello europeo, dando avvio a una attività di tutela della categoria a vasto raggio che ha già dato i primi frutti. Ne è una prova il testo della proposta definitiva sui limiti di emissione Euro 5 varato dalla commissione europea alla fine del 2005 e consegnato nel gennaio 2006 alle parti interessate. Il capitolo III, intitolato “Accesso alle informazioni per la riparazione del veicolo” e completo di una dettagliata descrizione degli obblighi dei costruttori, non è stato dato per scontato. Nel luglio 2005, la bozza Euro 5 presentata dalla commissione proponeva infatti di abrogare la direttiva OBD 98/69/EC, che prevede l’accesso alle informazioni tecniche, senza sostituirla con regole adeguate per assicurare competitività all’aftermarket indipendente.
A.D.I.R.A., in qualità di membro effettivo di Figiefa, ha contribuito a far pervenire in sede europea le richieste della categoria, che prevedono l’accesso alle informazioni tecniche secondo le norme già contenute nella direttiva OBD e il loro aggiornamento di pari passo alla crescente complessità dei veicoli, tenendo conto della BER 1400/2002/EC e degli standard ISO internazionali.
Tra le richieste della distribuzione indipendente, inoltre, figurava quella di rendere disponibili le informazioni tecniche sui siti internet in formati standardizzati. La proposta definitiva della commissione tiene conto anche di questo: specifica, infatti, l’obbligo da parte dei costruttori di veicoli di fornire agli operatori indipendenti libero accesso alle informazioni tecniche, attraverso il sito web, in modo leggibile e non discriminatorio rispetto a quanto fornito agli autorizzati e annuncia l’intenzione di implementare lo standard OASIS (organization for advancement of structured information system) per il recupero dei documenti di riparazione. Il sistema, sviluppato nel 2003 dall’industria automobilistica e dalle associazioni dell’aftermarket sotto gli auspici della commissione, era stato in seguito bloccato dai costruttori.
La proposta Euro 5 dovrà ora essere dibattuta dal parlamento europeo e dal consiglio dei ministri; le nuove norme dovrebbero entrare in vigore a partire dal 2008.

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